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Giovedì, 28 Marzo 2024
Il nuovo corso del Pd / Modena

Bonaccini si candida alla segreteria del Pd: "Riprendiamoci spazio centrosinistra"

Il presidente della Regione Emilia-Romagna ha ufficializzato la decisione parlando al circolo di Campogalliano: "In gioco c'è la vita stessa del partito"

"Ho creduto di dovervi parlare in questa riunione di circolo perché ho deciso di candidarmi a segretario del Partito Democratico nazionale". Il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, parlando nel suo circolo di Campogalliano (Modena) ufficializza la sua candidatura alla guida dei Dem. 

Nella sua corsa però non intende chiedere l'appoggio alle correnti: "Non mi sono mai iscritto a una corrente e lo voglio dire ai più giovani: si vive benissimo lo stesso, direi anche meglio. Credetemi, è anche l'unico modo per essere davvero una comunità. Altrimenti perché un volontario dovrebbe montare una Festa de l'Unita, fare volantinaggio o partecipare a una manifestazione? Chiederò una mano particolare a sindaci, amministratori locali, al gruppo dirigente diffuso sul territorio, ai tanti segretari di circolo che per pura passione e spirito di servizio dedicano intere giornate della loro vita per tenere insieme comunità e militanti. Anche perché mi è abbastanza chiaro che non avrò il sostegno di molti nel gruppo dirigente nazionale".

Nelle parole di Bonaccini un'analisi della situazione attuale del Pd: "Di una cosa sono sicuro. Se, come credo, in gioco per la prima volta da quando è nato c'è la vita stessa del nostro partito, e non la mia candidatura o il mio destino personale (di quello chissenefrega), allora ne vale senz'altro la pena. Comunque vada".

"La cosa che mi preoccupa di più - dice - è lo smarrimento della nostra gente. Dalla sconfitta sono passati meno di due mesi, da una batosta simile non ci si riprende in poche settimane. Sarebbe illusorio pretenderlo e sarebbe ipocrita prometterlo. Ma sentire evocare lo scioglimento del Pd, mettere in discussioni i motivi per cui siamo nati mi colpisce nel profondo. Non accetto che noi si resti paralizzati sotto i colpi di questa destra che governa o delle altre opposizioni che stanno tentando di dilaniarci. Cosa vogliamo e dobbiamo fare lo decidiamo noi".  

Bonaccini pensa a un Pd simbolo del centrosinistra: "Non vogliamo delegare ai 5 stelle di rappresentare da soli la sinistra e al Terzo polo l'area dei moderati. Il Pd nasce come grande forza popolare di centrosinistra e questo spazio adesso ce lo andiamo a riprendere noi".  

Per l'aspirante segretario Dem è necessario "ritrovare anche la semplicità del messaggio e del linguaggio per dire chi siamo, chi vogliamo rappresentare, quale idea di società abbiamo. Un militante di destra o del M5S impiega dieci secondi, a noi a volte non bastano 20 minuti".

"Abbiamo davanti - aggiunge - cinque anni di opposizione, ma fra cinque anni dovremo, insieme, aver costruito un Pd che vince. Che vince nelle urne e non governa per alchimie nate in Parlamento. La stagione in cui si sta al governo, anche se non si vince, è finita. Io credo l'abbiamo anche pagata".

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