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Giovedì, 25 Aprile 2024
25 aprile

Il politico della Lega che mette sullo stesso piano partigiani e nazifascisti

In Liguria fanno discutere le dichiarazioni del presidente del consiglio regionale, Gianmarco Medusei, che ieri a margine della commemorazione ufficiale per il 25 Aprile ha dichiarato che ci sono stati "eccidi anche da una parte dei partigiani" e che questo imporrebbe "di ricordare tutte le vittime, che non sono di serie A e di serie B"

Si avvicina, con tutto l'inevitabile carico di polemiche, il primo 25 Aprile con gli eredi del Msi a Palazzo Chigi. L'ultimo "caso" deflagra, però, per colpa della Lega. In Liguria fanno discutere le dichiarazioni del presidente del consiglio regionale, Gianmarco Medusei, che ieri a margine della commemorazione ufficiale per la festa della Liberazione ha dichiarato in una intervista al Tgr Rai Liguria che ci sono stati "eccidi anche da una parte dei partigiani" e che questo imporrebbe "di ricordare tutte le vittime, che non sono di serie A e di serie B". Ieri sera avevano criticato il presidente del Consiglio ligure i parlamentari del Pd e tutti i partiti di opposizione nella assemblea, Pd, M5S, Lista Sansa e Linea Condivisa, che chiedono le dimissioni di Medusei.

"Eccidi anche da una parte dei partigiani"

Oggi hanno espresso critiche anche il Cdr del Tg Rai della Liguria, che "si dissocia" dalle sue dichiarazioni, il segretario di Rifondazione Comunista Acerbo e l'Anpi.  "A seguito del servizio televisivo andato in onda in data 20 aprile, nell'edizione del tg delle 14, il comitato di redazione della TgR Liguria si dissocia dalle dichiarazioni del presidente del Consiglio regionale, Gianmarco Medusei, rese a margine della seduta solenne dell'assemblea legislativa per l'anniversario della Liberazione". Lo si legge in una nota. "La TgR Liguria riconosce da sempre come fondamentali i valori della Resistenza e la verità storica celebrata dalla ricorrenza del 25 aprile. Valori ancorati nel Contratto di Servizio RAI, che nel descrivere le caratteristiche dell'offerta informativa, promuove la conoscenza della Costituzione, repubblicana e antifascista"

"Chi è morto combattendo dalla parte sbagliata, chi ha combattuto dalla parte di un regime, che ha saputo perpetrare le più ripugnanti violazioni della dignità umana, consapevole o inconsapevole che fosse, queste persone meritano la pietà, ma la commemorazione spetta solo a chi ha dato la vita, perché noi fossimo liberi" ricorda Anpi in una nota citando il testo della orazione svolta ieri mattina a Genova dallo storico Maurizio Viroli. "Sono la risposta più chiara all'ennesimo tentativo revisionista che gli esponenti della destra italiana provano a portare anche all'interno delle istituzioni - dice l'Anpi in una nota -. Si dimentica, il presidente Medusei, che quelli di serie B furono i partigiani, i civili antifascisti, i sacerdoti, le donne e le ragazze, i militari che non aderirono alla Rsi: torturati, fucilati, deportati perché qualcuno della serie A, quella che cioè aveva in mano le leve del potere e della repressione, decise così". "Uomini come Gianmarco Medusei non possono rappresentare il popolo ligure, i suoi morti per la libertà, la sua storia civile" conclude l'Anpi di Genova.

"Dovrebbe dimettersi subito"

"Il presidente del consiglio regionale della Liguria dovrebbe dimettersi immediatamente. Da una coalizione che ha eletto Ignazio Benito La Russa alla seconda carica dello stato non c'è da aspettarselo. Il tentativo di mettere sullo stesso piano i nazifascisti e i partigiani è inaccettabile, ma da anni viene ripetuto dalla destra". Così, in una nota, Maurizio Acerbo, segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista - Sinistra Europea. "Offendere la memoria dei partigiani è lo sport preferito dei fascioleghisti- attacca Acerbo- è un modo per giustificare la parte con cui continuano a identificarsi, quella di Hitler e Mussolini. Questi personaggi offendono la memoria delle vittime degli eccidi nazifascisti e i caduti per la nostra libertà".

La Russa: "Nella Costituzione non c'è alcun riferimento all'antifascismo"

"Nella Costituzione non c'è alcun riferimento all'antifascismo. Credo che ciò accadde sotto la spinta dei partiti moderati che non volevano fare questo regalo al Pci e all'Urss". Così, in un colloquio con Repubblica, il presidente del Senato Ignazio La Russa, alla vigilia del 25 aprile per il quale, annuncia, "farò una cosa che metterà d'accordo tutti". Afferma di "condividere appieno i valori della Resistenza, vista come superamento di una dittatura. Il problema è che di quei valori si sono appropriati il Pci e poi la sinistra. Questo è un fatto storico. E a questo mi sono sempre opposto". Alla domanda se è ancora possibile fare oggi una distinzione tra storia comune e lettura di parte, La Russa risponde: "Nel leggere alcune posizioni dell'Anpi mi sembra di poter dire di sì. Guardi che pure la Destra, nella sua storia, ha candidato i partigiani. Quante inutili polemiche sulle mie frasi - prosegue - C'è stata una bufera quando ho ricordato la la nascita del Msi. Ai funerali di Almirante c'era pure il presidente della Repubblica".
Rispetto alle sue frasi su via Rasella: "Il fatto che io abbia sposato la svolta di Fiuggi parla di me. Che devo fare? Poi Fini è andato oltre, ma io credo comunque che quando ha definito il fascismo male assoluto parlasse delle leggi razziali. Qualsiasi cosa si dica o si faccia viene strumentalizzata - afferma ancora - E finiamo costretti sempre a inseguire la polemica. Allora rinuncio pure a fare commenti, come è accaduto in Israele. Se togliamo la fiamma dal simbolo di FdI, ci rinfacceranno il riferimento alla Nazione e poi ne troveranno altre. È una gara a cui non sento di partecipare".

"Ignazio La Russa, la vergogna delle istituzioni, che non conosce la XII disposizione della Costituzione. I fascisti al governo: Umiliazione degli studenti come metodo insegnamento, Sostituzione etnica. Giorgia Meloni anche oggi difenderà i suoi sodali? #larussadimettiti". Cosí in un tweet il co-portavoce nazionale di Europa Verde e deputato di Verdi e Sinistra Angelo Bonelli.

Il 25 aprile sta morendo e neanche la Costituzione sta benissimo

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