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Martedì, 23 Aprile 2024
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La Regione Lombardia emana l'ordinanza: coprifuoco dalle 23 alle 5 e multe fino a 3000 euro

In vigore da giovedì 23 ottobre fino al 13 novembre 2020. Per gli spostamenti ci vuole l'autocertificazione. Consentito il rientro nel proprio domicilio

Non solo coprifuoco in Lombardia, il testo della doppia ordinanza

La Regione Lombardia ha emanato l'ordinanza firmata dal presidente Attilio Fontana e dal ministro della Salute Roberto Speranza con cui si decide il coprifuoco dalle 23 alle 5 a partire da giovedì 23 ottobre. Nell'ordinanza si specifica che sono consentiti solo gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità e urgenza, oppure per motivi di salute, mentre è in ogni caso consentito il rientro presso il proprio domicilio. 

La Regione Lombardia emana l'ordinanza: coprifuoco dalle 23 alle 5 e multe fino a 3000 euro

Sarà necessaria un'autocertificazione per gli spostamenti. L'ordinanza è valida fino al 13 novembre 2020. Secondo una bozza consultata dall'Agi la violazione del coprifuoco sarà punita  con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da 400 a 3000 euro. Il Corriere della Sera spiega oggi che il Viminale fornirà le indicazioni con una circolare ai prefetti in attuazione del Dpcm 18 ottobre del presidente del Consiglio Giuseppe Conte. L'autocertificazione sarà molto simile a quella che si utilizzava da marzo a maggio e in essa bisognerà indicare: 

  • il proprio nome e cognome
  • i propri recapiti
  • il motivo dell'uscita dalla propria abitazione dopo le ore 23
     

In caso di motivi di lavoro bisognerà indicare il luogo di lavoro per permettere una eventuale verifica successiva alle forze dell'ordine. Per i motivi di urgenza bisognerà specificare la destinazione e la durata dell'uscita. Anche queste affermazioni verranno sottoposte a successiva verifica da parte della polizia o dei militari. A breve seguirà una seconda ordinanza, sulle nuove misure a livello commerciale, di competenza solo del presidente della Regione. 

Autocertificazione per gli spostamenti: dove (e quando) serve di nuovo

Il testo dell'ordinanza di Regione Lombardia

Oggi i giornali hanno raccontato che Matteo Salvini aveva frenato Fontana sul coprifuoco in una riunione con gli eletti lombardi in cui si era anche alzata la voce. L'ordinanza, sul modello di quella della Campania, dice che "Su tutto il territorio della Regione Lombardia, dalle ore 23.00 alle ore 5.00 del giorno successivo sono consentiti solo gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità o d'urgenza ovvero per motivi di salute; è in ogni caso consentito il rientro presso il proprio domicilio, dimora o residenza". Le disposizioni saranno attive da domani, giovedì 22 ottobre, "e sono efficaci fino all'adozione di un successivo decreto del presidente del Consiglio dei ministri e, comunque, fino al 13 novembre 2020". Secondo il testo "la sussistenza delle situazioni che consentono la possibilità di spostamento incombe sull'interessato. Tale onere potrà essere assolto, producendo un'autodichiarazione". Il mancato rispetto delle misure di cui alla presente ordinanza è sanzionato, secondo quanto previsto dall'art. 4 del decreto-legge n.19/2020. 

Nel documento viene specificato che dopo le 23 sarà comunque consentito "il rientro presso il proprio domicilio, dimora o residenza". Chi ha esigenze di spostarsi durante il divieto (per motivi lavorativi, di necessita' o di salute) dovrà portare con sé "un'autodichiarazione". Nel caso in cui non verranno rispettate le misure adottate, si incorrera' nella sanzione prevista dal decreto del 25 marzo. Attesa un'altra ordinanza specifica per le misure che riguarderanno gli esercizi commerciali. 

Intanto uno studio riservato intitolato “Report sintetico Covid nuovi casi del 15.10.2020” è stato presentato alla Regione Lombardia venerdì scorso, come ha rivelato oggi Il Fatto Quotidiano. Chiede un lockdown per Milano ma i consigli degli esperti non sono stati presi in considerazione dalla politica. Eppure in città gli ospedali sono già in affanno: soltanto ieri erano 132 i nuovi ospedalizzati. L'ordinanza è stata inviata all'Anci e ai sindaci dei capoluoghi di provincia. 

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