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Venerdì, 29 Marzo 2024
Movimento 5 Stelle

"Grillo e Casaleggio sono matti", il Movimento non c'è più

Artini, espulso insieme alla Pinna, attacca i vertici del "non partito". Chi non è più grillino (Tavolazzi) coglie l'occasione - "Sono nel pallone" - e chi c'è ancora (Pizzarotti) si sfoga così: "Grillo e Casaleggio renderanno mai conto della loro azioni?"

Nel giorno della scelta dell'erede di Beppe Grillo risuonano le accuse - durissime - di chi è stato espulso dal Movimento e di chi questi cartellini rossi non li accetta. Sentite Massimo Artini: "Questi sono matti". Tre semplici parole che fanno ben capire com'è, oggi, "l'anti-Grillo-pensiero". 

In un'intervista a Repubblica il deputato espulso insieme alla collega Paola Pinna mostra tanta rabbia e non accetta un verdetto a suo dire "da imbecilli". E alla domanda se siano stati direttamente Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio a provocare la sua espulsione, Artini risponde: "Sì, ma... Di questo parleremo. Vedrete, sarà un fine settimana divertente. Non si parlerà solo di legge di stabilità".

Risposte criptiche, 'dico non dico', ma che mostrano tutto il caos che in queste ore si sta respirando tra i cinque stelle e che, di fatto, ha incoronato come fedelissimi di Grillo e Casaleggio una platea di cinque parlamentari: Di Maio, Di Battista, Fico, Ruocco e Sibilia.

Ma Artini sa qualcosa che non vuole dire. Conosce molti scheletri nell'armadio del Movimento - "Qualcosa la si sa, sì" - risponde, aggiungendo che potrebbe raccontare: "A un certo punto ci si potrebbe difendere, sì".

Sono molto contento per gli imbecilli che si sono privati di uno dei migliori parlamentari in circolazione, a detta di tutti - dichiara Artini, il quale sottolinea che per il referendum on line di ieri  - non c'e' la certificazione del voto. E questa volta io non mi fido. No, non mi fido.

E se Grillo prova a compattare il Movimento, lo stesso fanno gli ex dissidenti e i critici. Ecco Valentino Tavolazzi,  già consigliere Cinque stelle a Ferrara e primo espulso insieme all'intera lista dall'ex comico, nel marzo 2012:

Sono nel pallone, reagiscono nervosi, senza un piano, incapaci di dare una prospettiva politica alla loro creatura immatura - ha scritto Tavolazzi -. Gli italiani che li hanno seguiti aprono finalmente gli occhi e delusi, traditi dalla più grande bufala politica degli ultimi anni, li abbandonano. I padroni del movimento non si nascondono più dietro la maschera della democrazia dal basso, della trasparenza, dell'uno vale uno.

Per l'ex grillino "il Movimento 5 Stelle poteva essere una "grande opportunità di cambiamento", in realtà Beppe Grillo, con l'aiuto di Roberto Casaleggio, ha "usato la politica per fini profondamente diversi dal bene del paese". Ha "illuso milioni di italiani" attraverso un "progetto cinico, folle e devastante".

C'era una volta il M5s: ecco tutti gli espulsi

E per uno che nel Movimento non c'è più, ecco uno dei massimi esponenti del "non partito" di Grillo ormai passato all'opposizione interna, Federico Pizzarotti, sindaco di Parma: 

Forse il grosso “errore” di Artini e Pinna, in realtà, è aver fatto autocritica dopo le elezioni Regionali, e la critica si sa, fa male a chi ne ha paura, ma ha sempre fatto bene a chi vuole crescere e progredire. Ma ancora più grave è che chi si è arrogato il diritto di decidere le loro espulsioni, non sta rispettando regola alcuna che questo Movimento si è dato in Parlamento. Le votazioni dovrebbero infatti passare prima da una decisione delle Camere unite, e solo successivamente dal Blog (come evidente dall’immagine allegata). Non mi risulta che ci sia stata questa votazione o che ci sia un verbale in cui verificarlo. Sarebbe inoltre doveroso, oltreché corretto, fare esporre le considerazioni e le opinioni di Artini e Pinna a fianco della critica. Considerazioni che non hanno trovato spazio sul Blog. 

Da qui, la domanda che ormai è diventata centrale sul futuro del Movimento 5 stelle: "Esiste un’Autorità con il potere di decidere oltre le regole che si sono dati i Parlamentari del MoVimento della Repubblica italiana? Chi è quest’Autorità e come possiamo chiedere che ci renda conto delle sue azioni cosi lontane dall’imparzialità?"

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