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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica

Migranti, che cosa cambia con il nuovo governo Conte bis

Il M5s aveva sostenuto la "guerra alle Ong" di Salvini. Conte ha parlato di novità, ma non si intravedono veri segnali di discontinuità. Prodi: "Un ministero per l'immigrazione". Con l'eventuale ritorno di Minniti al Viminale l'impostazione di fondo non cambierebbe

Che cosa può cambiare nella gestione del fenomeno migratorio con il nuovo governo Conte bis? Il Movimento 5 stelle negli ultimi 14 mesi aveva sostenuto le politiche imposte da Matteo Salvini, controfirmando tutti i decreti del Carroccio sull'argomento, ed è farina del sacco pentastellato la dicitura "taxi del mare" per definire i salvataggi in mare effettuati dalle navi delle Organizzazioni non governative.

Migranti, che cosa cambia con il nuovo governo

Oggi è il caso Mare Jonio a tenere banco. Sbarcati minori e donne a Lampedusa, ma decine di naufraghi sono ancora a bordo. Il governo nascente ha la prima opportunità di segnare una qualche differenza. Giuseppe Conte ha parlato di 'nuovo umanesimo' per definire il governo che ha in mente. In cima alla lista delle priorità del nuovo governo italiano ci sarebbe proprio la riforma del Regolamento di Dublino, che stabilisce, sulla base di alcuni criteri, quale Stato debba farsi carico della richiesta di asilo di una persona giunta sul territorio europeo. Ma il superamento di Dublino era presente anche nel contratto di governo tra Lega e Movimento 5 stelle. Non una novità quindi.

Nuovi sbarchi autonomi a Lampedusa e in Salento

E' evidente che il primo elemento di discontinuità dovrebbe essere un diverso approccio nei confronti delle navi umanitarie, che sono diventato il vero bersaglio della propaganda gialloverde nonostante i numeri raccontassero una storia diversa. A Lampedusa sono infatti continuati senza sosta negli ultimi mesi gli sbarchi autonomi  (ieri l'ultimo, con 78 persone - originiarie di Siria e Bangladesh) giunte sull'isola. Il numero di persone che arrivano sul territorio italiano dopo essere state salvate da una nave umanitaria è irrisorio.

Nuovo sbarco autonomo anche sulle coste salentine. Sessantadue migranti sono arrivati nella notte a Gallipoli. Rintracciati sull'isola di S.Andrea sono stati trasbordati a Gallipoli dalla Guardia Costiera, mentre al largo di Santa Maria di Leuca è stato bloccato un veliero, forse lo stesso che ha portato i migranti, tutti pachistani, a terra. A bordo dell'imbarcazione, ora ferma nel porto di Leuca per accertamenti, a quanto apprende l'Adnkronos, erano presenti due uomini. "Le persone assistite e soccorse dagli operatori di Croce Rossa Italiana e visitati dai medici di frontiera #Usmaf sono tutti in buone condizioni generali. Solo due dei 9 minorenni non accompagnati - riporta la Croce Rossa di Lecce - hanno avuto bisogno di cure mediche e sono stati ospedalizzati. Tutti gli altri sono stati trasferiti a Otranto presso il centro di accoglienza Don Tonino Bello". 

Migranti, il M5s ha appoggiato la "lotta alle Ong" di Salvini

Un abbassamento dei toni utilizzati negli ultimi mesi contro le Ong e una presa d'atto del fatto che il fenomeno è estremamente più complesso di quanto si è tentato di far credere all'opinione pubblica sarebbero "naturali" in un governo che vuole portare nel dibattito politico elementi di novità, ma non sono scontati: il M5s resta il partito di maggioranza relativa e le sue posizioni sull'immigrazione, pur non toccando le vette salviniane, non sono improntate all'accoglienza, bensì concentrate sul contrasto al "traffico di uomini".

Ieri il capogruppo M5S Patuanelli ha dichiarato a La7: "Non abbiamo alcuna intenzione di abrogare i decreti sicurezza". E poi ancora, come sottolinea il giornalista della Stampa Jacopo Iacoboni su Twitter: "Ciò su cui Trump si è sempre congratulato con Conte è appunto la linea dura sull’immigrazione". Due indizi non fanno una prova ma indicano una traiettoria.

Migranti, Mare Jonio a Lampedusa: sbarcati bambini e donne

"Dopo le reiterate richieste che abbiamo avanzato da questa mattina (ieri, ndr), finalmente le autorità italiane hanno permesso alla Guardia Costiera di venire a trasbordare su una motovedetta, per portarli a terra, i naufraghi più vulnerabili: donne incinte, mamme con bambini, minori non accompagnati. Siamo felici sollevati per loro e grati agli uomini e alle donne della Guardia Costiera e ai medici del personale sanitario che hanno effettuato il trasbordo in condizioni meteo marine avverse" scrive Mediterranea su Twitter dopo lo sbarco a Lampedusa dei naufraghi più vulnerabili.

"Un approdo in porto o un punto di ridosso protetto dal mare grosso sarebbe stato certamente più sicuro - spiegano da bordo - Rimangono a bordo 34 persone, tra cui donne sole, uomini in condizioni precarie a seguito di maltrattamenti e torture, e in stato di stress post traumatico. Chiediamo con forza che questi naufraghi, insieme all’equipaggio, possano sbarcare prima possibile: a bordo la situazione rimane precaria. Si è aggiunto al moto ondoso che non ci lascia tregua un guasto all’evaporatore e al dissalatore che ci privano di acqua corrente: siamo senza rubinetti, cucina e bagno, e rimane solo acqua in bottiglia. Queste persone non possono, non devono aspettare che le loro condizioni di salute si aggravino ulteriormente per essere autorizzati a scendere. Fateli sbarcare, fateci sbarcare. Tutti".

Prima notte all'hotspot di Lampedusa per i 64 migranti sbarcati ieri sera dalla mare Jonio dopo il via libera del Viminale. Rimangono a bordo in 34 al limite delle acque territoriali, dal momento che i ministri Salvini, Toninelli e Trenta hanno firmato il divieto di ingresso in Italia.

Prodi lancia l'idea: "Un ministero per l'immigrazione"

Dalla festa nazionale del Pd a Ravenna Romano Prodi lancia una proposta a Giuseppe Conte: "Io farei un ministero per l'immigrazione, non per nulla c'è un commissario europeo per l'immigrazione. Non è solo un problema di ordine pubblico ma di futuro del Paese". "L'immigrazione non è un problema che può essere risolto solo dall'Italia. Ci vuole qualcuno che parli con l'Europa e che ci aiuti a superare e cambiare il trattato di Dublino", ha aggiunto Prodi, sottolineando la necessità di togliere questa delega al Viminale.

Migranti, con ritorno di Minniti al Viminale l'impostazione di fondo non cambierebbe

"Mi permetto di dare un solo consiglio a Conte: stare attento a chi sceglie per il ministero dell'Interno: al primo sbarco di migranti Salvini farà fuoco e fiamme. Solo uno come Marco Minniti può reggere a quel tipo di propaganda” dice Pier Ferdinando Casini in un colloquio con il Fatto Quotidiano.

Ma scegliere Minniti non significherebbe "cambiare passo" sul tema, come appare evidente. Fu proprio durante gli anni di Minniti che furono stipulati i primi accordi con la guardia costiera libica. L'approccio mediatico era più cauto rispetto a quello che sarebbe poi successo durante l'anno di Salvini al ministero dell'Interno, ma la strada era  stata aperta dal “Codice di condotta per le ONG impegnate nelle operazioni di salvataggio dei migranti in mare” (cosiddetto Codice Minniti) al quale, nel 2017, erano state invitate ad aderire tutte le ONG operanti nel Mediterraneo.

Insomma, un cambio di approccio non sarebbe affatto automatico con il ritorno di Minniti al Viminale. Era stato il governo precedente a quello Lega-M5s sia ad adottare un codice volto a limitare la portata delle operazioni di salvataggio da parte delle Ong, sia ad affidare alla Libia i soccorsi e lo sbarco nei suoi porti.

L'unico elemento vero di discontinuità sarebbe dare un primo segnale di "apertura" alle Ong, non trattenendo al largo le navi che hanno salvato uomini, donne e bambini, per poi sedersi davvero al tavolo con "l'Europa" per una trattativa lunga e complessa per certa redistribuzione dei migranti. Spinge in questa direzione anche l'eventuale ingresso di Liberi e Uguali nell'esecutivo (la piccola pattuglia di senatori di Leu potrebbe pesare sugli equilibri parlamentari del Conte bis): potrebbe avvenire solo con scelte forti sul tema immigrazione.

Migranti, i numeri smontano (di nuovo) la propaganda contro le Ong

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