Napolitano, la prognosi resta riservata: “Il peggio è passato”
Resta ricoverato al San Camillo di Roma il presidente emerito della Repubblica. L'ultimo bollettino medico: “Respira da solo, i progressi ci sono”
Dal professor Musumeci, il chirurgo dell'ospedale San Camillo di Roma che ha operato nella notte Giorgio Napolitano, è arrivato un nuovo aggiornamento sulle condizioni del presidente emerito della Repubblica: “Continua a fare dei deboli progressi, direi che sta andando tutto abbastanza bene. I parametri vitali restano stabili e questo è molto importante, la cosa più importante è che adesso è sempre più sveglio, anche se un po' torpido a causa dei farmaci".
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Prognosi riservata
Il chirurgo dell'ospedale San Camillo ha confermato che Napolitano “respira da solo, quindi è stata interrotta la ventilazione meccanica, ma la prognosi resta riservata".“Se consideriamo che sono trascorse solo 12 ore dall'intervento – ha continuato Musumeci - possiamo dire che ha fatto passi da gigante e questo sicuramente è dovuto alla tempra del Presidente". "La situazione è stabilizzata", il Presidente "non è sedato ma gli viene somministrato solo qualche farmaco per sedarne il dolore. Tutta la aorta intrapericardica è stata sostituita, la aorta non c'è più ma c'è un tubo che la sostituisce".
Il chirurgo ha operato nella notte il Presidente emerito per un problema all'aorta ha espresso la sua soddisfazione: "Dobbiamo comunque mantenere una situazione di attenzione. Vista anche l'età di 93 anni, dunque un'età molto fragile. Sicuramente siamo molto soddisfatti e molto fiduciosi, anche se restiamo in vigile attenzione".
"Il momento più difficile e delicato è passato, ma rimaniamo in condizione di criticità".
Il professore ha spiegato che per ora, vista anche l'età, "vogliamo mantenerlo in questa realtà protetta che è la terapia intensiva", precisando di non sapere per quanto tempo resterà ricoverato in tale reparto né tantomeno quanto servirà per rimandarlo a casa.
