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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

"L'Europa finanzi l'Africa per non farsi invadere", il progetto del Governo per fermare l'immigrazione

Centri di identificazione sparsi in tutta Italia, espulsioni più facili e accordi con i paesi africani per i rimpatri: giovedì il ministro degli interni Minniti presenterà all'Europa il "piano di accoglienza" mentre dalla Farnesina Alfano lancia la proposta: "Come con la Turchia, soldi per fermare la tratta dei migranti"

Per gestire l'emergenza migranti, l'Europa deve finanziare gli accordi con i paesi africani "con parecchi soldi", così come ha fatto con la Turchia. Lo dice il ministro degli Esteri, Angelino Alfano intervenendo a margine di un incontro pubblico alla Farnesina. 

Prende giorno dopo giorno corpo il piano per l'emergenza migranti che il Governo italiano sottoporrà all'Europa giovedì 12 gennaio il ministro dell'Interno, Marco Minniti, incontrerà a Roma il commissario europeo Dimitris Avramapoulos, che ha espresso sostegno al piano del Viminale che ha annunciato una stretta sull'immigranzione con l'intenzione di aprire nuovi Cie.
E la cooperazione con i paesi di partenza dei migranti è essenziale: è lo stesso Alfano a ribadirlo spiegando che i rimpatri non possono essere l'unica soluzione ma che per fermare i migranti in transito verso l'Europa è bene rispolverare il modello che ha già permesso di bloccare la rotta balcanica dopo l'accordo con la Turchia. 

Immigrati dalla Libia verso l'Europa

La soluzione ipotizzata vede una pioggia di soldi verso i governi paesi africani di origine e di transito, in una "vaga" lotta agli scafisti e al loro traffico di esseri umani: l'Italia e l'Europa dovrebbero quindi sostenere la Marina e la Guardia costiera libica affinchè attuino controlli più stringenti. 
E' bene tuttavia ricordare quanto la Libia rappresenti una vera e propria polveriera, con due governi in lotta fra loro, e che controllano effettivamente solo una percentuale non significativa del territorio. Vaste aree del paese nordafricano sono "affare" delle bande tribali locali quand'anche territorio di conquista dei miliziani jihadisti affiliati allo Stato Islamico che controllano proprio la lucrosa tratta dei migranti dal Centrafrica.

Lo stesso ministro della Difesa, Roberta Pinotti ha ricordato come la missione della Marina si muova non tanto nel quadro di una missione di salvataggio ma quanto per garantire sicurezza con il rischio che anche il terrorismo potrebbe venire via mare.
Non solo, il ministro Pinotti, ha auspicato che i 7mila militari impegnati oggi nell'operazione Strade Sicure potrebbero essere utilizzati per garantire la sicurezza dei Centri di identificazione ed espulsione, uno stanziamento già inserito per il 2017 nella legge di Bilancio. 

Il governo stringe i tempi e sempre per contrastare l'immigrazione selvaggia il Ministro dela Giustizia propone una razzionalizzazione dei meccanismi di espulsione, con la limitazione della richiesta di appello contro il diniego del diritto di asilo che esce dal circuito dei giudici di pace e passa alle sezioni specializzate in materia di immigrazione.

Baby schiavi, l'ondata dai profughi bambini

Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Catanzaro, Firenze, Milano, Palermo, Roma, Salerno, Torino  e Venezia: in queste città si verrebbero a formare le sezione specializzate ciascuna composta da almeno tre toghe per un totale di 36 giudici che dovrebbero gestire le esplusioni razionalizzando la lotta agli irregolari e garantendo una velocizzazioni dell'iter amministrativo giudiziario che garantisce agli aspiranti profughi fino a tre gradi di appello, con possibilità di ricorso anche al Tar, con espulsioni che restano solo sulla carta.

Papa Francesco ha invocato "il diritto di ogni essere umano di immigrare in altre comunità politiche e stabilirsi in esse", osservando come gli stessi migranti non devono dimenticare che hanno il dovere di rispettare le leggi, la cultura e le tradizioni dei Paesi in cui sono accolti". Proprio martedì monsignor Nunzio Galantino, segretario generale della Cei presenterà le iniziative della Chiesa per la Giornata mondiale del migrante e del rifugiato.

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