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Mercoledì, 6 Dicembre 2023

Siamo un po' fascisti dentro, inutile girarci intorno

Il voto di ieri non fa che confermare ancora una volta la radicata e profonda anima fascista del paese.

Cambiano le percentuali fra i vari partiti, ma la maggioranza dell'Italia è sempre quella e la matrice è comune: populista, sovranista, assistenzialista, familista, corporativa, qualunquista, bigotta e xenofoba. Una cosa positiva è che almeno gli elettori hanno iniziato a spostarsi un po'. Vedere la Lega di Salvini passare dal 34% delle europee del 2019 al 8% è una bella soddisfazione, anche se mi chiedo come faccia quasi 1 italiano su 10 a votare ancora per Berlusconi.

E se Salvini ha visto ridursi del 75% i voti in due anni, per me è ancora poco comprensibile il 15% per il M5S - si è 'solo' dimezzato. Anche se guardando alla distribuzione geografica - primo partito in molte zone del sud- si spiega bene: il reddito di sudditanza evidentemente ha pagato e le nuove promesse di "bonus", "cashback", e tutto sempre "gratuitamente", hanno fatto ancora presa.

I liberal-democratici in minoranza

Chi è davvero minoranza sono i liberal-democratici. Ci eravamo illusi con Draghi, ma se mettiamo +Europa e Terzo Polo si arriva a fatica al 10%, se vogliamo considerare a tutti i costi anche il PD, al 30% massimo. C'è anche da dire che il risultato di Calenda è un po' drogato dal fatto che con l'idea di prendere voti a destra è stato - volutamente? - vago su temi liberali come cannabis legale e diritti LGBT+.

E infatti la maggioranza del paese, oltre il 60%, è quella che era contro Draghi, il miglior presidente del consiglio che abbiamo mai avuto nella storia recente: FDI, Lega, M5S, Verdi-SI più i Paragone e Rizzo vari. E lo stesso vale per come ci collochiamo rispetto al conflitto in Ucraina, mi sembra evidente che la stragrande maggioranza del parlamento sarà 'fredda' nel sostegno all'Ucraina (FdI, Verdi-SI), quando non proprio filo-putinista (Lega, Forza Italia, M5S). Ma anche in questo è la rappresentazione della realtà, infatti secondo diversi sondaggi europei gli italiani sono fra i popoli europei che più sono contrari alle sanzioni alla Russia e che di più incolpano l'Ucraina e la Nato per la guerra.

Non chiamiamolo centrodestra

Infine, non chiamiamolo "centro-destra". Questa è destra vera, estrema. Siamo ai livelli di Orban, per intenderci. E non scandalizziamoci -come ha fatto Renzi- per le parole della von der Leyen di qualche giorno fa, che ci ha paragonato a uno scenario ungherese e polacco. L'Europa è giusto che si tuteli contro di noi, che tuteli i comuni ideali di libertà e diritti civili. E se verremo isolati la colpa sarà solo nostra. E va bene così, questa è la democrazia. L'avevo già detto e lo ripeto oggi ancora più convinto: la maggioranza è chiara, ora che governino. Il governo Meloni-Salvini-Berlusconi servirà a staccare definitivamente la spina a questo paese già moribondo.

Inutile continuare con l'agonia, sperare che un Draghi di turno possa rianimare questo corpo comatoso. A questo punto è meglio che muoia definitivamente. Gli italiani sono profondamente bigotti, ignoranti e avversi al cambiamento, è giusto che questa sia la loro fine, che loro stessi si sono decretati. Sono convinti di essere i migliori di tutti e che i problemi siano sempre colpa di altri (e tanto poi daranno comunque la colpa "alle banche", all'Europa, ai "poteri forti" ecc.). Ma la speranza è che forse un giorno capiranno che sono loro stessi la causa del loro male. E allora poi, dopo la caduta, la catastrofe, forse allora potrà rinascere qualcosa di buono. Forse.

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