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Mercoledì, 17 Aprile 2024
Politica Italia

Il commissario Ue Oettinger: "Mercati potrebbero spingere gli italiani a non votare i populisti"

"La tempesta finanziaria sui mercati e la prospettiva di un downgrade potrebbero spingere gli elettori italiani a non votare per i partiti populisti nelle prossime elezioni". Queste le parole di Oettinger. Reazioni di fuoco non solo da M5s e Lega

Non bastasse il clima infuocato dalla crisi di fiducia, ad incendiare il conflitto politico è il commissario europeo al Bilancio Guenther Oettinger che in una intervista a DwNews a Strasburgo spiega che i "mercati potrebbero spingere gli italiani a non votare per i populisti di destra e di sinistra".

“Posso solo sperare che questo abbia un peso nella campagna elettorale, che mandi un segnale perché non venga data la responsabilità di governare ai populisti di destra e di sinistra”

Lo riporta lo stesso corrispondente tv Bernd Thomas Riegert anticipando i contenuti di una intervista che sarà trasmessa questa sera alle 21. Su twitter lo stesso giornalista aveva riportato una prima versione che recitava più o meno così: "I mercati insegneranno agli italiani a votare nel modo giusto". La seconda, rilanciata a stretto giro dopo le prime polemiche, dice: "Lo sviluppo negativo dei mercati potrebbe portare gli italiani a non votare più a lungo per i populisti".

Una precisazione che non ha aiutato il commissario europeo al Bilancio, Guenther Oettinger, a placare le polemiche divampate in Italia come a Strasburgo, dove le forze politiche del Belpaese, dal Pd al M5s passando per Lega e Fi, si sono unite una volta tanto chiedendone le dimissioni.

Tanto che gli stessi leader dell'Ue, dal presidente dell'esecutivo comunitario Jean-Claude Juncker, al presidente del Consiglio Ue, Donald Tusk, hanno dovuto bacchettare Oettinger.

Cosa ha detto il commissario Oettinger

"The markets and a "darkened" outlook will teach Italy's voters not to vote for populist parties in the next elections" spiega Riegert  riportando un estratto di  quanto detto da Oettinger. "I can only hope that this will play a role in the election campaign."

Tradotto "La tempesta finanziaria sui mercati e la prospettiva di un downgrade insegneranno agli elettori italiani a non votare per i partiti populisti nelle prossime elezioni, posso solo sperare che questo giocherà un ruolo nella campagna elettorale."

I dettagli dell'intervista del tedesco Oettinger su Europa Today

Parole che hanno fatto letteralmente saltare il coperchio di una pentola a pressione già arrivata a temperatura critica con lo scontro istituzionale con il Quirinale. 

Il primo a reagire ovviamente Matteo Salvini: il segretario della Lega che accusa il Commissario Europeo al Bilancio di "minacce senza vergogna". Gli fa eco il vicepresidente del Senato, Roberto Calderoli:

"Ricordo che l'articolo 1 della nostra Costituzione dice che la sovranità appartiene al popolo, e non alla Commissione Europea, che non può certo dire come devono votare gli italiani per non subirne le conseguenze. Questi si chiamano ricatti"

Parole inaccettabili per il Movimento 5 stelle di cui - spiega l'eurodeputato Castaldo - il commissario Oettinger se ne dovrà assumere tutte le responsabilità. "Il popolo italiano non tollererà queste ingerenze scandalose, non accetteremo il giogo dei mercati sulla nostra".

Oettinger, le reazioni alle parole del commissario Ue

Ma non solo i diretti interessati hanno espresso parole di fuoco. Anche il segretario reggente del Partito Democratico Maurizio Martina commenta: "Nessuno può dire agli italiani come votare. Meno che mai i mercati. Ci vuole rispetto per l'Italia".

Il ministro Calenda chiede le dimissioni di Oettinger

"Oettinger si scusi con i cittadini italiani o si dimetta". Lo chiede il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda.

"Il presidente Juncker faccia tacere il Commissario Oettinger e gli altri Commissari che regolarmente intervengono a sproposito nel dibattito politico italiano causando danni all'Unione europea e a chi in Italia e' impegnato a difendere la nostra appartenenza all'Europa. Queste intrusioni sono intollerabili.

"Oettinger ci mette la faccia e esplicita la strategia messa in atto dall'establishment italiano e europeo" dice Stefano Fassina, deputato di Leu, su Twitter.

Diverso il tono, molto più diplomatico, del commissario agli affari economici Pierre Moscovici: "Gli italiani hanno bisogno di scegliere il loro destino ed avanzare con le loro regole democratiche verso il destino che si sceglieranno e allo stesso tempo di restare nell'ambito delle regole comuni e nell'euro, che è positivo per tutti noi". "Per quello che mi riguarda lavorerò con intelligenza, armonia e fiducia nella volontà di trovare delle soluzioni comuni con quello che sarà il governo italiano qualunque sia la situazione politica", ha aggiunto.

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Oettinger non è nuovo a gaffe, anche clamorose

'Oetti' ha colpito ancora. Il commissario europeo al Bilancio Guenther Oettinger, tedesco di Stoccarda, ha detto apertamente quello che pensano in molti, a Bruxelles e dintorni (il premier finlandese Juha Sipila ha definito, il 21 marzo scorso, la "disciplina di mercato" una "utile minaccia", che andrebbe utilizzata in "occasioni estremamente rare"), ma che in genere si guardano bene dal dire, per l'evidente ragione che è del tutto controproducente.

Ma non sono la prima gaffe del membro della Cdu.

Il commissario europeo è noto in patria, e ormai anche in Europea, per essere 'outspoken', uno che fa dichiarazioni fuori dalle righe. Di seguito un florilegio, limitato a qualche esempio, delle gaffe del commissario del team Juncker, che da qualche tempo ha abbandonato l'inglese per esprimersi sempre in tedesco.

Il 5 ottobre scorso, nel corso di un convegno a Monaco di Baviera, in piena crisi catalana, Oettinger ha affermato che in Spagna c'era un rischio di "guerra civile", definendo la situazione "molto, molto preoccupante", si può immaginare con quale piacere dei Popolari spagnoli, impegnati a tentare di domare l'incendio catalano. Il 26 ottobre del 2016, sempre durante un convegno, ma ad Amburgo, Oettinger la combinò ancora più grossa: definì i cinesi "Schiltzhoeren und Schlitzhaugen", espressioni traducibili come 'furbastri con gli occhi a mandorla'.

Non solo: disse pure che i cittadini della Repubblica Popolare si pettinano usando "il lucido da scarpe", un'allusione dal tono vagamente razzista ai capelli neri che in genere i cinesi hanno. Parole rivolte al principale partner commerciale della Germania. Non contento, nella stessa occasione definì anche la Vallonia di Paul Magnette, la regione belga che stava ritardando la ratifica del trattato commerciale con il Canada, una "microregione" governata da "comunisti".

E disse pure che non si sarebbe sorpreso se in Germania venisse introdotto il matrimonio omosessuale "obbligatorio". Le dichiarazioni, riprese in un video, provocarono reazioni tali che il commissario fu costretto a scusarsi pubblicamente.

Nel 2011, nei giorni successivi al disastro di Fukushima, ricorda Politico.eu, epoca in cui era commissario europeo all'Energia, Oettinger disse che la parola "apocalisse" era ben scelta per descrivere la situazione nella zona colpita in Giappone, dato che "praticamente ogni cosa è fuori controllo". Nel 2013, in un convegno alla Camera di commercio Belga-Lussemburghese, definì "a malapena governabili" la Bulgaria, la Romania e l'Italia. E in un'intervista rilasciata alla Bild durante le primarie del Partito Repubblicano Usa, disse di preferire Donald Duck, cioè Paperino, a Donald Trump, colui che poi ha vinto sia le primarie, sia le elezioni presidenziali e che ora siede alla Casa Bianca.

Stralcio dell'intervista del Commissario per il bilancio dell'UE in cui Goettinger esprime le sue preoccupazioni con la formazione del governo italiano e spera che la crisi finanziaria convincerà gli elettori a non votare per i populisti

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