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Martedì, 19 Marzo 2024
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Migranti, nave Diciotti verso Pozzallo: la procura apre un'inchiesta

"La nave Diciotti non è in rotta verso la nostra città", ha detto il sindaco Ammatuna. "Noi siamo pronti all’accoglienza e a collaborare". Intanto la procura apre un'inchiesta

La situazione è tutt'altro che definita, ma dopo giorni di stallo la nave si è mossa. In mattinata trapela la notizia che la nave Diciotti della Guardia costiera, da cinque giorni in mare davanti alla costa dell'isola di Lampedusa con a bordo 177 migranti salvati in mare si starebbe dirigendo verso il porto di Pozzallo, nel Ragusano. Dal Viminale silenzio totale, non ci sono conferme. Certo è che la nave ha preso il largo.

"La nave Diciotti non è in rotta verso la nostra città", ha detto il sindaco Roberto Ammatuna, che ha ricevuto la conferma da fonti ministeriali. "Noi come sempre siamo pronti all’accoglienza e a collaborare con il ministero per qualsiasi tipo di soluzione". Pozzallo resta la destinazione più probabile.  Medici senza Frontiere intanto ha lanciato un appello al premier Conte: "Chiediamo di mettere al primo posto la vita delle persone e offrire subito un porto sicuro in Italia".

Salvini: "Sbarco ma poi suddivisione tra Paesi europei"

Apre allo sbarco dei migranti anche il ministro degli Interni Matteo Salvini: la nave Diciotti della Guardia costiera italiana "può anche sbarcare in Italia, basta che le oltre 170 persone a bordo vengano suddivise tra i Paesi europei in base alla solidarietà europea, in Unione europea ci sono 27 paesi" ha detto il segretario della Lega, intervistato ad Agorà estate (Rai3). "Facessero la cortesia, visto che negli ultimi anni abbiamo accolto 700mila persone, facessero la loro parte", ha detto Salvini. "Questo Governo ha altre priorità".

Lampedusa, nave Diciotti "bloccata": l'Italia nega i porti alla sua Guardia costiera 

I respingimenti sono vietati da convenzioni internazionali, ma Salvini sostiene che le convenzioni "si possono anche rivedere: si possono rivedere le conessioni autostradali, si possono rivedere anche convenzioni di 20, 30, 50 anni fa, il mondo nel frattempo è cambiato e l'immigrazione è cambiata". La maggioranza assoluta dei migranti secondo Salvini "non è in fuga da guerre: l'unico modo è bloccare gli scafisti e spendere i soldi al di là del Mediterraneo per evitare che si mettano su un barcone".

La procura apre un'inchiesta

La Procura di Agrigento ha aperto un'inchiesta per "conoscere il tentativo di ingresso" di migranti "avvenuto il 16 agosto al largo dell'isola di Lampedusa, tratti in salvo dalla motonave Diciotti e ad oggi ancora ospitati sulla medesima motonave della Guardia costiera". L'indagine, fa sapere il procuratore Luigi Patronaggio, "punta a individuare scafisti" e "a conoscere le condizioni dei 177 migranti a bordo della unità navale militare".

"Rispettare trattati internazionali"

"E' vero che i trattati internazionali possono essere sempre cambiati come ha dichiarato oggi il vicepremier Salvini. Ma fino ad allora devono essere rispettati. Salvini la smetta dunque con le minacce di respingimento collettivo e con questa ennesima sceneggiata indecorosa e umiliante per la Marina militare italiana e consenta oggi stesso l'attracco nel porto di Lampedusa alla nave Diciotti e ai naufraghi che ha meritoriamente salvato secondo quando previsto dai trattati internazionali e dall'antica e sempre valida legge del mare". Lo afferma in una nota il capogruppo di Liberi e uguali alla Camera, Federico Fornaro.

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