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Sabato, 20 Aprile 2024
Presidente della Repubblica

Napolitano torna a casa: per il nuovo presidente voto il 29 gennaio

Rientro tra gli applausi del quartiere Monti per il presidente dimissionario. A Pietro Grasso la reggenza del Quirinale. Il 29 gennaio alle 15 Parlamento riunito in seduta comune. Il nuovo Capo dello Stato sarà proclamato da quattro donne

Il Parlamento è convocato in seduta comune a Montecitorio il 29 gennaio alle 15, per l'elezione del nuovo presidente della Repubblica. Lo ha stabilito la conferenza dei capigruppo della Camera. "Entro fine mese", come annunciato dal premier Matteo Renzi, l'Italia avrà quindi un nuovo Capo dello Stato. 

NAPOLITANO A CASA - Giorgio Napolitano, firmato il documento delle dimissioni alle 10,35 e atteso il passaggio delle consegne con il presidente del Senato Pietro Grasso per la reggenza, è così tornato nella sua casa romana in vicolo dei Serpenti nel quartiere Monti di Roma, intorno alle 12.05. Ad attenderlo cronisti e fotografi e qualche decina di cittadini che hanno salutato il suo ritorno a casa con un applauso. Napolitano, accompagnato dalla moglie Clio, ha ricambiato togliendosi il cappello e salutando la piccola folla. Erano le 12 in punto quando Giorgio Napolitano, ormai presidente emerito della Repubblica, ha lasciato il Quirinale in macchina, tra gli applausi e la commozione di molti romani riuniti davanti la 'casa degli italiani'. L'ex Capo dello Stato ha avuto i saluti militari nel cortile d'onore ricevendo, al termine dell'inno nazionale suonato dalla banda dei carabinieri a cavallo, lo stendardo della Presidenza della Repubblica, contemporaneamente ammainato simbolicamente dal Torrino, la torre più alta del Quirinale. 

LA ROSA DEI NOMI - La corsa alla successione è già partita: il primo voto è previsto il 29 gennaio, già il 31 potrebbe uscire il nuovo Capo dello Stato votato a maggioranza semplice. Da ambienti Pd filtra intanto la prima rosa di nomi. Sono in sei: Amato, Fassino, Finocchiaro, Mattarella, Padoan e Veltroni

LAVORI VANNO AVANTI - La Capigruppo di Montecitorio ha confermato il calendario del ddl riforme, nonostante la richiesta di M5s, Sel, Fdi e Lega di sospendere i lavori fino a quando non sarà eletto il nuovo capo dello Stato. La presidente della Camera, Laura Boldrini, secondo quanto riferito, ha assicurato flessibilità e disponibilità verso le esigenze dei diversi partiti, se i lavori d'Aula procederanno ordinatamente e senza interruzioni continue. 

CURIOSITA' "ROSA" - Quattro donne proclameranno il nuovo capo dello Stato. Secondo quanto prevede il regolamento, infatti, al termine delle sedute congiunte del Parlamento, sullo scranno più alto di Montecitorio a dare lettura dell'avvenuta elezione del successore di Giorgio Napolitano al Quirinale saranno le presidenti delle due assemblee, Laura Boldrini e Valeria Fedeli (che sostituisce Pietro Grasso, da oggi presidente della Repubblica supplente), assieme ai due segretari generali di Camera e Senato, Lucia Pagano ed Elisabetta Serafin.

IL VOTO - Si vota con scrutinio segreto e a chiamata nominale: ogni elettore scrive il cognome di chi desidera votare in un biglietto e lo ripone in un’urna. Nei primi tre scrutini è richiesta la maggioranza di due terzi (in questo caso 672 membri), mentre dalla quarta votazione in poi basta la maggioranza assoluta (il 50 per cento più uno, che in questo caso corrisponde a 505 membri): votano prima i senatori, poi i deputati e, per ultimi, i delegati regionali. Lo spoglio delle schede viene fatto dal presidente della Camera, che legge ad alta voce i nomi dei candidati.

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