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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Russiagate, la procura di Agrigento apre un'inchiesta sulle spese pazze di Mifsud

Sul conto del Consorzio universitario di Agrigento vi sono ripetuti viaggi di Joseph Mifsud, sempre accompagnato "da sconosciute giovani donne dell'Est". Ma anche almeno cinque telefoni Blackberry e bollette telefoniche da 4 mila euro al mese

Joseph Mifsud, elemento chiave della controinchiesta voluta da Donald Trump sul Russiagate, si infittisce sempre di più e arriva fino all'Università di Agrigento che lo stesso Mifsud ha presieduto per tre anni, dal 2009 al 2012. L'accademico maltese è scomparso dal 2017 dopo essere stato coinvolto nel caso sulle presunte interferenze del Cremlino sulle elezioni statunitensi: nel marzo del 2016 avrebbe avvicinato l'ex consigliere per la politica estera della campagna Trump George Papadopulos, offrendogli ''migliaia'' di email rubate dai russi a Hillary Clinton.

Sul conto di Mifsud vi sono ripetuti viaggi in Russia, ma anche a Malta, Stati Uniti, Inghilterra, e anche Libia, Libano e Bulgaria, quasi sempre accompagnato "da sconosciute giovani donne dell'Est". Almeno cinque telefoni Blackberry sarebbero stati comprati prima di sparire, non come le bollette telefoniche da 4 mila euro al mese per chiamate dirette in Russia e anche in altri paesi dell'Est. Il tutto con i soldi del Consorzio universitario di Agrigento.

Le 'spese pazze' di Mifsud, che ammonterebbero a oltre 100 mila euro e sono finite in un esposto presentato alla Procura siciliana. La denuncia è stata presentata nei giorni scorsi dal Presidente facente funzione del Consorzio Giovanni Di Maida.

Mifsud, la Procura di Agrigento indaga per truffa e abuso d'ufficio

Mifsud era stato nominato Presidente del Consorzio Universitario di Agrigento nel 2009 su indicazione dell'allora Presidente della Provincia Eugenzio D'Orsi. L'accademico, di recente, è stato anche condannato dalla Corte dei Conti di Palermo a risarcire un danno erariale alla provincia di Agrigento. Mifsud è sparito dopo che nell'ottobre del 2017 gli investigatori usa dell'epoca resero noto il suo coinvolgimento nel Russiagate. Non si trova né nel suo appartamento a Roma, né presso il suo ex campus alla Link University, né a Londra. Il Comitato nazionale democratico che ha citato in giudizio anche Mifsud in merito all'hackeraggio di migliaia di email nel 2016 ha detto che il professore ''è scomparso o forse morto''.

Sicuramente, nel maggio del 2018 Mifsud ha trascorso tre giorni nello studio di Zurigo del suo avvocato, Stephan Roh, durante i quali ha rilasciato una lunga deposizione. L'audio è stato consegnato da Roh al procuratore Usa John Durham, che sta indagando sulla genesi del Russiagate. In una porzione di trascrizione di quell'audio, ottenuta dall'Adnkronos, il professore maltese lascerebbe intendere di essere stato costretto a nascondersi, contrariamente alla sua volontà. In mano al procuratore Durham è anche la registrazione fatta recapitare nelle scorse settimane all'Adnkronos, nella quale una voce che sostiene di essere "Joseph Mifsud" nega invece di essere stato costretto da qualcuno a nascondersi e di non essere mai stato un "infiltrato" o di avere avuto rapporti con "servizi segreti".

Nessuna autorità, ufficialmente, ha confermato che quella sul nastro sia effettivamente la voce del professore maltese.

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