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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Morto Fabrizio Saccomanni: fu ministro dell'Economia nel governo Letta

Aveva 76 anni. Dal 2018 era presidente di Unicredit. Ha avuto un malore mentre si trovava in vacanza in Sardegna

È morto a 76 anni Fabrizio Saccomanni, presidente Unicredit e già ministro dell’Economia nel governo Letta. Banchiere ed economista, per otto anni Saccomanni è stato direttore generale della Banca d’Italia. Ha avuto un malore mentre si trovava in vacanza in Sardegna, scrive l'Ansa.

Era nato a Roma nel febbraio 1942. Laureato in economia alla Bocconi di Milano, aveva seguito un corso di perfezionamento in Economia monetaria e internazionale a Princeton. A 25 anni era in Banca d’Italia. Il suo primo incarico per la Banca d’Italia fu a Milano presso l’ufficio per la vigilanza bancaria e finanziaria dal 1967 al 1970. Dopo aver ricoperto il ruolo di vicepresidente della Banca europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo a Londra, è stato supplente del Governatore nel Consiglio direttivo della Bce.

Fu ministro dell'Economia nel governo Letta 

Fabrizio Saccomanni stato anche direttore centrale degli Affari internazionali, capo della direzione internazionale e del Servizio studi e ha fatto parte dell'Ufficio vigilanza bancaria e finanziaria.

Nel 2006 la nomina a direttore generale di Bankitalia, riconfermato sei anni dopo. In quel periodo è stato anche presidente dell’Ivass, l’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni. Nell’aprile 2013 viene chiamato a guidare il ministero dell’Economia e delle Finanze nel governo presieduto da Enrico Letta, fino al febbraio 2014.

Ad aprile dell’anno scorso è stato nominato presidente del consiglio di amministrazione di Unicredit. Soltanto ieri aveva salutato i giornalisti al termine della presentazione dei conti dell’istituto di credito, parlando anche della sua passione per il calcio, ricorda Il Corriere della Sera.

Sacccomanni, "civil servant" stimato da Draghi: da Bankitalia al Mef

Tra il 1998 ed il 2002 Saccomanni aveva partecipato ai negoziati per la creazione dell'Unione economica e monetaria e collaborato con il Comitato dell'Euro per la gestione della transizione alla moneta unica. Sono anni cruciali per la nascita dell'euro cui Saccomanni partecipa attivamente al fianco di personaggi come Carlo Azeglio Ciampi, Romano Prodi e Tommaso Padoa-Schioppa, suo compagno di classe alla Bocconi. Non perse il suo abituale aplomb neanche quando nel 2011 venne superato sul filo di lana da Ignazio Visco nella nomina a governatore nonostante la grande stima che nutriva per lui Mario Draghi e l'apprezzamento a livello internazionale per il Direttore generale della Banca centrale italiana. Saccomanni diede la sua piena collaborazione al suo ex collaboratore rimanendo Dg di Bankitalia fino all'aprile 2013 quando Enrico Letta, diventato premier, lo volle come ministro dell'Economia. Una posizione scomoda dopo le misure non certo popolari prese in materia economica dal precedente governo Monti. Sarà Saccomanni, dopo le dimissioni di Letta e l'arrivo del governo Renzi, a rispondere alle critiche di scarsa operatività mosse al governo cui aveva partecipato.

Chi era Fabrizio Saccomanni

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