Come in una favola il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, nell'ultimo giorno di presidenza italiana dell'Unione europea, ha deciso di confidare la sensazione provata nel dare le dimissioni, come promesso nei mesi scorsi. Così durante la manifestazione della Polizia di Stato un bambino gli ha chiesto come si vive al Quirinale e il garante della Costituzione non ha avuto tentennamenti: 

Si sta bene, ma a volte è un po’ una prigione. Sono contento di tornare a casa, dove starò bene e passeggerò

Napolitano e la moglie Clio preparano i bagagli per un trasloco che sarà molto facile, visto che la "casa" tanto agoniata dal quasi ex-presidente si trova a pochi passi dal Colle, nel rione Monti della capitale. Intanto però ha salutato i corazzieri e il personale della presidenza della Repubblica. 

DOPPIO MANDATO, CASO UNICO - Era stato chiesto anche all'ex numero uno del Quirinale Carlo Azeglio Ciampi di portare avanti il secondo mandato, ma aveva rifiutato. Invece Napolitano è rimasto in carica per nove anni e ora che il mandato è alla fine per Giorgio è pronta la carica di senatore a vita e di un ufficio a palazzo Giustiniani, proprio dietro il Senato. Dopo tutto da via dei Serpenti (dove si trova casa sua) non sarà così lontano. 

LE LODI DI MATTEO RENZI - Nel suo discorso conclusivo per il semestre di presidenza italiana dell'Unione europea, Matteo Renzi ha reso omaggio e tessuto le lodi del capo dello Stato, definito un grande europeista e riconoscendone il ruolo di guida in una fase difficile per l’Italia e per l’Europa. A queste parole Strasburgo ha risposto con un lungo applauso. Anche il presidente dell’Europarlamento, Martin Schulz, ha in seguito reso omaggio a Napolitano, ricordando gli anni in cui il capo dello Stato era un europarlamentare.