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Giovedì, 28 Marzo 2024
Una nuova fase

Meloni sfida Salvini e il Palazzo: cosa ha in mente la leader di Fdi

"Sono stati barattati sette anni di presidenza della Repubblica con sette mesi di legislatura" ha detto lei in una diretta Facebook

La leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni sfida tutti. Sfida il Palazzo lanciando la proposta di far eleggere il prossimo Presidente della Repubblica direttamente ai cittadini. Sfida Salvini, prendendo in mano il pallone della partita del centrodestra per candidarsi a rifondarlo. Da ieri Meloni è incontenibile e ne ha per tutti. La senatrice di destra non ha mandato giù la rielezione di Mattarella a tredicesimo Presidente della Repubblica perché lo vedo come una sconfitta della politica, in particola della colazione di centrodestra che, ha detto ieri a microfono, avrebbe potuto fare una Presidente di destra e non ci ha nemmeno provato. Ne escono ammaccati Lega e Forza Italia. Soprattutto Salvini, la cui scommessa da kingmaker non è stata per nulla vincete.

E allora ecco che Meloni, forte della compattezza del suo gruppo parlamentare dimostrata alle urne, fa una diretta Facebook, e spara sulla Croce Rossa quando dice: “Sono stati barattati sette anni di presidenza della Repubblica con sette mesi di legislatura, sette mesi di stipendi assicurati. Tutti festeggiano, ma nessuno era d'accordo su Mattarella, e votarlo come candidato di ripiego ritengo sia irrispettoso anche per lui stesso: fossi stata io, non avrei accettato", ha detto, aggiungendo che la rielezione di Mattarella al Quirinale è stata "una necessità e non una scelta dei partiti". In questa vicenda, ha continuato, ancora una volta, "c'è un solo partito che entra ed esce con la stessa posizione, e si chiama Fratelli d'Italia".

Così Meloni mortifica l’operato di Salvini, certificando la sua sconfitta e mettendo il dito nella piaga delle fratture ormai infiammate di Lega e Forza Italia. Chiaro dunque che, con Lega divisa e un consenso altalenante e Fi ormai in caduta libera, Meloni, il cui partito si gioca la testa della classifica italiana, mantenendo l’idea di una compattezza granitica, rilancia. Sgomita e si fa spazio fra chi fino ad ora ha preteso di condurre il gioco. Ora Meloni vuole essere leader di centrodestra e parte con un piano. "Il centrodestra è da rifondare, è quello a cui lavoro io da oggi. Nulla è perduto". Dobbiamo arrivare "a non essere più guardati dall'alto in basso da una sinistra sempre più presuntuosa", dice ancora il presidente di Fdi, spiegando che il centrodestra "polverizzato in Parlamento resta maggioranza nel Paese". Dunque non è la fine del centrodestra, ma ora si fa a modo suo per ridargli vitalità. Che cosa significa? Lo vedremo.

Intanto prende di petto anche il sistema costituzionale e chiede che da oggi il Capo dello Stato sia frutto di una votazione diretta dei cittadini. "Sfido il palazzo: il prossimo presidente della Repubbica sarà eletto dal popolo. Gli italiani avrebbero eletto il presidente in un giorno, non sarebbero serviti sei giorni di manfrine. Io inizio a raccogliere le firme, anche online, per una proposta di legge per l'elezione diretta del Capo dello Stato". Berlusconi e Salvini si sono sempre contesi il volante fino ad ora. Ora sono avvisati. Meloni la patente di leader ce l’ha e vuole guidare.

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