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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica Lecce

Tap, perché il gasdotto potrebbe essere ancora fermato

"Ci hanno tradito e abbandonato". Marco Potì, sindaco di Melendugno, fa il punto dell'evoluzione della protesta No Tap dopo il via libera al gasdotto del Salento sancito dal premier Conte. Lo scorso anno Di Battista prometteva lo stop in due settimane

Ci sono almeno tre o quattro inchieste penali in corso e altrettanti ricorsi al Tar tra il progetto della realizzazione della Tap e l'ultimazione del gasdotto che dovrebber approdare sulle spiagge del Salento. È Marco Potì, sindaco di Melendugno, a fare il punto dell'evoluzione della protesta No Tap dopo il via libera sancito dal premier Conte.

Parlando con l'agenzia Dire il primo cittadino del Comune direttamente interessato dai lavori finali del progetto ha usato parole di fuoco contro il Governo e soprattutto contro i parlamentari del Movimento 5 stelle che proprio in Salento avevano ottenuto il seggio promettendo lo stop al gasdotto. "Ci hanno tradito e abbandonato" incalza Marco Potì.

"Il dato politico è uno ed è chiaro: Salvini per fare ciò che ha promesso in campagna elettorale, ha violato leggi e convenzioni internazionali, basta ricordare la chiusura dei porti e la vicenda delle navi con a bordo i migranti della scorsa estate. I 5 stelle invece, sanno solo nascondersi e abbandonare i luoghi in cui hanno racimolato anche il 65% di consenso elettorale".

"Continueremo a opporci al progetto - puntualizza - Non interromperemo le forme di protesta come quella prevista per domani". "Dal 15 ottobre (giorno in cui ha incontrato il presidente del consiglio a palazzo Chigi, ndr) a ieri si è materializzata una scena già scritta, fatta di risposte frettolose e superficiali come quelle date dal ministro Costa e dallo stesso Conte", dichiara Potì che pensa alla manifestazione di domani. "Era già prevista e sa perché? Perchési fanno due pesi e due misure. Li' dove sara' sistemato il palancolato manca la concessione demaniale marittima". Che significa? "Vuol dire che per creare una diga sottomarina con tubi di metallo lunghi 42 metri che verrano messi a 21 metri di profondità, manca l'autorizzazione per farlo. La cosa assurda è che questa diga, ci hanno sempre detto, serve a limitare l'impatto dei lavori sull'ambiente marino e poi creano un impatto diretto sul fondale. Poi, in estate sono stati sequestrati tavoli e sedie a un bar del lungomare perchè abusivi. Mi sembra che qualcosa non funzioni".

"Non so cosa accadrà domani ma è certo che non smetteremo mai di manifestare la nostra contrarietà al gasdotto"

Il Movimento No Tap in piazza a Lecce per invitare la cittadinanza a opporsi al gasdotto Tap (Video Agenzia Dire)

Aprile 2017, Di Battista: "Chiudiamo la Tap in 2 settimane"

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