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Giovedì, 25 Aprile 2024
Tutte le anticipazioni del Decreto legge

Slitta il coprifuoco: il calendario e le regole del nuovo Decreto "Riaperture"

Tutte le anticipazioni del nuovo Decreto Legge che riscrive le regole di vita del Paese. Dal commercio all'apertura di centri commerciali, piscine e palestre. E poi come cambieranno le regole per il rientro in casa

Mentre il nuovo bollettino coronavirus registra un crollo dei nuovi casi - mai così bassi dall'inizio della seconda ondata -  il Governo ha ufficializzato l'ok del nuovo Decreto Riaperture e così il Paese riparte. Approvato dunque il calendario così come uscito dall'incontro di maggioranza e che, già da domani, potrebbe essere pubblicato in gazzetta. Se così fosse, il coprifuoco passerebbe dalle 22 alle 23 già domani sera martedì 18 maggio. 

Gli esercizi commerciali in mercati e centri commerciali, gallerie e parchi commerciali dal 22 maggio riapriranno anche nelle giornate festive e prefestive. Terme e piscine al chiuso dovranno invece aspettare luglio. Anticipata al 24 maggio la riapertura delle palestre; matrimoni e feste tornano dal 15 maggio, anche al chiuso, ma solo con il certificato verde dei partecipanti. Ripartirranno anche i parchi a tema del 15 giugno.

La novità più attesa - e annunciata - è lo slittamento del coprifuoco dalle 22 alle 23, per poi slittare ancora alla mezzanotte dal 7 giugno. Se tutto andrà bene il coprifuoco notturno sarà abolito dal 21 giugno. 

Coprifuoco alle 23, poi a mezzanotte fino al 21 giugno

Vediamo dunque nel dettaglio quanto è stato deciso al termine della cabina di regia sulle riaperture tenutasi oggi alle 16 a Palazzo Chigi e presieduta dal presidente del Consiglio Mario Draghi, con la presenza dei ministri Daniele Franco, Roberto Speranza, Giancarlo Giorgetti, Stefano Patuanelli, Dario Franceschini, Mariastella Gelmini, Elena Bonetti. Insieme al sottosegretario Roberto Garofoli e il coordinatore e il portavoce del Comitato tecnico-scientifico, rispettivamente Franco Locatelli e Silvio Brusaferro.

  • Coprifuoco in zona gialla dalle 23 a partire dall'entrata in vigore del decreto legge, poi slitta alle 24 a partire dal 7 giugno. Il superamento totale del coprifuoco è previsto dal 21 giugno.
  • Dal 22 maggio riaprono nel week end gli esercizi commerciali nei mercati e nei centri commerciali.
  • Dal 22 maggio riaprono gli impianti di risalita in montagna. 
  • Dal 24 maggio riaprono le palestre.
  • Dal 1 giugno riaprono i ristoranti anche al chiuso con il consumo al tavolo dalle ore 5:00 alle ore 18:00.
  • Dal 1 giugno eventi e competizioni sportive al chiuso potranno avere pubblico fino al 25% della capienza massima e comunque non superiore a 1000 persone all'aperto e 500 al chiuso, e non più limitatamente alle competizioni di interesse nazionale.
  • Dal 15 giugno riaprono i parchi tematici e di divertimento.
  • Dal 15 giugno saranno permesse anche le feste, comprese quelle dopo le cerimonie civili e religiose, anche al chiuso. Per cui si potranno tornare a festeggiare i matrimoni ma sarà richiesto o il certificato di vaccinazione o il tampone negativo. 
  • Slitta al 1 luglio la riapertura delle piscine al chiuso e dei centri benessere.
  • Dal 1 luglio riaprono le attività di centri culturali, centri sociali e centri ricreativi.
  • Dal 1 luglio riprendono i corsi di formazione pubblici e privati.
  • Dal 1 luglio riaprono anche a sale giochi, sale scommesse, sale bingo e casinò
  • Restano vietate l'attività delle sale da ballo e le discoteche sia all'aperto che al chiuso. 

Le sei regioni verso l'area bianca che diranno addio al coprifuoco 

Intanto da giugno alcune regioni potrebbero diventare zona bianca, anche se al momento nessuna ne avrebbe i requisiti, ma ce ne sono 6 potenziali candidate. La novità è che nelle regioni in zona bianca valgono solo le regole di comportamento (cioè mascherina e distanziamento sociale) e non ci sarà il coprifuoco. Inoltre cambiano i parametri per la valutazione delle zone e dei colori. Valgono i parametri relativi all'incidenza dei contagi, ma a questi si aggiungono nuovi parametri: si sta in area rossa con oltre il 40% dell'occupazione dei posti letto in area medica e oltre il 30% in terapia intensiva. E' quanto ha detto in sintesi il ministro della Salute Roberto Speranza a Regioni ed Enti locali. Si resta in giallo se l'occupazione delle terapie intensive è sotto il 20% e l'area medica sotto il 30%. Si sale da giallo ad arancione se in rianimazione si sale sopra il 20% e in area medica sopra il 30%, avrebbe ancora detto Speranza. Il ministro avrebbe specificato che in via transitoria varranno tutti e due i parametri, sia vecchi che nuovi, ma ha aggiunto "mi sento di dire che sia con i parametri vecchi che con i nuovi nessuna regione passa ora in arancione".

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