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Giovedì, 28 Marzo 2024
L'iniziativa

Una panchina arcobaleno a Montecitorio: la comunità Lgbt dà forza all’idea di Elio Vito

Almeno 130 tra parlamentari, Ministri e politici hanno aderito. "Ma rischia di non passare" ha detto Franco Grillini (Arcigay) a Today

Ai sostenitori del Ddl Zan, ha lasciato l’amaro in bocca la fine della legge contro l’omotransfobia. Soprattutto al popolo arcobaleno ha fatto male vedere il clamore delle destre rimbombare in tutto Palazzo Madama dopo che l’Aula aveva approvato la tagliola. Serve un messaggio di speranza. Serve ridare dignità alla comunità gay e transessuale di tutta Italia per dimostrare che, seppur senza un accordo intorno al testo del deputato democratico Alessandro Zan, c’è però da parte di tutti la volontà di difendere i diritti di un pezzo del Paese. 
Per questo arriva una proposta da parte del deputato di Forza Italia Elio Vito, difensore del disegno di legge Zan: l’installazione di una panchina arcobaleno all’interno delle mura di Montecitorio. 

Elio Vito - foto Ansa-2

"L’idea mi è venuta dopo il voto del Senato favorevole al non passaggio agli articoli del ddl Zan ed ancora di più per l’applauso di molti senatori che è seguito all’annuncio di quel risultato. - ha spiegato il forzista Vito - Questo infatti ha suscitato sconcerto e preoccupazione in larga parte dell’opinione pubblica e della società civile e poteva contribuire a dare una immagine delle Istituzioni disattenta alle problematiche della comunità Lgbt. Invece la grande adesione bipartisan che vi è stata alla mia proposta testimonia come si possa e si debba trovare unità tra le forze politiche sulle tematiche dei diritti civili ed in particolare al contrasto di ogni forma di odio, discriminazione e violenza fondata sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere". 

Infatti almeno 130 tra parlamentari, Ministri e politici, hanno formalmente aderito alla proposta del deputato berlusconiano. Da Di Maio a Boldrini, ci sono i capigruppo di Pd, M5S e LeU. Ci sono anche undici ex Ministri e altrettanti Presidenti di commissione. Tra i nomi più emblematici c’è la capogruppo Pd alla Camera Debora Serracchiani, la Vicepresidente del Gruppo FI Catia Polidori, Riccardo Magi di Più Europa. Hanno aderito anche dieci ex Ministri: Lucia Azzolina, Francesco Boccia, Alfonso Bonafede, Michela Brambilla, Paola De Micheli, Piero Fassino, Lorenzo Fioramonti, Beatrice Lorenzin, Stefania Prestigiacomo, Gianfranco Rotondi.

Una panchina arcobaleno alla Camera dei Deputati

Oggi arriva anche il sostegno di quattro personalità rappresentative del mondo Lgbt+, che danno ulteriore peso all’iniziativa di Vito: Vladimir Luxuria, Franco Grillini, Anna Paola Concia e Titti De Simone. Tutti onorevoli ed ex Parlamentari, da sempre a difesa dei diritti civili, già in tempi ancora più difficili rispetto a quelli odierni. In particolare Luxuria, parlando direttamente con Today, ha spiegato di aver aderito perché le sembra il minimo per "restituire dignità alle istituzioni, nelle quali abbiamo assistito ad un tifo da stadio per l’affossamento del Ddl Zan. Credo sia un segnale, che possiamo ancora avere fiducia del fatto che prima o poi, spero più prima, potremo avere anche una legge conto l’omotransfobia. Chi si oppone anche ad un simbolo, ci dà la dimostrazione che ci sono persone dentro il Parlamento che si metterebbero contro qualsiasi cosa possa dare dignità alla comunità Lgbt. Si dovrebbero loro fermare a riflesse". Su Twitter De Simone scrive: "Condivido l’iniziativa, ogni segnale anche simbolico, è importante. Bravo Elio". Sempre sui social Concia condivide "e aderisco come ti ho detto Vito. Servono piccoli e grandi gesti". 

Vito ha anche scritto una lettera direttamente al Presidente della Camera Roberto Fico, chiedendo "di valutare la possibilità di installare a Montecitorio, come già accade in diverse città italiane, una panchina arcobaleno, anche in segno di solidarietà e rispetto nei confronti della comunità Lgbt+". Per il forzista, scrive sempre nella missiva, "è giunto il momento che la nostra Istituzione dia un segnale tangibile della volontà di proseguire la lotta ad ogni forma di odio, violenza e discriminazione fondata sul sesso, sul genere, sul l’orientamento sessuale, sull’identità di genere". 

Il pentastellato Fico, si sa, non ha mai nascosto di essere sensibile a queste tematiche, ma proprio Franco Grillini, presidente onorario dell’Arcigay, a mettere in guardia. "Mi sembra una idea molto carina, ma non sono convinto che passi con l’aria che tira, l’ultima parola ce l’ha il Collegio dei Questori perché sono loro che decidono materialmente cosa si fa e cosa no all’interno del Palazzo e non credo sia favorevole. Io lo sono perché è un modo per tenere vivo il dibattito. Questo Parlamento però è esausto, non ci sono segretari che tengano insieme un partito. Rimaniamo sempre nel simbologico, ma si facesse sarebbe davvero bello e, in tal caso, sarà sicuramente presente all’inaugurazione". 
 

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