ROMA - "Sono qui per presentarvi il mio progetto politico convinto come sono che si può rimettere in moto l’Italia e farla uscire dall’angolo. Non è momento di piccoli passi né di perdere ulteriore tempo".

Corrado Passera, ex ministro dello Sviluppo economico nel governo Monti, ha presentato il suo nuovo progetto politico ieri all'Aranciera di San Sisto a Roma. Un nuovo movimento, più che un partito, dal nome "Italia Unica".

Passera ha parlato a ruota libera della situazione del Paese, senza risparmiare una stoccata al neonato governo Renzi. Sul nuovo partito, che a giugno dovrebbe avere una struttura definitiva e una squadra collaudata, Passera ha voluto sottolineare alcuni pilastri della sue idea. "Non avrà finanziamenti pubblici, e non è né a destra, né a sinistra, ma sarà un movimento radicato, un incubatore di competenze affinché l'Italia esca dall'angolo".

LE PRIORITA' DI PASSERA - I punti cardine sono economia, tasse e lavoro. "Ci auguriamo che questo governo abbia la capacità di esprimere l'ambizione e la realizzazione che sono mancate nei governi precedenti. Non abbiamo bisogno - ha commentato Passera - di un altro governo di transizione: servono coraggio, competenza e generosità per realizzare i grandi cambiamenti". "Non è piu tempo di piccoli passi - ha continuato - l'urgenza è grave, per cambiare passo non basta parlare di cosa fare ma di come, partendo da bisogni concreti, facendo toccare con mano alle imprese i crediti della Pubblica amministrazione, mentre alle famiglie bisogna far toccare con mano i soldi che possano permettere di arrivare a fine mese, bisogna partire dalle cose vere".

CAPITOLO TASSE - L’ex ministro e banchiere ha così riassunto il suo programma: "Le tasse ci stanno dissanguando, dobbiamo ridurre come minimo di 50 miliardi le tasse, a fronte di una riduzione di costi. Bisogna premiare fiscalmente le aziende che investono, le aziende che assumono, aiutare le famiglie sotto un certo reddito, con figli. Restituiamo l'Iva a chi paga con moneta elettronica - ha concluso - per disincentivare l'evasione bisogna premiare chi paga".