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Venerdì, 19 Aprile 2024
DIRITTI

Figli della "nuova" Italia: il cognome del padre non è più obbligatorio

La Camera ha approvato il testo sul doppio cognome che adeguerebbe - dopo il sì del Senato - l'ordinamento italiano a quello europeo. Cade ogni obbligo: il figlio potrà avere qualsiasi cognome decidano i genitori

ROMA - Cade l'obbligo del cognome paterno, arriva la libertà di scelta. La Camera ha approvato il testo sul doppio cognome, il dl ora passerà all'esame del Senato. La proposta di legge adegua l'ordinamento alla sentenza della Corte europea dei diritti dell'uomo del 7 gennaio scorso. 

Così, alla nascita il figlio potrà avere il cognome del padre o della madre o i due cognomi, secondo quanto decidono insieme i genitori. Se però non vi è accordo, il figlio avrà il cognome di entrambi in ordine alfabetico. Stessa regola per i figli nati fuori del matrimonio e riconosciuti dai due genitori. Ma in caso di riconoscimento tardivo da parte di un genitore, il cognome si aggiunge solo se vi è il consenso dell'altro genitore e dello stesso minore se quattordicenne.

Il principio della libertà di scelta, con qualche piccola differenza, vale anche per i figli adottati. Il cognome, uno soltanto, da anteporre a quello originario è deciso concordemente dai coniugi, ma se manca l'accordo si segue l'ordine alfabetico.

Il maggiorenne che ha il solo cognome paterno o materno, con una semplice dichiarazione all'ufficiale di stato civile, può aggiungere il cognome dell'altro genitore. Se però nato fuori del matrimonio, non può prendere il cognome del genitore che non l'ha riconosciuto.

Le nuove norme, comunque, non saranno immediatamente operative. L'applicazione è infatti subordinata all'entrata in vigore del regolamento - il governo dovrà adottarlo al massimo entro un anno - che deve adeguare l'ordinamento dello stato civile. Nell'attesa del regolamento, sarà però possibile - se entrambi i genitori acconsentono - aggiungere il cognome materno.

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