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Giovedì, 25 Aprile 2024
momenti e record

I momenti indimenticabili della legislatura, dal Papeete all'ultimo governo Draghi

Le fasi che hanno segnato le crisi di questa legislatura (con alcuni record), dal Papeete di Salvini al "Favore delle tenebre" di Conte

Il governo Draghi è l'ultimo della legislatura che sta volgendo al termine, la diciottesima. Dopo il dibatito di ieri al Senato e la definitiva venuta meno della sua maggioranza, il Presidente del Consiglio ha ribadito la volontà al presidente della Repubblica Sergio Mattarella di terminare il suo incarico. Il Quirinale ha comunicato che il governo Draghi rimarrà in carica per il disbrigo degli affari correnti in vista delle elezioni anticipate. Ora che ne conosciamo la fine, come si è svolta la legislatura? Come si è arrivati al governo di Mario Draghi? Ci sono stati dei momenti "storici" che rimarranno a lungo nell'immaginario collettivo. 

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I numeri della diciottesima legislatura: alcuni record

La Repubblica italiana esiste da 76 anni e nel frattempo si sono succeduti 67 governi per 30 presidenti del Consiglio. La diciottesima legislatura ha avuto tre governi, altrettante crisi e due Presidenti del Consiglio: per due volte Giuseppe Conte e Mario Draghi. Fin qui, è stata la legislatura con l'età media più bassa: alla Camera 44,33 anni, al Senato 52,12 anni. Sarà anche l’ultima legislatura ad avere 630 deputati e 315 senatori, visto che dalla prossima legislatura entreranno in vigore le modifiche agli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione come sancito dal referendum costituzionale del 2020: i deputati saranno 400 e i senatori 200. In più, a questa legislatura seguiranno le prime elezioni in autunno della storia repubblicana.

Di seguito i governi della diciottesima legislatura e le principali informazioni:

  • Governo Conte I: Dal 1º giugno 2018 al 5 settembre 2019 (durata: 461 giorni). Composizione del Governo: M5S, LSP, MAIE e Indipendenti; 
  • Governo Conte II: Dal 5 settembre 2019 al 13 febbraio 2021 (durata: 527 giorni). Composizione del Governo: M5S, PD, IV (fino al 13 gennaio 2021[47]), LeU, MAIE e Indipendenti;
  • Governo Draghi: Dal 13 febbraio 2021 a oggi 21 luglio 2022 (durata: 522 giorni). Composizione del Governo: M5S, LSP, PD, IPF, FI, IV, Art.1, +Eu, NcI, CD e Indipendenti.

L'ultima composizione del Parlamento, con i gruppi politici alla Camera dei Deputati e al Senato: la fotografia dell'ultimo voto è questa.

Le elezioni del 2018 e il Papeete

Le elezioni che hanno dato inizio alla diciottesima legislatura si sono svolte il 4 marzo 2018. Il governo che si formò fu definito "gialloverde" per le forze che componevano la maggioranza: Lega e Movimento 5 Stelle. Il primo presidente del Consiglio della legislatura è stato Giuseppe Conte, dopo il giuramento del primo giugno 2018. Poi, la crisi decisa da Matteo Salvini nell'agosto 2019, detta del Papeete dal luogo in cui simbolicamente si è deciso di farla iniziare, uno stabilimento balneare di Milano Marittima.

la crisi del papeete tra salvini e conte

Nei suoi piani, Salvini voleva sfruttare il momento di alto gradimento nei sondaggi per diventare Presidente del Consiglio, ma alla fine si ritrovò all'opposizione. Una topica della "crisi del Papeete" fu il duro discorso di Conte alla Camera con Salvini seduto accanto a lui definito: "Autoritario, privo di coraggio e di cultura costituzionale, irrispettoso delle regole, reo di aver aperto la crisi per motivi personali e di partito".   

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Conte bis e l'ultimo governo Draghi

I piani di Salvini di arrivare a Palazzo Chigi si rivelarono errati, perché lo strappo in estate portò sì a un altro governo, ma senza di lui: e così il 5 settembre 2019 ecco il giuramento del governo "giallorosso", il Conte II, dal colore delle nuove principali forze di maggioranza, Partito Democratico e Movimento 5 Stelle. Il secondo governo di Giuseppe Conte ha dovuto gestire i mesi più duri della pandemia, fino a una nuova crisi, poco più di un anno dopo. Uno dei momenti tra i più ricordati è la frase pronunciata da Conte in riferimento al dibattito che era nato sul Mes, il Meccanismo europeo di stabilità osteggiato dai partiti di destra ma su cui alcuni volevano si facesse di più, richiedendolo ufficialmente, come Italia Viva di Matteo Renzi. Accusato di opacità Conte disse "Questo governo non lavora col favore delle tenebre", una frase ormai entrata nell'immaginario comune e su cui si sono fatte decine di meme (e anche magliette). Il Mes fu solo uno dei temi che innescarono la crisi che stava per arrivare.

conte favore tenebre meme-2

E la crisi arrivò, proprio per mano di Matteo Renzi senatore di Italia Viva. Renzi denunciava problemi nella gestione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) considerando il governo Conte incapace di implementarlo. Con le dimissioni delle ministre di Italia viva Teresa Bellanova ed Elena Bonetti si aprì dunque la crisi nel gennaio 2021. "Non ci siamo mai sottratti a un tavolo di confronto anche se oggettivamente diventa complicato un confronto quando il terreno è disseminato continuamente di mine difficilmente superabili”, diceva Conte ai suoi ministri in quei giorni. Per il premier, Italia viva si era assunta la “grave responsabilità di aprire una crisi di governo. Sono sinceramente rammaricato, e credo di potere interpretare anche i vostri pensieri, per il notevole danno che si sta producendo per il nostro Paese per una crisi di governo nel pieno di una pandemia e di una prova durissima che il Paese sta attraversando” le parole di Conte.

Quando andremo a votare?

Da quei momenti nacque un'ampia maggioranza che coinvolse l'arco parlamentare a partire da destra con la Lega, fino a sinistra con Liberi e Uguali e che portò al governo di Mario Draghi. Il giuramento del 13 febbraio 2021 faceva iniziare il mandato dell'esecutivo che avrebbe dovuto accompagnare il paese fuori dalla pandemia, gestendo al meglio i fondi del Pnrr per superaer la crisi economica causata dal Covid. Ora possiamo dire che il governo Draghi è stato l'ultimo della legislatura. Draghi aveva presentato le sue dimissioni a Mattarella il 14 luglio scorso, il Capo dello Stato le aveva respinte e parlamentarizzato la crisi. Il passaggio al Senato ha certificato che la maggioranza non c'è più, mettendo la parola fine al governo Draghi e alla diciottesima legislatura che finirà in anticipo con elezioni anticipate in autunno, le prime della storia repubblicana.

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