"Parlamentari troppo eccitati: urlano senza controllo"

ROMA - E' stata bagarre oggi pomeriggio in aula al Senato. Oggetto delle proteste delle opposizioni è ancora una volta la modalità del voto segreto.

Dopo una breve sospensione dei lavori e un richiamo all'ordine del presidente dell'Assemblea Pietro Grasso, la protesta è proseguita al grido di "Non si può, non si può" nei confronti della votazione separata di parte degli emendamenti di Sel che "agganciano" l'elezione diretta, la riduzione dei parlamentari alla tutela delle minoranze linguistiche.

Nel caos generale è intervenuto il capogruppo del Pd Luigi Zanda: "Se quelli del Movimento 5 Stelle pensano di intimidire i senatori del Pd si sbagliano di grosso, possono strillare, fischiare insultare quanto gli pare ma noi faremo il nostro dovere fino all'ultimo minuto".

"E' una gazzarra intollerabile - ha proseguito il senatore democratico - mi addolora vedere parlamentari a questo livello di eccitazione, senza controllo, urlano e non si capisce cosa dicono e cosa vogliono. Noi vogliamo lavorare in pace, discutendo, parlandoci, elaborando gli argomenti, stiamo parlando della Costituzione, non stiamo allo stadio".

MEDIAZIONE FALLITA - E sulla riforma del Senato, intanto, è  fallita la proposta dei frondisti della maggioranza di venire incontro alle richieste del governo di ridurre gli emendamenti. La netta presa di posizione di Sinistra, ecologia e libertà, fermamente contraria al ritiro, ha impedito il raggiungimento di un compromesso nel corso della conferenza dei capigruppo di Palazzo Madama. Il tentativo di mediazione sul ddl costituzionale "ha avuto esito negativo, per cui riprendiamo le votazioni", ha comunicato il presidente del Senato Pietro Grasso, alla ripresa dei lavori in Aula.