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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Migranti: l'Italia spende 4,5 miliardi per l'accoglienza, l'UE ci mette 91 milioni

Grillo attacca: "Non vi sentite presi per il culo?". Sul blog del Movimento 5 stelle il dossier immigrazione mette in evidenza come l'Italia copra il 98% delle spese necessarie per accogliere l'82% dei migranti che arrivano in Europa

"Non vi sentite leggermente presi per il culo?". La domanda chiude la polemica riflessione sul dossier migranti, che il Movimento 5 Stelle affida al blog di Beppe Grillo. "L'82% di tutti i migranti in Europa arriva in Italia. Nei primi 4 mesi del 2017 ci sono stati 47.000 ingressi nell'Unione, 37.200 in Italia. L'Italia spende 4,5 miliardi per l'accoglienza di questo 82% e la UE ci mette 91 milioni. Ossia l'Italia copre il 98% delle spese necessarie per accogliere l'82% dei migranti che arrivano in Europa", è il primo elemento messo in risalto. 

"Grazie al Regolamento di Dublino - si legge ancora - l'82% dei migranti che arrivano in Europa con l'Italia come primo approdo devono rimanere in Italia e l'Europa si rifiuta di ricollocarli. Gli arrivi di migranti in Unione Europea sono diminuiti complessivamente dell'84% grazie all'accordo miliardario, pagato anche da noi italiani, con la Turchia, contemporaneamente in Italia sono aumentati del 33% senza che nessuno ci abbia versato mezzo euro in più". 

"In tutto questo alcune navi delle ONG di tutta Europa sono sotto indagine perché fanno da taxi del mediterraneo Africa-Italia in combutta con gli scafisti e coperti dalla totale assenza di trasparenza", rilanciano i 5 Stelle.

E proprio oggi Medici senza Frontiere ha partecipato a un’audizione presso la Commissione parlamentare di Inchiesta sul sistema di accoglienza, sempre in merito alle attività di ricerca e soccorso in mare. L’audizione completa sulla web tv della Camera https://webtv.camera.it/archivio?id=11201&position=0

Gabriele Eminente, direttore generale di MSF, e Marco Bertotto, responsabile advocacy di MSF, oltre a ribadire la totale legittimità e trasparenza delle nostre operazioni in mare, hanno auspicato da parte delle istituzioni un radicale cambio di prospettiva alla discussione di questi giorni, rilanciando un’azione di più lungo respiro.

Non sono sereni anche perché il clima si è ulteriormente avvelenato: negli ultimi 15 giorni si sono tenute due manifestazioni ostili, una a Roma, presso la sede della Organizzazione mondiale per la migrazione, l’altra a Prato. Inoltre, venerdì scorso, l’11 maggio, un’altra organizzazione ha manifestato contro la nostra nave Aquarius a Catania, all’uscita del porto. La nostra nave ha potuto prendere il largo per effettuare nuove operazioni di ricerca e soccorso solo dopo l’intervento della Guardia Costiera

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