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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Il Movimento 5 Stelle perde 62 deputati e 34 senatori: è il più danneggiato dai cambi di gruppo

I pentastellati sono quelli che hanno pagato il contributo più pesante in termini di cambi di casacca durante la 18° Legislatura. Ne escono sicuramente indeboliti, ma possono dire di essere riusciti a portare a casa alcuni risultati

Alle scorse elezioni aveva vinto un partito ed era il Movimento 5 Stelle. Aveva vinto perché, alla conta, i pentastellati erano il simbolo più votato all’interno delle urne. Gli italiani avevano scelto e con M5S è stato necessario fare i governi successivi per rispettare la volontà popolare. Il 2018 resta dunque l’anno in cui il progetto di Beppe Grillo e Davide Casaleggio ha raggiunto l’acme del consenso, tanto da guadagnare in Parlamento la maggioranza relativa. Ma quei numeri (222 deputati e 109 senatori) sono un lontano ricordo perché, a distanza di 2 anni e 3 governi, i 5 Stelle sono la forza che più di chiunque ha perso eletti, tra espulsioni e l’abbandono dei parlamentari spiazzati da un Movimento in continua evoluzione sui temi e collocazione politica. Il terremoto vero fu quello della fiducia al Governo Draghi, quando il Movimento 5 Stelle perse un vero costone dopo l’epurazione di chi, contro le indicazioni del Garante, votò contro. Quella diaspora prenderà poi il nome alquanto evocativo di “Alternativa c’è”. Intanto però oggi la truppa gialla in Parlamento conta 160 deputati (-62) e 75 senatori (-34). 

Camera:

  • Nicola Acunzo (al Misto)
  • Piera Aiello (al Misto)
  • Nunzio Angiola (al Misto)
  • Nadia Aprile (al Misto)
  • Massimo Enrico Baroni (al Misto)
  • Fabio Berardini (al Misto)
  • Fabiola Bologna
  • Pino Cabras (al Misto)
  • Santi Cappellani (al Pd)
  • Emilio Carelli (al Misto)
  • Andrea Colletti (al Misto)
  • Emanuela Corda (al Misto)
  • Jessica Costanzo (al Misto)
  • Sara Cunial (al Misto)
  • Matteo Dall’Osso (Forza Italia)
  • Giuseppe D’Ambrosio (al Misto)
  • Rosalba De Giorgi (al Misto)
  • Carlo Ugo De Girolamo (al Misto)
  • Rina De Lorenzo (Leu)
  • Massimiliano De Toma (Fdi)
  • Chiara Ehm Yana (al Misto)
  • Alessandra Ermellino (al Misto)
  • Lorenzo Fioramonti (al Misto)
  • Francesco Forciniti (al Misto)
  • Flora Frate (al Misto)
  • Davide Galantino (Fdi)
  • Veronica Giannone (Forza Italia)
  • Paolo Giuliodori (al Misto)
  • Mara Lapia (al Misto)
  • Paolo Lattanzio (Pd)
  • Antonio Lombardo (al Misto)
  • Alvise Maniero (al Misto)
  • Rosa Menga (al Misto)
  • Andrea Mura (al Misto)
  • Michele Nitti (Pd)
  • Maria Laura Paxia (al Misto)
  • Raphael Raduzzi (al Misto)
  • Marco Rizzone (al Misto)
  • Cristian Romaniello (al Misto)
  • Paolo Nicolò Romano (al Misto)
  • Gianluca Rospi (al Misto)
  • Giovanni Russo (al Misto)
  • Francesco Sapia (al Misto)
  • Doriana Sarli (al Misto)
  • Rachele Silvestri (Fdi)
  • Elisa Siragusa (al Misto)
  • Michele Sodano (al Misto)
  • Arianna Spessotto (al Misto)
  • Simona Suriano (al Misto)
  • Guia Termini (al Misto)
  • Rosa Alba Testamento (al Misto)
  • Raffaele Trano (al Misto)
  • Giorgio Trizzino (al Misto)
  • Andrea Vallascas (al Misto)
  • Alessio Villarosa (al Misto)
  • Gloria Vizzini (al Misto)
  • Leda Volpi (al Misto)
  • Antonio Zennaro (Lega)

Senato 

  • Rosa Silvana Abate (al Misto)
  • Luisa Angrisani (al Misto)
  • Alfonso Ciampolillo (al Misto)
  • Margherita Corrado (al Misto)
  • Mattia Crucioli (al Misto)
  • Saverio De Bonis (Europeisti Centro democratico)
  • Gregorio De Falco (Europeisti Centro Democratico)
  • Emanuele Dessì (al Misto)
  • Luigi Di Marzio (al Misto)
  • Fabio Di Micco (al Misto)
  • Tiziana Drago (Fdi)
  • Elena Fattori (al Misto)
  • Silvana Giannuzzi (al Misto)
  • Mario Michele Giarrusso (al Misto)
  • Bianca Laura Granato (al Misto)
  • Ugo Grassi (Lega)
  • Elio Lannutti (Misto)
  • Barbara Lezzi (al Misto)
  • Stefano Lucidi (Lega)
  • Matteo Mantero (al Misto)
  • Gianni Marilotti (Europeisti Centro Democratico)
  • Cataldo Mininno (al Misto)
  • Francesco Mollame (al Misto)
  • Vilma Maronese (al Misto)
  • Nicola Morra (al Misto)
  • Paola Nugnes (al Misto)
  • Fabrizio Ortis (al Misto)
  • Marinella Pacifico (al Misto)
  • Gianluigi Paragone (al Misto)
  • Alessandra Riccardi (Lega)
  • Francesco Urraro (Lega)
  • Gelsomina Vono (Italia Viva)

Questa perdita in termini di eletti poi è accompagnata da una perdita di consenso. Lo dicono i sondaggi anche se le due cose non è affatto detto che siano collegate. Anzi, con ogni probabilità, il Movimento 5 Stelle ha perso in termini di consenso mano a mano che si spostava dalla posizione di movimento di lotta a quella di un vero partito di Governo. Infatti sono cambiate tante cose dal primo Governo d’unione fra Lega e 5 Stelle, fino ad oggi, quando il Movimento, dopo aver superato le frizioni fra Giuseppe Conte e Beppe Grillo, si appresta a diventare un partito che sarà il grande alleato del Pd alle prossime elezioni. Il Movimento nel frattempo è diventato “liberale” come non molto tempo fa lo ha definito proprio il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio, che in una lettera aperta al giornale Il Foglio, aveva anche fatto mea culpa di fronte al modo in cui lui e tutto il Movimento aveva trattato il caso Uggetti, il sindaco arrestato e costretto alle dimissioni nel 2016 e poi assolto lo scorso maggio perché il fatto non sussiste. Anche di recente, i pentastellati di Governo hanno accettato la riforma della Giustizia di Marta Cartabia che, di fatto, liquida l’impianto della vecchia riforma dell’ex Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, con la quale era stata abolita la prescrizione dopo il primo grado. In effetti a ben guardare, seppur una parte minoritaria, alcuni risultati il Movimento li ha raggiunti:

  • Il reddito di cittadinanza (fatto) 
  • Ridurre i costi della politica con taglio dei vitalizi e riduzione del numero dei Parlamentari (fatto)
  • L'impegno, abbassare le tasse. (non raggiunto)
  • Riforma della giustizia (fatta)
  • Riforme costituzionali (non raggiunto)
  • Revisione del sistema di tassazione a "scaglioni", sburocratizzazione della normativa fiscale. (non raggiunto)
  • Politiche energetiche: (non raggiunto)
  • Accesso alla pensione con 41 anni di contributi, riduzioni delle ore di lavoro, revisione della rappresentanza sindacale. (non raggiunto)
  • Riduzione della tassazione sul comparto turistico con smantellamento della riforma Franceschini e ritorno al vecchio sistema decentralizzato. (non raggiunto)
  • Scuola e Università: Più risorse per la scuola pubblica smantellando l'impianto della riforma Gelmini, stabilire un massimo di 22 studenti per classe e incoraggiamento del tempo pieno e promozione dei libri digitali. (non raggiunto)
  • Sicurezza: Riorganizzazione delle forze dell'ordine per la creazione di un unico corpo di polizia. (non raggiunto)
  • Politiche bancarie: Separazione tra banche commerciali e banche d'affari che non potranno più raccogliere depositi. Introduzione di una banca pubblica per gli investimenti. (non raggiunto)
  • Politiche ambientali: Introduzione del modello "rifiuti zero", Contrasto al consumo del suolo, valorizzazione dei borghi e delle aree interne. (non raggiunto)
  • Immigrazione: obiettivo "sbarchi zero" tramite lo sviluppo di vie legali d'accesso. (non raggiunto)

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