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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Migranti, l'Italia chiede aiuto all'Ue: ipotesi blocco dei porti per le navi straniere

Dopo i 10mila migranti sbarcati negli ultimi quattro giorni, la situazione è diventata insostenibile. Il governo ha deciso di mandare un messaggio alla Commissione europea: “Grave emergenza”

L'Italia sta valutando l'ipotesi di negare l'approdo nei porti italiani alle navi che effettuano salvataggi di migranti nei pressi delle coste libiche, ma battono una bandiera diversa da quella del nostro Paese. Secondo le fonti riportati dall'Ansa, è ormai insostenibile il fatto che tutte le imbarcazioni che salvano profughi nel Mediterraneo portino in Italia le persone soccorse. 
La situazione denunciata dal governo è diventata sempre più grave negli ultimi quattro giorni, in cui sono state tratte in salvo più di 10mila persone. Un numero sempre più elevato di richiedenti asilo che il territorio italiano non può permettersi di ospitare.

MESSAGGIO ALL'UE “La situazione dei migranti in Italia è grave e incontenibile”: il governo italiano ha mosso un passo formale nei confronti della Commissione europea sul tema dell'immigrazione, dando mandato al Rappresentante presso la Ue, l'ambasciatore Maurizio Massari di porre formalmente al commissario per le migrazioni Dimitris Avramopoulos il tema degli sbarchi in Italia. Ecco quanto contenuto nel messaggio dell'Italia all'Ue pubblicato dall'Ansa: “ la situazione che stiamo affrontando è grave, l'Europa non può voltarsi dall'altra parte. È insostenibile, viene spiegato a motivare il passo italiano, che tutte le navi che fanno operazioni di salvataggio approdino in Italia. Altrimenti - sottolineano fonti diplomatiche del nostro Paese - si potrebbe arrivare a negare l'approdo nei porti per le navi che non battono bandiera italiana e non facciano parte di missioni europee”.

MINNITI E L'AEREO Un'ulteriore conferma sulla gravità della situazione migranti in Italia arriva dalla decisione repentina del ministro degli Esteri Minniti di far tornare indietro il suo aereo diretto a Washington, proprio per far fronte a questa emergenza. Come scrive La Stampa, la decisione è stata presa durante lo scalo in Islanda, quando Minniti ha deciso di fare dietrofront dopo aver letto i dati sugli ultimi sbarchi. Dopo lo sbarco a Roma Minniti ha chiesto subito un incontro con il premier Gentiloni per analizzare i vari punti che compongono questo problema: dal traffico di esseri umani in Libia al rapporto con i sindaci, fino alla gestione dei richiedenti asilo, per evitare che avvengano proteste come quella di ieri, in cui gli ospiti del Cara di Mineo hanno bloccato la statale tra Catania e Agrigento.

LATORRE: "D'ACCORDO CON IL BLOCCO DEI PORTI" Anche il presidente della commissione Difesa al Senato, Nicola Latorre si è detto d'accordo con l'ipotesi di bloccare i porti italiani per le navi straniere che salvano migranti: "L'iniziativa dell'Italia di porre in sede europea la richiesta di far approdare nei porti dei Paesi di appartenenza tutte le imbarcazioni non italiane salvo quelle che fanno parti di missioni internazionali, è giusta e opportuna". 

"Una decisione - continua Latorre nella nota ufficiale -  che se sarà formalizzata aiuterà a gestire una situazione che rischia di essere insostenibile. Fermo restando la priorita' di salvare vite umane, l'accoglienza non può che essere un impegno condiviso da tutti i paesi europei anche perché, oltre un certo limite, sarebbe assai difficile garantire i minimi requisiti di dignità e di rispetto della persona.Mi auguro che il nostro Paese sia unito non solo nel gestire e fronteggiare l'alto numero di migranti ma anche nel sostenere concretamente questa idea in Europa".

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