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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Unioni civili al voto del Senato, cosa prevede l'accordo tra Pd e Ncd

Con il maxi emendamento è stata cancellata la norma sull'obbligo di fedeltà che deriva dal matrimonio. Via anche la "stepchild adoption" per le coppie delle stesso sesso che però, secondo gli esperti, è possibile anche con le leggi attuali. E infatti è successo

Arriverà oggi il primo sì alla legge Cirinnà sulle unioni civili: l'aula del Senato voterà in serata la questione di fiducia che il governo ha posto sul maxi emendamento frutto di un accordo tra Pd e Ncd.  

Accordo che ha sacrificato la norma sulla stepchild adoption di cui il partito di Angelino Alfano da tempo chiedeva lo stralcio e ha cancellato l'obbligo reciproco alla fedeltà che deriva invece dal matrimonio. 

COS'È L'OBBLIGO DI FEDELTÀ - Secondo il testo originale del ddl "con la costituzione dell'unione civile tra persone dello stesso sesso le parti acquistano gli stessi diritti e assumono i medesimi doveri; dall'unione civile deriva l’obbligo reciproco alla fedeltà, all’assistenza morale e materiale e alla coabitazione". 

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Un testo molto simile a quello del Titolo VI del codice civile che regola i diritti e doveri del matrimonio: "Con il matrimonio il marito e la moglie acquistano gli stessi diritti e assumono i medesimi doveri. Dal matrimonio deriva l'obbligo reciproco alla fedeltà, all'assistenza morale e materiale, alla collaborazione nell’interesse della famiglia e alla coabitazione".

In caso di separazione tra persone sposate, la mancata fedeltà è in buona sostanza uno dei presupposti dell'addebito della separazione, che come si sa è prevalentemente di carattere patrimoniale. Il giudice, insomma, è tenuto a valutare se uno dei due partner sia venuto meno ai propri doveri matrimoniali, tra cui quello della fedeltà (va però ricordato che deve esserci un nesso di casualità tra l'infedeltà e la fine del matrimonio).

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STEPCHILD ADOPTION - Il testo originale del ddl Cirinnà prevedeva inoltre la possibilità, per le coppie omosessuali, di adottare il figlio del partner. La norma sulla stepchild adoption, letteralmente "adozione del figliastro", è stata però stralciata dall'accordo tra Pd e Ncd. Poco male secondo alcuni, dal momento che la stepchild adoption "esiste già". Sul Corriere di oggi, ad esempio, Laura Laera presidente del Tribunale dei minori di Firenze, spiega che "i giudici possono già decidere in base alla legge esistente di riconoscere una stepchild adoption. E infatti è successo". Ed è successo più di una volta. 

A ottobre la Corte di appello di Milano ha trascritto la sentenza spagnola con cui una donna aveva adottato la figlia biologica della moglie. Nel 2014 il tribunale dei minorenni di Roma ha riconosciuto l’adozione di una bambina di cinque anni da parte della compagna della sua madre naturale. Nel 2015 la sentenza di appello ha confermato la sentenza. 

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