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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Migranti, il Mediterraneo è di nuovo un cimitero ma Salvini non cede

Le 170 vittime di due naufragi hanno riacceso il dibattito sull'immigrazione. Conte scioccato, Mattarella addolorato, ma il ministro dell'Interno non molla: “Mai complice degli scafisti”

Due naufragi, 170 morti. Questo il terribile bilancio relativo soltanto agli ultimi giorni, in cui il Mediterraneo è tornato a trasformarsi in un'immensa 'tomba' per i migranti che tentano di lasciare la Libia per arrivare in Italia. Due barconi carichi di persone in fuga dalla violenza che preferiscono rischiare la morte che continuare a vivere in quell'inferno, e in molti casi la trovano. La Marina Militare è riuscita a salvare dalle acque soltanto tre persone, che una volta a bordo hanno rivelato: “Eravamo 120, c'erano donne e bambini”. Sulla vicenda stanno indagando  la procura militare di Roma e quella ordinaria di Agrigento. Restano infatti da chiarire alcuni punti delle operazioni di soccorso: all'inizio le autorità libiche avevano riferito di un barcone con 50 migranti, poi rivelatisi molti di più, ma quando il velivolo dell'Aeronautica militare italiana è arrivato sulla zona ha avvistato soltanto un gommone con una ventina di migranti, che poi è affondato. Proprio in quel punto sono stati tratti in salvo gli unici tre superstiti.

Strage di migranti, il secondo naufragio

A queste 117 vittime vanno aggiunte le altre 53 del secondo naufragio avvenuto nei giorni scorsi sulla rotta nel Mediterraneo occidentale, in direzione della Spagna. Da quanto riferisce l'Unhcr, un sopravvissuto ha raccontato di essere stato soccorso e curato da un peschereccio, ma le perlustrazioni delle navi marocchine e spagnole non hanno permesso di salvare altre persone. 

Strage di migranti, Salvini non molla

Un'enorme dramma che ha sconvolto tutti o quasi. Il ministro dell'Interno Matteo Salvini non sembra avere alcuna intenzione di tornare sui suoi passi riguardo la chiusura dei porti, anzi, ha espresso sui social un 'no' ancora più chiaro e netto: “Il naufragio di queste ore è la dimostrazione che se riapri i porti, che se permetti che tutti vaghino nel mar Mediterraneo imponendo le loro leggi, alla faccia dei leggi dei singoli Paesi, ritornano i morti. Quindi no, no, no! - ha sottolineato in diretta Facebook - Cuori aperti per chi scappa davvero dalla guerra ma porti chiusi, per Ong, trafficanti e tutti gli altri”.

Poi il vicepremier passa all'attacco frontale contro le Ong: “Sarà una coincidenza che da tre giorni c'è una nave di una Ong, proprietà olandese, equipaggio tedesco, che gira davanti alle coste della Libia? Ed è un caso che in questi giorni gli scafisti tornano a far partire barchini, barconi e gommoni mezzi sgonfi che poi affondano e poi si contano i morti e i feriti? - domanda ancora Salvini -Se lo scafista sa che se mette in mare questi disperati c'è la possibilità che qualcuno possa tornare a fargli guadagnare quattrini torna a farlo. Più ne partono, più nei muoiono”.

Dopo le dichiarazioni di ieri, Salvini è tornato sull'argomento con un altro post su Facebook: “Io non sono stato, non sono e non sarò mai complice dei trafficanti di esseri umani, che con i loro guadagni investono in ARMI e DROGA, e delle Ong che non rispettano regole e ordini. Quanto a certi sindaci e governatori di PD e sinistra anziché denunciare la presunta violazione dei "diritti dei clandestini", dovrebbero occuparsi del lavoro e del benessere dei loro cittadini, visto che sono gli italiani a pagare loro lo stipendio. Sbaglio?”.

L'Attacco di De Falco: "Salvini senza umanità"

Contro il vicepremier si è scagliato l'ex senatore del Movimento 5 Stelle Luigi De Falco: “Mi intristisce quello che dice Salvini dopo l'ultima strage di migranti in mare, perché manca di umanità, è un cinico.Non so se ci sarà una Norimberga, come dice Leoluca Orlando, ma un giudizio morale c'è comunque”. Poi l'ex grillino espulso si è rivolto a Di Maio: “A Di Maio ricordo che noi abbiamo sempre detto 'nessuno rimanga indietro' e non abbiamo escluso da questo la povera gente o chi è naufrago”.

Strage di migranti, le altre reazioni e le polemiche

Il premier Conte, che ha appreso la notizia durante la festa per Matera Capitale europea della Cultura 2019, si è detto “scioccato per l'accaduto, mentre il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha parlato di “profondo dolore”. Il ministro della Difesa Trenta ha lanciato un'appello all'Europa: “Non può più restare a guardare”, mentre l'altro vicepremier Di Maio ha voluto cogliere l'occasione per lanciare una 'frecciatina' alla Francia: “Su questa ennesima tragedia saremmo degli ipocriti se continueremo a parlare degli effetti e non delle cause. Questi viaggi della disperazione nel Mediterraneo che provocano morti sono legati ad una fase coloniale ancora in atto in Africa ad opera di alcuni Paesi d'Europa. Se la Francia non decolonizza veramente le decine di Paesi in cui stampa ancora addirittura il franco delle colonie africane, noi continueremo ad avere un'Africa povera ed un'Europa ipocrita, un'Europa che pensa agli effetti di cause che non ha mai affrontato”. 

“Oggi -ha aggiunto- ci sono Paesi europei, in particolare la Francia, che continuano a tenere sotto scacco l'economia africana impoverendola. E poi ci lamentiamo del fatto che partano questi barconi. Io d'ora in poi la smetto di parlare degli effetti: il più grande cordoglio per tutte le vittime, ma sono lacrime da coccodrillo quelle che sta versando una parte dell'Europa”.

Medici senza Frontiere: “Tragedie per colpa delle politiche europee”

“Gli effetti delle politiche europee sono davanti agli occhi di tutti. Dopo avere contribuito a svuotare il Mediterraneo dalle barche di salvataggio, dopo aver finanziato la Guardia costiera libica condannando migliaia di persone a finire rinchiuse nei centri di detenzione e tornare ad essere vittime della tratta, dopo aver annunciato la chiusura di porti e messo a fine a ogni forma di umanità, all'Europa ancora sfugge il responsabile morale di queste morti”. Lo dichiara la presidente di 'Medici senza frontiere' Claudia Lodesani. “Ogni governo che non prende l'iniziativa per il ripristino di un sistema di ricerca e soccorso nel Mediterraneo concordato a livello europeo è responsabile di queste morti e di quelle che verranno. MSF continuerà a chiedere che venga messo al primo posto l'obbligo di salvare vite umane per evitare altre morti. Servono vie legali e sicure per le persone in fuga verso l'Europa e un sistema di ricerca e soccorso in mare”.

Don Ciotti: “Morti pesino sulla coscienza di tutti”

“Proviamo un immenso dolore per queste morti innocenti. Sono morti che devono pesare sulle coscienze di tutti. Basta ai venditori di illusioni, basta a chi fa propaganda su queste tragedie, basta a chi cerca scorciatoie con leggi che negano i diritti, alimentano illegalità e disperazione”. Sono le parole di don Luigi Ciotti presidente Libera e Gruppo Abele in riferimento al naufragio di migranti nel Mediterraneo.

“Le migrazioni -aggiunge- non vanno sottovalutate ma governate in modo intelligente. Ma se non si arresta il modo di pensare oggi prevalente gli effetti saranno devastanti. Ancora più devastanti di quelli che già vediamo intorno a noi. Non ci sentiamo comodamente dalla parte giusta. La parte giusta non è un luogo dove stare ma piuttosto un orizzonte da raggiungere insieme. Nella chiarezza e nel rispetto delle persone. Non mostrando i muscoli e accanendosi contro le fragilità e la disperazione delle persone”.

Strage di migranti, Padre Zanotelli contro Salvini

A puntare il dito contro Salvini ci ha pensato invece Padre Alex Zanotelli, il missionario pacifista,La nuova strage di migranti nel Mediterraneo dove, secondo i dati forniti dall'Oim ci sono state altre 120 vittime, peserà sulla coscienza di Salvini”.

“In questi giorni - ha aggiunto - mi sono letto il rapporto dell'Onu su diritti umani dei rifugiati in Libia datato 18 dicembre 2018: è devastante. Abbiamo un governo di barbari senza cuore, stiamo perdendo la nostra umanità. La situazione è insostenibile. Non riesco a capire come si possa avere un governo a cui manca l'umanità”.

Il missionario pacifista ha parlato anche dei sondaggi che danno sempre la Lega in testa: “Questa è un'altra sofferenza enorme. Purtroppo nel popolo italiano, ma nel resto dell'Europa la situazione non è diversa, non so cosa sia avvenuto. Siamo usciti da una Seconda Guerra Mondiale, da un crogiuolo terribile, avevamo la patria dei diritti e ora all'improvviso è caduta. Le ragioni fondamentali credo siano che la tribù bianca si sente ora minacciata. Abbiamo conquistato tutto e adesso ci sentiamo minacciati, abbiamo paura e allora dobbiamo difendere il nostro benessere. E' assurdo vivere in un mondo così disuguale. Questo è ancora peggio di Salvini”.

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