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Sabato, 20 Aprile 2024
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Tutte le novità del nuovo decreto coronavirus

Quarantena ridotta per gli asintomatici e tamponi anche dai medici di base per evitare affollamenti ai drive-in. Il governo valuta le limitazioni alle feste private e per gli orari di bar, pub e ristoranti, stop al calcetto e sport amatoriali

Il testo del Dpcm 13 ottobre 2020 a questo link

Il ministro della Salute Roberto Speranza si è riunito oggi con gli esperti del Cts per analizzare la ridefinizione della quarantena e dell'isolamento fiduciario. Prevista per domani alle 15 un'altra riunione del comitato tecnico scientifico per discutere le potenziali misure che dovrebbero essere poi adottate nel nuovo dpcm.

Nel confronto di oggi sono emerse le indicazioni sulla riduzione della quarantena da 14 a 10 giorni, con un solo tampone di controllo in uscita, e sulla possibilità di far fare i tamponi anche ai medici di base e ai pediatri anche nell'ottica di una riduzione delle file ai drive-in.

Coronavirus, le decisioni del Cts

Per velocizzare il tracciamento dei casi positivi il Cts ha previsto la riduzione a 10 dei giorni di isolamento fiduciario per chi abbia avuto contatti stretti con soggetti positivi. Al termine del decimo giorno è invece previsto un tampone antigenico rapido o molecolare per valutare l'eventuale positività. 

I positivi asintomatici che continuano non negativizzarsi finiranno comunque il periodo di quarantena dopo 21 giorni. Questa una delle misure approvate nella riunione del Cts di oggi. La decisione in quanto le evidenze disponibili non documentano alcun caso di contagio dopo il 21esimo giorno.

Il CTS ritiene necessario altresì il coinvolgimento dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta per il prezioso e fondamentale contributo che potranno assicurare nella esecuzione dei tamponi, "al fine di sostenere in maniera essenziale il sistema sanitario nel Paese''. Lo sottolinea in una nota

Il nuovo Dpcm anticipato a lunedì 12 ottobre: le ultime novità prima dell'approvazione prevista per stasera

Che cosa cambia

"I contatti dei casi positivi devono stare in quarantena. Fino a ieri era una quarantena di 14 giorni, oggi il cts anche per alleggerire il carico che si sta sviluppando dentro la nostra società è arrivato a decidere 10 giorni". Lo ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza intervistato da Fabio fazio a Che Tempo che fa. "Lo aveva già fatto la Germania sulla base di dati di evidenza scientifica che ci dicono che dal decimo giorno in poi il rischio che si corre è molto basso''.

In pratica chi è venuto a contatto con un positivo:

  • deve isolarsi per i successivi 10 giorni dal contatto a rischio e poi sottoporsi a tampone;
  • se l'esito del primo tapone è positivo, occorre effettuare altri 7 giorni di isolamento al termine del quale sottoporsi nuovamente al test.
  • in caso di nuova positività, dovrà rimanere altri 4 giorni in quarantena per ripetere il test;
  • anche in caso di positività ad un ulteriore tampone molecolare sarà comunque 'libero' dalla quarantena.

Tutto questo nella speranza di non sviluppare i sintomi della covid-19. Tale percorso di quarantena "abbreviato" è infatti valido solo per gli asintomatici.

Che cosa succederà domani

Il ministro Speranza è stato chiaro: il nuovo Dpcm inizialmente previsto per il 15 ottobre ma che potrebbe già essere pronto domani sera, imporrà nuove restrizioni. Confermando le anticipazioni di questi giorni sono previste limitazioni per gli orari di bar, pub e ristoranti, limitazioni anche alle feste private, agli sport amatoriali e più controlli per evitare assembramenti nelle strade della movida.

Le nuove norme anti-Covid in arrivo saranno nazionali ma le Regioni avranno la possibilità di imporre ulteriori limitazioni. L'unica cosa che al momento è esclusa è quella di un nuovo lockdown.

Nel dettaglio i provvedimenti allo studio sono i seguenti: 

  • divieto per gli sport di contatto amatoriali  come calcetto e basket)
  • stop alla somministrazione di alcolici da asporto dopo le 21
  • stretta sugli assembramenti, off limits la sosta fuori dai locali
  • coprifuoco con chiusura degli esercizi commerciali pubblici alle ore 24
  • blocco totale delle feste in luoghi pubblici o privati
  • limitazioni al numero degli invitati negli eventi come matrimoni, battesimi e cresime
  • raccomandazione a un massimo ben circoscritto di convitati (si ragiona intorno a dieci) in casa
  • estensione dello smart working al 70% della forza lavoro
  • possibile riduzione della capienza dei trasporti pubblici, oggi all'80% molto superiore a quanto indicato dal Cts
  • contenimento degli spostamenti tra le regioni

Chiusura regioni, zone rosse e coprifuoco: i tre scenari sul tavolo del governo per evitare il lockdown

Il comitato tecnico scientifico avrebbe inoltre profilato al Governo tre scenari. Come anticipa il quotidiano il Messaggero l'Italia si troverebbe ora in uno scenario definito "giallo" in cui la trasmissibilità del virus è sostenuta e diffusa su tutto il territorio nazionale - indice Rt tra 1 e 1,25 - ma la situazione dei malati sarebbe gestibile dal sistema sanitario nel breve-medio periodo. Pertanto le raccomandazioni verterebbero unicamente sulla predisposizioni di zone rosse locali per contenere l'esplosione dei focolai nei singoli comuni, limitazioni dell’affollamento nei trasporti pubblici e un eventuale coprifuoco per i locali tale da limitare i comportamenti a rischio durante le ore notturne. Tuttavia provvedimenti potrebbero comprendere anche le scuole con lo scaglionamento delle lezioni tra mattina e pomeriggio e la didattica a distanza per gli istituti superiori.

Se dovessero andare in sovraccarico i sistemi sanitari si paleserebbe però un secondo scenario, una sorta di allerta arancione simile a quella adottata in Francia per le città dove almeno il 30% dei posti in rianimazione risultano occupati da pazienti contagiati dal Covid-19. Pertanto sarebbero richieti interventi straordinari con lockdown temporanei per 2 o 3 settimane in Comuni e Province, la chiusura dei confini regionali e l’interruzione delle attività sociali, culturali, sportive a maggior rischio di assembramento. Lo scenario arancione potrebbe presto coinvolgere regioni come la Campania dove secondo l'ultimo bollettino su 110 posti di terapia intensiva disponibili, 63 risultano occupati mentre nei reparti risultano occupati 686 dei 820 posti di degenza disponibili. Più contenuti i dati della Lombardia dove tuttavia si assiste a un vero proprio boom di contagi

Se il virus dovesse tornare a diffondersi in modo incontrollato - indice Rt oltre 1,5 - mettendo a rischio la tenuta del sistema sanitario, il Cts potrebbe raccomandare al governo restrizioni alla circolazione tra Regioni e province e un lockdown generalizzato come quello che l'Italia ha sperimentato tra marzo e inizio maggio. 

Mascherine e multe, la circolare del Viminale chiarisce le regole

Intanto una nuova circolare del Ministero dell'Interno ha chiarito le regole per l'uso delle mascherine: 

  • le mascherine sono sempre obbligatorie nei locali pubblici;
  • le mascherine sono sempre obbligatorie sui mezzi di trasporto pubblico;
  • le mascherine quando si cammina in strada;
  • le mascherine non sono obbligatorie quando si fa jogging e footing o altra attività sportiva.

La circolare firmata dal capo di Gabinetto Bruno Frattasi chiarisce ai prefetti il limiti delle imposizioni del decreto legge approvato il 7 ottobre scorso: pertanto la disposizione che prevede l'uso della mascherina "esenta dall'obbligo di utilizzo solo coloro che abbiano in corso l'attività sportiva e non quella motoria, non esonerata, invece, dall'obbligo in questione".

Tra le novità anche le sanzioni per gli esercenti di ristoranti, bar e pub che offriranno attività danzanti per i clienti, attività che è invece - vale la pena ricordare - interdetta. Insomma, niente più "cene spettacolo" come molti esercenti avevano tentato di proporre per aggirare le norme che hanno chiuso le discoteche.

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