Meloni: "Non abbiamo lasciato morire i migranti, da Frontex nessuna segnalazione"
Il premier ha risposto così a chi accusava il governo di essere responsabile della strage delle 60 persone affogate a Cutro e ha difeso il ministro Piantedosi escludendo le sue dimissioni
L'Italia non è responsabile per la tragedia di Cutro e se non è intervenuta per salvare i migranti naufragati è stato solo perché non aveva ricevuto alcuna segnalazione del pericolo da parte di Frontex. Lo ha dichiarato Giorgia Meloni, parlando ai cronisti al termine della doppia trasferta in India e negli Emirati arabi all'Emirates Palace di Abu Dhabi.
Il premier ha definito "surreali" le ricostruzioni della stampa sull'operato del governo in merito al naufragio in cui hanno perso la vita oltre 60 migranti tra cui anche bambini. "Il vostro 'premier muto' è venuto per rispondere alle vostre domande...", ha esordito Meloni replicando a chi in questi giorni l'ha accusata di non aver messo la faccia sulla tragedia in Calabria. "Mi chiedo se in questa nazione ci sia davvero qualcuno che in coscienza ritiene che il governo volutamente abbia fatto morire oltre 60 persone tra cui dei bambini. Vi chiedo, guardandovi negli occhi, se qualcuno di voi pensa che il governo italiano potesse salvare 60 persone tra cui un bambino di circa 3 anni e non lo ha fatto. Cerchiamo di essere seri", ha detto il presidente del Consiglio.
"Non è arrivata alle nostre autorità nessuna comunicazione di emergenza da Frontex. Noi non siamo stati avvertiti del fatto che questa imbarcazione rischiava il naufragio. La rotta non è coperta dalle organizzazioni non governative e quindi con questa vicenda nulla hanno a che fare i provvedimenti del governo sulle Ong", ha insistito il premier, annunciando anche la sua intenzione di celebrare il prossimo Consiglio dei ministri proprio a Cutro per dare un segnale concreto sul tema migranti. La leader della maggioranza ha anche difeso il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, finito nella bufera per aver detto che i migranti non dovevano partire, sostenendo che "le richieste di dimissioni dell'opposizione non fanno più notizia".