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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Renzi blocca la norma 'salva-Berlusconi': "Nessun inciucio"

Il premier ha chiesto di non procedere alla trasmissione alla Camera del testo approvato in Consiglio dei ministri sui decreti con le norme considerate pro-Berlusconi: "Il nostro governo non fa norme ad personam"

ROMA - Quella legge non s'ha da fare. Il premier Matteo Renzi è pronto a bloccare ogni possibile norma "ad personam" contenuta nella riforma del fisco. Come spiegato ieri, il nodo della questione riguarda l’interpretazione di cinque parole del decreto legislativo del governo Renzi sul Fisco: cinque parole che non modificano l’articolo di legge sulla frode fiscale e nella sua struttura non introducono direttamente alcuna soglia, ma per una complessiva tipologia di reati (tra cui la frode) si limitano a prevedere a titolo di "causa di esclusione della punibilità" una soglia del 3% di evasione sull’imponibile, limite che potrebbe valere anche alla cancellazione di una sentenza definitiva (compresa quella verso Silvio Berlusconi?).

Da Palazzo Chigi confermano: "Di tutto abbiamo bisogno tranne che dell’ennesimo dibattito sul futuro di un cittadino, specie in un momento come questo dove qualcuno teorizza strampalate ipotesi di scambi politici-giudiziari, anche alla luce del delicato momento istituzionale che il Paese si appresta a vivere". Parole che lo stesso Renzi conferma poi, in una intervista al Tg5: "Se qualcuno immagina che in questo provvedimento ci sia non si sa quale scambio, non c’è problema - dice il presidente del Consiglio - noi ci fermiamo, questa norma la rimanderemo in Parlamento soltanto dopo l’elezione del Quirinale, dopo che Berlusconi avrà completato il suo periodo a Cesano Boscone e dimostreremo che non c’è nessun inciucio strano".

La norma che ha scatenato le polemiche è l'art. 19 bis, introdotto nel decreto 74/2000 sui reati tributari, che esclude la punibilità "quando l'importo delle imposte sui redditi evase non è superiore al 3% del reddito imponibile dichiarato o l'importo dell'imposta sul valore aggiunto evasa non è superiore al tre per cento dell'imposta sul valore aggiunto dichiarata". L'articolo è stato chiamato salva-Berlusconi poiché con questa norma verrebbe annullata la condanna per i reati di frode fiscale del leader Fi, nel processo Mediaset, e verrebbe così azzerato l'effetto della legge Severino nei suoi confronti, permettendogli di ricandidarsi.

Alla decisione di Renzi di bloccare l'iter legislativo sul decreto legge sul Fisco non sono mancate le polemiche. Il segretario della Lega Nord Matteo Salvini attacca il premier: "Il decreto inciucio è l'ennesima renzata". "Renzi un giorno promette una cosa e poi il giorno dopo la smonta e poi ricomincia daccapo", aggiunge. "Ha fatto così sull'Irap, sulle tasse, sull'Europa. Un giorno ne fa una l'altro giorno la disfa. E' un anno che fa così", ha rincarato il segretario della Lega.

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