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Sabato, 20 Aprile 2024
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Gli accordi firmati dalla Meloni in Algeria: "Costruito un ponte"

Firmata una dichiarazione congiunta per rafforzare le relazioni tra Italia e Algeria nel campo energetico, politico, economico e culturale. Meloni: "L’Italia può diventare un hub fondamentale per la distribuzione di energia in Europa"

Prima la firma di 5 accordi di cooperazione su gas ed investimenti, poi la sigla della dichiarazione congiunta da parte del presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni, e del presidente della Repubblica Democratica Popolare d'Algeria, Abdelmadjid Tebboune. Questa la parte più importante del primo viaggio ufficiale della premier Meloni in Algeria, per rafforzare le relazioni tra i due Paesi soprattutto nel campo energetico, politico, economico e culturale.

Cos'è il Piano Mattei di cui parla tanto Giorgia Meloni

La Meloni ha parlato di ponti da costruire tra l’Europa e l’Africa, soprattutto per quanto riguarda l’approvvigionamento energetico (non solo gas ma anche rinnovabili), ma anche di investimenti nelle infrastrutture e di potenziamento dei rapporti commerciali già esistenti con il Paese Nordafricano. Un primo passo verso l’ambizioso Piano Mattei per l’Africa, un modello di cooperazione e di sviluppo per l’Africa non predatorio da parte delle nazioni estere. Che cosa ha detto Giorgia Meloni nella conferenza stampa ad Algeri?

Meloni ad Algeri per il dossier energia (e forse anche immigrazione)

Meloni: "L’Italia può diventare un hub fondamentale per la distribuzione di energia"

L’Algeria è per l’Italia un "partner affidabile e strategico", ha dichiarato la Meloni in conferenza stampa, ricordando che questa visita ufficiale avviene nel 20esimo anniversario della firma del trattato di amicizia e cooperazione tra i due Paesi. "Abbiamo voluto celebrare questa importante ricorrenza firmando una dichiarazione congiunta", per dimostrare che "non ci vogliamo fermare qui, vogliamo sperimentare nuovi campi. L’Italia intende realizzare un partenariato per alimentare prospettive di crescita per entrambe i paesi, per costruire ponti tra la sponda Nord e quella Sud del Mediterraneo".

Nel suo discorso la Meloni ha ripetuto più volte la parola ‘ponte’, ricordando che l’Italia è la porta dell’Europa per l’Africa. Il governo italiano ritiene "l’Algeria un partner fondamentale per il Piano Mattei per l’Africa, un obiettivo ambizioso che questo governo si è dato per trasformare le tante crisi che abbiamo di fronte in possibili occasioni". Il Piano Mattei di cui tanto si parla è un modello di cooperazione e sviluppo per l’Africa "non predatorio, entrambe i partner devono essere soddisfatti", ha spiegato la premier.

Emancipazione dal gas russo entro il 2025

Per quanto riguarda il tema energia, all’Italia molto caro visto che vuole azzerare la dipendenza da Putin il prima possibile (Descalzi ha parlato dell’inverno 2024-2025), la Meloni ha dichiarato che la cooperazione energetica con l’Algeria non riguarda solo il gas ma "si estende anche alla transizione energetica". L’obiettivo non è solo quello di incrementare le esportazioni di gas verso l’Italia e l’Europa, ma di fare tutto in maniera sempre più sostenibile, per realizzare la transizione energetica di cui tanto si parla. In poche parole l’Italia punta a diventare "un hub fondamentale per la distribuzione di energia in Europa".

Infine, la Meloni ha ricordato che l’Algeria è il primo partner commerciale dell’Italia in Africa e che "vogliamo diversificare il partenariato", guardando anche alle infrastrutture, allo spazio, all’agroindustria e al settore medicale. L’obiettivo è quello di rafforzare la rete di imprese italiane in Algeria e viceversa.

"La straordinaria amicizia e collaborazione che ci ha portato a conoscerci è una grande risorsa che è bene utilizzare", ha concluso la Meloni ricordando che nella "lunga chiacchierata" con il presidente Tebboune hanno parlato anche "di scenari sul Nordafrica, di stabilizzazione della Libia, di Tunisia e del conflitto israelo-palestinese".

Italia-Algeria, l’accordo sull’energia firmato da Descalzi

Cinque gli accordi firmati in Algeria per rafforzare i rapporti tra Italia e Algeria su gas e investimenti. Tra questi anche l'intesa siglata dall'amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi, e l'Ad di Sonatrach, Toufik Hakkar, riguardo ai futuri progetti congiunti in materia di approvvigionamento energetico, transizione energetica e decarbonizzazione. Attraverso questi accordi, Eni e Sonatrach getteranno le basi per far diventare l’Italia l’hub energetico tra Africa ed Europa, non solo per il gas ma anche per l’idrogeno verde.

L’obiettivo è dello di affrancarsi dal gas russo di Putin. In particolare, verranno identificate opportunità per la riduzione delle emissioni di gas serra e di gas metano, verranno definite iniziative di efficienza energetica, sviluppo di rinnovabili, produzione di idrogeno verde e progetti di cattura e stoccaggio di anidride carbonica, a supporto della sicurezza energetica e allo stesso tempo per una transizione energetica sostenibile.

Inoltre, le società condurranno studi per individuare possibili misure di miglioramento della capacità di export di energia dall'Algeria verso l'Europa, per eliminare quei blocchi che stanno impedendo al gas di arrivare in Italia nella quantità promessa ad aprile e luglio 2022, quando in Italia c’era ancora il governo Draghi.

Dall'Algeria non arriva il gas promesso, ed è un problema per Meloni

Gli altri accordi firmati in Algeria

Il presidente di Confindustria Carlo Bonomi, invece, ha firmato un memorandum di intesa con Crea, Consiglio di Rinnovamento Economico Algerino, che prevede una partnership strategica volta a favorire la cooperazione industriale tra imprese italiane e algerine.

Raggiunta anche un’intesa per la cooperazione spaziale, attraverso lo scambio di conoscenza nella materia, l'organizzazione di seminari e workshop, lo sviluppo di progetti di interesse reciproco e l'organizzazione di attività di formazione. L'intesa è stata firmata dal presidente dell'Asi Giorgio Saccoccia e dal direttore generale dell'Asal Azzedine Oussedik.

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