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Venerdì, 29 Marzo 2024
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No Renzi Day, sabato 22 ottobre 2016 manifestazione a Roma

Dopo lo sciopero generale del 21 ottobre, i manifestanti si spostaranno a San Giovanni. "Dormiremo in piazza per poi partire, alle 16 di sabato, in corteo". Al centro le proteste contro la Controriforma Costituzionale per un "No sociale"

ROMA - Prima lo sciopero generale del 21 ottobre indetto dai sindacati di base. Quindi, dalle 16, a piazza San Giovanni, una "accampata" che unirà la protesta di venerdì con la manifestazione di sabato 22 ottobre per il No Renzi Day. Roma si prepara a una due giorni decisamente calda che ha al centro il tema della Controriforma Costituzionale. Per il Coordinamento per il "No" sociale alla controriforma e al governo Renzi la due giorni di mobilitazioni servirà "a far sentire le ragioni sociali del No". 

LO SCIOPERO DI VENERDì 21 OTTOBRE - Il 21 ottobre il Coordinamento sarà in piazza per sostenere lo sciopero generale proclamato dai sindacati di base "per la difesa dei diritti del lavoro e dello stato sociale, per difendere e applicare la Costituzione del 1948, per dire basta al governo Renzi e al massacro sociale". Uno sciopero che si svolgerà con iniziative diffuse in tutto il Paese.

IL NO RENZI DAY DEL 22 OTTORE - Il giorno dopo, sabato 22 ottobre, a Roma si manifesterà per dire "No" alla Controriforma Costituzionale "e a tutti i suoi autori nel nome del popolo sfruttato, precario, senza lavoro, impoverito, avvelenato". Al centro della protesta, i temi "sociali" del Paese: "Il lavoro, la formazione e la scuola pubblica, la casa, il reddito, lo stato sociale e i beni comuni in mano pubblica". E ancora "l’ambiente e la democrazia, la democrazia e la sicurezza sui luoghi di lavoro". Ma soprattutto, ed è chiaro il riferimento dell'endorsment di Obama alla riforma di Renzi, "la libertà e la sovranità democratica del popolo italiano, oggi sottoposta ad un vergognoso attacco da parte dei governi degli Usa, della Germania e dalla burocrazia della Ue".

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LE MOTIVAZIONI DEL NO - Come ha spiegato Giorgio Cremaschi del Coordinamento in occasione della conferenza stampa di presentazione della due giorni di mobilitazioni, "il nostro No alla Controriforma costituzionale del governo" è "un no a Confindustria, alle banche e all'Unione europea". E' un "no al Jobs Act, alla precarietà sociale, alla Buona Scuola, alla Legge Fornero, al Decreto Madia, alla Tav e alle Grandi Opere". E ancora, è un no "alla distruzione dello stato sociale, alle privatizzazioni, ai tagli alla sanità, agli interventi sulle pensioni a favore delle banche, al Ttip".

IL PROGRAMMA - Così, al termine delle mobilitazioni previste in tutta Italia per lo sciopero generale del 21 ottobre, dalle 16 i manifestanti, "da tutta Italia", inizieranno a convergere verso Roma. L'appuntamento è a piazza San Giovanni, "che per l'occasione sarà intitolata a Abd Elsalam, lavoratore e militante sindacale ucciso il 14 settembre a Piacenza durante una protesta dei lavoratori della logistica". A collegare i due giorni "di lotta saranno una serata e una nottata passate insieme, confrontandoci su specifici temi come l'Europa e il Referendum costituzionale". Quindi spettacoli e musica con i concerti, dalle 21, degli Assalti Frontali e della Banda Bassotti.

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