Meloni: "Elimineremo protezione speciale per i migranti". Il Pd: "Disumano"
Viene concessa alle persone che rischiano persecuzione per motivo di razza, orientamento sessuale, religione. Il premier: "Misura ulteriore rispetto a quanto accade nel resto d'Europa"
L'Italia eliminerà la protezione speciale per i migranti. La conferma è arrivata da Giorgia Meloni durante la sua visita in Etiopia. "Io mi do come obiettivo l'eliminazione della protezione speciale, perché è una protezione ulteriore rispetto a quello che accade nel resto d'Europa e io credo che l'Italia non abbia ragione di discostarsi dalle normative europee di riferimento", ha detto il premier a margine della visita presso la scuola italiana 'Galileo Galilei' di Addis Abeba.
"C'era una proposta sulla quale la maggioranza lavorava nel suo complesso e io confido che quella sia la proposta che viene approvata", ha aggiunto, spiegando che "non è un tema sul quale ci sono divergenze: è una materia complessa, è normale che nel lavoro parlamentare escano diversi emendamenti ma sugli obiettivi che ci diamo siamo tutti concordi". Su questo tema con il leader della Lega Matteo Salvini "abbiamo parlato un paio di settimane fa per capire se lavorare come iniziativa di governo o come iniziativa parlamentare sulla modifica del provvedimento", ha spiegato Meloni, e alla fine "abbiamo scelto di far lavorare i gruppi parlamentari ma non c'è divergenza sostanziale, c'è la volontà di lavorare insieme".
La protezione speciale nella sua forma attuale è stata istituita dal governo Conte 2 quando questo modificò i decreti Salvini sull’immigrazione. Viene concessa allo straniero che non può accedere nè allo status di rifugiato (garantito solo a chi proviene da Paesi in guerra) né alla protezione sussidiaria (riconosciuta a chi in patria può subire torture o condanne a morte), ma a coloro che rischiano comunque persecuzione per motivo di razza, orientamento sessuale, religione o opinioni politiche. Nel 2022 l’Italia ha rilasciato 10.865 permessi di soggiorno per protezione speciale, la fetta più alta tra tutte le tipologie previste dalla legge, con una crescita del 5% rispetto all’anno precedente. Secondo i dati dell’ultimo rapporto del Cir, il Consiglio italiano per i rifugiati, nel 2022 sono state esaminate in Italia 52.625 richieste di protezione internazionale e i rifiuti sono stati il 53% (27.385). Ha ricevuto la protezione speciale il 21% dei richiedenti (10.865), lo status di rifugiato il 12% (6.161), la protezione sussidiaria il 13% (6.770).
Dure le critiche dell'opposizione al piano del governo. "Io credo che sia una vergogna cercare di nuovo di far pagare sulla pelle delle persone più fragili l'incapacità di questo Governo di costruire delle politiche migratorie", ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein. "Siamo fermamente contrari e continueremo a batterci affinché le politiche migratorie siano in linea con i diritti internazionali, con le carte internazionali a partire da quella di Ginevra sui diritti delle rifugiate e dei rifugiati, abbiamo una posizione molto netta su questo", ha continuato.
Le parole di Meloni "confermano che l'accanimento disumano assurdo contro i migranti, che vuole arrivare alla cancellazione all'istituto della protezione speciale, serve solo a coprire i ritardi e l'incapacità di questo governo ad indicare una direzione di marcia chiara per far uscire il nostro Paese dalle difficoltà economiche", ha attaccato il presidente dei senatori del Pd Francesco Boccia, secondo cui "una premier, una donna di governo, sa benissimo che non è certo la protezione speciale a spingere i migranti sulla rotta italiana".