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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica

Migranti, Salvini si muove su due fronti: ma aumentare i rimpatri è (quasi) impossibile

Sulla questione migratoria i toni continuano a essere da campagna elettorale. Salvini "a metà strada", usa sia toni più istituzionali, sia da leader di partito che infiamma la sua folla: "Non terremo una linea dura, ma di buon senso". Merkel: "L'Italia è stata lasciata sola"

Più di 40 morti: una strage, l'ennesima. Si continua a morire nel Mediterraneo. 

Migranti, morti e naufragi nel Mediterraneo

E si aggrava di ora in ora il bilancio dell'ultima tragedia del mare al largo delle coste tunisine: il ministero della Difesa ha fatto sapere che è salito a più di 40 il numero dei migranti morti, mentre un totale di 68 persone è stato salvato dopo che l'imbarcazione sulla quale si trovavano è affondata nella notte a poco meno di una decina di chilometri dalle Kerkennah Islands e ad una ventina dalle coste della città di Sfax. A bordo del barcone, che è affondato dopo aver imbarcato acqua, si trovavano 180 persone.

Due naufragi in poche ore: ancora stragi nel Mediterraneo

Nel naufragio di un'altra imbarcazione con a bordo 15 migranti, al largo della costa della provincia turca di Antalya, nove persone sono morte, fra cui sei bambini: lo ha reso noto la Guardia costiera turca. Quattro persone, tre uomini e una donna, sono state tratte in salvo, una quinta da un peschereccio e una persona è dispersa. L'imbarcazione è naufragata alle 2.22 di mattina, al largo dell'isola di Kekova Geykova.

Migranti, la posizione di Salvini

Il neo ministro dell'Interno Matteo Salvini, in Sicilia per alcuni incontri elettorali, commenta così:  "La Tunisia è un Paese libero e democratico che non sta esportando gentiluomini ma spesso e volentieri esporta galeotti". "Sui migranti non terremo una linea dura, ma di buon senso", ha aggiunto. E poi: "Non assisterò a sbarchi su sbarchi senza fare nulla".

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In pratica Salvini si muove su due fronti: da una parte quello istituzionale, con toni di apertura, di buon senso e di ricerca di dialogo verso l'Europa, dall'altra quelli del leader di partito che infiamma la "sua" folla: in uno dei comizi siciliani il titolare del Viminale ha dichiarato chiaramente il no alla riforma del regolamento di Dublino ( che attualmente stabilisce l’assegnazione dei richiedenti asilo al Paese di primo arrivo) e a nuove politiche di asilo, e ha aggiunto che la Sicilia non può più essere il campo di rifugiati dell'Europa.

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Ecco perché aumentare i rimpatri è difficile

Sui rimpatri non sarà semplice mantenere le promesse elettorali. I dirigenti del Viminale avrebbero chiarito a Salvini che "senza il via libera dei Paesi di origine non possiamo mandare via nessuno". Per aumentare i rimpatri infatti ci vogliono accordi bilaterali difficilissimi da concordare, e i respingimenti sono illegali. 

Salvini negli scorsi giorni ha attaccato le Ong (definite "vicescafisti"), e ora mette nel mirino le associazioni che gestiscono i centri di accoglienza: "Lo Stato sopporta il costo per ogni richiedente asilo più alto d'Europa e ha i tempi di rimpatrio più lunghi. Se ridurremo il costo per ogni singolo ospite vediamo quanti centri accoglieranno altri immigrati per generosità e quanti, solo perché privati dei quattrini, faranno un passo indietro". 

"Minniti ha fatto un discreto lavoro"

"E' stato fatto anche un discreto lavoro dal ministro che mi ha preceduto, quindi non smonteremo nulla di ciò che di positivo è stato fatto, lavorerò per rendere ancora più  efficaci le politiche di controllo, di allontanamento, di espulsione". Lo ha detto a Rtl 102.5 il vicepremier e ministro dell'Interno Matteo Salvini riferendosi al lavoro fatto dall'ex titolare del Viminale  Marco Minniti. "Se qualcuno ha fatto qualcosa di utile e intelligente per il mio Paese anche se indossava una diversa maglietta sarebbe  sciocco non riconoscerlo", ha continuato Salvini.

Il commissario europeo: "Servono risposte umane"

"Salvini domani sarà oltre ad un leader di partito anche un ministro che dovrà trovare soluzioni comuni coi suoi partner. I flussi migratori riguardono tutti i paesi ma possiamo rispondere solo se siamo tutti insieme. Ci deve essere una risposta umana". Lo ha detto il commissario europeo agli Affari economici Pierre Moscovici nel corso di un'intervista a In 1/2 ora in Più su Rai Tre. "Ci sono persone che devono essere accolte e persone che non possono essere accolte, ma servono risposte comuni ed umane" ha aggiunto, riconoscendo che l'Italia "ha sentito che è mancata solidarietà nella risposta alla crisi migratoria ma serve comunque una risposta solidale e comune".

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Merkel: "Italia lasciata sola"

"Gli italiani, dopo il crollo della Libia, si sono sentiti lasciati soli". Lo dice Angela Merkel in un'intervista alla Frankfurter Allgemeine Zeitung. "La sicurezza delle frontiere, la politica di asilo comune e la lotta alle ragioni dell'esodo dei migranti sono la vera questione esistenziale per l'Europa - ha affermato la Merkel -. Abbiamo bisogno di un sistema comune dell'asilo e misure comparabili nella decisione su chi rimane e chi no". Frontex (l'agenzia europea della guardia di frontiera e costiera), ha aggiunto, diventerà "nel medio periodo una vera polizia di frontiera con competenze europee ma, nel lungo periodo, servirà un ente europeo per l'asilo".

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