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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica Italia

Quando la sinistra supera a destra la Lega: a Firenze case popolari "prima ai toscani"

Il sindaco di Firenze Dario Nardella, ex deputato per il Partito Democratico, premia gli anni di residenza in Toscana nel punteggio delle graduatorie per le case popolari

Aumentare il punteggio nelle graduatorie per le case popolari premiando gli anni di residenza: più anni in Toscana, più punti (mantenendo il criterio dei cinque anni per l'accesso). C'è chi ha definito la proposta lanciata dal sindaco di Firenze Dario Nardella la "scala mobile della toscanita'"; chi, da sinistra, ha polemizzato parlando di politiche di destra, di discriminazione verso stranieri e migranti, tirando in ballo il 'fascino' elettorale di Matteo Salvini.

È lo stesso leader del carroccio che in mattinata ad inserirsi nella discussione fiorentina.

"Meglio tardi che mai, anche il Pd dà ragione alla Lega: prima gli italiani"

Anche Giorgia Meloni, presidente di Fdi, non si fa scappare l'occasione: "E bravo Nardella: finalmente anche lui ha capito che è meglio essere la fotocopia di chi fa gli interessi dei cittadini che quella di Renzi che fa solo gli interessi suoi #nardellacopiaeincolla"

"Il sindaco Nardella adotta a Firenze il 'modello Fratelli d'Italia' sul bonus di residenzialità per dare priorità agli italiani nell'accesso alle case popolari. Una proposta che io stessa ho messo nero su bianco nel mio programma di candidato sindaco di Roma, in vigore grazie a Fdi a Perugia dal 2015 e primo atto all'Aquila del sindaco Pierluigi Biondi".

Nardella e le case agli italiani: "Solo un riequilibrio"

"Salvini non c'entra niente. Non ha mai amministrato e fa solo ideologia", ha replicato Nardella ai microfoni di Radio 24 scacciando il 'fantasma' leghista.

Per il sindaco, infatti, il punto resta lo stesso di un anno fa, quando per la prima volta propose la misura: negli alloggi popolari serve un'integrazione "più graduale", un "riequilibrio" tra famiglie italiane e straniere. E torna su un monito ripetuto più volte, il rischio ghetti:

"Vi sembra una buona integrazione quella delle banlieue francesi, dove c'e' odio raziale, religioso, dove ci sono ghetti etnici. Dobbiamo prevenire, se non lo facciamo rischiamo di dover affrontare situazioni di emergenza sociale molto più serie". 

La proposta di Nardella

La proposta di Nardella di aumentare il requisito della residenza da 5 a 8-10 anni viene accolta di buon grado dall'assessore regionale alla casa Vincenzo Ceccarelli.

Come ricorda Firenze Today quella del sindaco è una proposta che Nardella aveva portato avanti già in passato, anche in consiglio comunale, dove era stata ben accolta dalle destre cittadine (che nel marzo dello scorso anno arrivarono ad esultare con il cartello 'Nardella uno di noi'). Proprio da Palazzo Vecchio un anno fa sono usciti gli ultimi dati pubblici, riportati dall'assessore al sociale Sara Funaro, che, pur sottolineando l'aumento delle persone straniere in graduatoria e nelle ultime assegnazioni, dichiarava che nell'83% dei casi le case popolari a Firenze sono abitate da italiani, di fatto smentendo il luogo comune secondo il quale la maggioranza di alloggi Erp sarebbe abitato da stranieri. Circa 2mila500 invece le famiglie in attesa di un alloggio in città.

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