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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica Italia

I migranti non sono più un'emergenza: cosa è successo negli ultimi 3 mesi

Il ministro dell'Interno Matteo Salvini esulta per il crollo del numero degli sbarchi mentre il vicepremier Di Maio gli fa sponda: "In Italia non c'è razzismo". Ma il Capo dello Stato ammonisce: "Non si può guardare altrove, migranti disperati e sfruttati"

"Rimediare ad anni di disastri del Pd non è facile, ma sono contento del fatto che dopo appena tre mesi al governo si vedano già risultati. Avevo promesso di difendere i confini, lo sto facendo con tutte le energie e i mezzi che mi sono possibili". Lo scrive su Twitter il vicepremier e ministro dell'Interno, Matteo Salvini, allegando un articolo di Today.it in cui si sottolinea come gli sbarchi in Italia di migranti siano stati "quasi azzerati".

A Luglio gli sbarchi si sono fermati a 1737 unità contro le 11mila del 2017 e le 23mila del 2016, riproponendo lo stesso trend di giugno (3mila contro 23mila) e maggio (4mila contro 23mila). Proprio il mese di Maggio è l'ultimo che vede dati in crescita rispetto ai mesi precedenti, dal primo Giugno, giorno in cui entra in carica il governo Conte, il trend invece è in controtendenza rispecchiando la stretta alle ong che tanto hanno fatto discutere dopo i casi Aquarius e Open Arms

I dati del cruscotto statistico giornaliero del ministero dell'Interno mostrano la situazione attuale mettendola a confronto con i dati dei due anni precedenti. 

Rispetto agli 89mila arrivi registrati nel 2016 e ai 94mila del 2017, nel 2018 si registrano - dopo il giro di boa - 18mila ingressi in Italia.

Oggi il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un intervento durante la Giornata mondiale contro la tratta di esseri umani ha richiamato le parti ad una reazione morale "contro ogni forma di schiavitù, vecchia e nuova".

Migranti, Mattarella: "Non si può guardare altrove, disperati e sfruttati"

"Terreno agevole per queste nuove forme di schiavitù è il fenomeno migratorio.Ogni giorno migliaia di persone pongono a rischio la propria vita e quella dei propri cari per mare e per terra, in condizioni disperate; una tragedia figlia delle guerre, della povertà, dell'instabilità dello sviluppo precario, alimentata e sfruttata da ignobili trafficanti di esseri umani, che li avviano a un futuro di sopraffazioni: sfruttamento lavorativo, adozioni illegali, prelievo di organi, reclutamento da parte della criminalità organizzata, sfruttamento sessuale".

"Nessun Paese è immune da questa sistematica violazione della dignità umana - conclude Mattarella - che interpella la responsabilità della comunità internazionale nella sua interezza, rifuggendo la tentazione di guardare altrove. Soltanto la cooperazione può sconfiggere questo fenomeno, con una Unione Europea consapevole dei propri valori e delle proprie responsabilità", .

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Di Maio: "Razzismo usato per accusare Salvini"

Secondo il vicepremier Luigi Di Maio non c'è un allarme razzismo. Il ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico sottolinea come "si sta usando questo argomento perché chi è di sinistra e non lo è più lo usa per accusare Matteo Salvini di essere di estrema destra".

"Non credo ci sia un problema di razzismo in Italia"

Ma i porti italiani sono davvero chiusi?

Pozzallo, Catania, Augusta, Messina: Sicilia sempre in prima linea nell'affrontare l'emergenza migranti, un'emergenza che guardando i dati del ministero degli interni è ampiamente ridimensionata. 

Nelle statistiche mensili è il dato di Luglio a far ben sperare il governo giallo-verde: nel mese da sempre clou per gli sbarchi date le condizioni meteomarine, la riduzione degli arrivi è davvero consistente, pari al 7% degli sbarchi del luglio 2018.

Merito delle politiche restrittive varate dal governo sul tema delle Ong: al momento ci sono pochissime navi impegnate nella search and rescue dei migranti nel Mediterraneo (la Open Arms e la Astral della ONG spagnola Proactiva, l’Aquarius di SOS Mediterranée e Medici Senza Frontiere MSF)

Insomma, semplificando si può dire che la "cura Salvini" funziona, anche se i "meriti" andrebbero perlomeno divisi con l'ex ministro Minniti che l'estate scorsa siglò un primo accordo con le autorità libiche. Sebastiano Rossitto, al comando della missione che opera di fronte alla Libia da metà 2015, si è spinto a dire al Corriere della Sera che da "cinque o sei mesi la situazione è completamente cambiata" e che "per ora l'emergenza pare terminata".

E i dati dell'Onu lo certificano: la Spagna supera l'Italia nel numero di migranti da quando la rotta del Mediterraneo Occientale ha triplicato l'intensità di sbarchi.

Ai dati va però aggiunto una precisazione importante: da Gennaio 1.443 persone sono morte mentre tentavano di raggiungere le coste europee.

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