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Martedì, 23 Aprile 2024
Politica

Migranti, l'Europa cambia rotta: i ministri Ue discutono il "blocco navale" nel Mediterraneo

Rinnovare l'operazione Sophia ma anche ridiscutere Triton e il nuovo codice di condotta delle Ong: a Bruxelles riunione dei ministri degli interni dei paesi membri della Ue mentre in Italia sull'accoglienza è guerra tra sindaci e prefetti

Via libera alla missione di assistenza alla Libia per il controllo delle frontiere "niente visti umanitari per i migranti". Lo ribadisce il ministro degli Esteri Angelino Alfano a margine del Consiglio a Bruxelles riferendosi alle notizie della stampa internazionale su un numero di 200mila visti che il governo si appresterebbe a concedere, Alfano ha detto che "i numeri sono stati fatti dai giornali e non li ha mai fatti nessuno nel governo italiano. Non è una questione che noi abbiamo all'ordine del giorno". 

A Bruxelles il consiglio dei ministri degli esteri

Oggi i ministri daranno il via libera al rinnovo della missione Eubam, la missione Ue di assistenza alla frontiera in Libia, che coinvolge anche i paesi del Sahel. Al Consiglio Affari esteri in corso a Bruxelles è in agenda la discussione preliminare al rinnovo del mandato alla missione navale Ue Sophia per quanto riguarda il suo legame con le regole di Triton". La missione Eunavfor Med, guidata dall'ammiraglio italiano Enrico Credendino, era stata avviata nel giugno di due anni fa per contrastare il traffico di migranti dalle coste libiche, attraverso l'identificazione, la cattura e la neutralizzazione delle imbarcazioni utilizzate dai trafficanti. Tre mesi dopo le era stato dato il nome di una bambina nata durante una delle operazione di soccorso, Sophia appunto. Nel giugno del 2016 il Consiglio ha rinnovato il suo mandato fino al prossimo 27 luglio. 

Il sottosegretario all'Immigrazione del Belgio, Theo Francken, ha annunciato che il suo paese potrebbe ritirarsi dalla missione perché Sophia ha un effetto calamita sui migranti. 

"Muro" anti migranti, controlli al Brennero

"Dobbiamo sostenere l'Italia nel chiudere la rotta del Mediterraneo centrale" in modo che i salvataggi dei migranti al largo della Libia non diventino "un biglietto per l'Europa", ha detto il ministro degli esteri austriaco, Sebastian Kurz sottolineando che l'Italia ha "cambiato idea" sui salvataggi in mare. "Quando l'Italia dice che non possiamo sbarcare tutte le persone salvate nei porti italiani, posso dire che stiamo andando finalmente nella giusta direzione".

Tajani: "L'Italia ha sbagliato a firmare Triton"

"Noi non possiamo accogliere un numero di persone che vengono fuori dalla Ue senza dar loro da lavorare". Lo ha spiegato il presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani: "Se arrivano migliaia di persone, la situazione diventa drammatica: rischiamo di far perder e il lavoro ai cittadini europei per darlo a persone che rischiano di essere scontentate"

"Un conto sono i rifugiati  che fuggono da guerre, i miliziani perseguitati dall'Isis ai quali noi dobbiamo dare accoglienza, ma l'Europa non puo' accogliere tutti- ha detto mancora Tajani . "Un'accoglienza indiscriminata significa invitare altre persone a venire da noi, purtroppo la situazione non è rosea per gli immigrati, in Europa non c'e' il paradiso terrestre magari vanno a fare gli schiavi in agricoltura, a raccogliere i pomodori pagati un euro al giorno".

Per il presidente del parlamento europeo, c'è da modificare Triton: "Un accordo che ha penalizzato il nostro paese, purtroppo l'errore è stato commesso dall'Italia, ha firmato accordo che prevede che le navi degli altri paesi non europei sbarchino gli immigrati raccolti nel mediterraneo in Italia". 

Il codice di condotta per le Ong

Il codice di condotta per le imbarcazioni delle Organizzazioni non governative che operano al largo della Libia sarà finalizzato dall'Italia "dopo aver consultato le Ong", ha detto una portavoce della Commissione, Natasha Bertaud. L'esecutivo comunitario ha chiesto all'Italia di modificare la parte sulla presenza a bordo delle imbarcazioni delle Ong di pubblici ufficiali. La Commissione si aspetta che le Ong che sottoscrivono il codice di condotta "abbiano la certezza" di poter sbarcare i migranti nei porti italiani. 

Migranti ed elezioni, Berlusconi e Salvini attaccano

"I nostri governi avevano bloccato gli sbarchi, quelli di sinistra non soltanto li hanno incoraggiati".  Lo afferma Silvio Berlusconi, presidente di Forza Italia, in un messaggio.

"Con una politica fatta di incertezze e falso buonismo, ma hanno accettato e sottoscritto ufficialmente la decisione europea per la quale tutti i migranti soccorsi in mare, da navi di qualsiasi nazionalità, vengano condotti nei porti italiani. Naturalmente nei porti del Mezzogiorno che sono nel cuore del Mediterraneo. Una scelta - afferma - irresponsabile, che diventerebbe ancora piu' grave se in qualche modo la nostra acquiescenza nei confronti dell'Europa fosse stata merce di scambio per una maggiore flessibilita' sui conti pubblici, usata dal governo al fine di raccogliere piu' consenso elettorale".

Dello stesso avviso Matteo Salvini che da Vibo Valentia da Matteo Salvini inaugurando la sede di "Noi con Salvini" tuona:  "Bisogna accogliere donne e bambini che scappano dalle bombe dell'Isis che non devono arrivare in Italia con canotti e salvagenti, ma in aereo e se è il caso il biglietto lo paghiamo noi. Allo stesso tempo non è però possibile che in Italia sbarchi tutta l'Africa".

"In Africa ci sono milioni di persone e non e' possibile che arrivino tutti in Italia. I tedeschi, non li vogliono, i francesi non li vogliono, gli spagnoli non li vogliono, non e' possibile - ha aggiunto Salvini - che l'Italia si trasformi in un campo profughi e che il nostro paese si islamizzi. Chi scappa dalla guerra va accolto dignitosamente, ma altrettanto dignitosamente vanno riaccompagnati coloro che non fuggono dalla guerra. Questo - ha aggiunto - perché è impensabile accogliere tutti con una crisi economica che attraversa l'intera Italia e dove la disoccupazione giovanile a Vibo sfiora il 60% e nel resto della Calabria supera il 40%. Sono dati economici post bellici"

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