Passera: "Troppe tasse, niente patrimoniale"
Il ministro alllo Sviluppo economico chiude la questione della tassazione peri patrimoni "a sei zeri". E riguardo alle priorità del Governo, dall'agenda leva il Ponte sullo Stretto: "L'obiettivo rimane tagliare la spesa pubblica"
"Niente patrimoniale" spiega il ministro allo Sviluppo Corrado Passera. Il motivo? "Il peso fiscale è fin troppo elevato". E così uno degli uomini di punta del Governo Monti prova a chiudere la questione infinita riguardante l'ipotesi di tassare i patrimoni "a sei zeri".
A questa presa di posizione, il ministro Passera promette però di tenere il il "timone con fermezza", in uno dei mesi "più difficili", che non prevede una riduzione delle tasse nel breve periodo, ma che vede le nostre banche comunque "solide".
Il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, ha parlato a tutto campo dai microfoni di Radioanch'io. Senza sbilanciarsi su una sua possibile discesa in campo alle prossime elezioni.
Agenda di governo - La questione esodati resta una priorità nell'agenda del governo,ha detto, mentre il "ponte sullo Stretto non è tra le infrastrutture prioritarie a cui dedicarci". Il ministro ha poi puntato il dito contro Berlino, citando i Paesi che "danno importanza esclusiva all'aspetto della disciplina dei costi" proprio come la "Germania". Ma "l'Europa può fare di più", ha spiegato.
Capitolo banche - "Le banche italiane, a differenza delle altre e anche di quelle spagnole, sono passate attraverso le crisi - ha detto - con le proprie forze, con i propri soldi, con quelli degli azionisti, senza mai chiedere aiuto allo Stato".
Niente patrimoniale ma tagli - E lo Stato non chiederà altri soldi ai cittadini. Niente patrimoniale in vista, ha assicurato Passera, a fronte di "un peso fiscale già molto elevato"."L'operazione di spending review ha l'obiettivo di evitare un intervento automatico di aumento dell'Iva che non avrebbe effetti positivi sull'economia. L'obiettivo rimane confermato" ha poi aggiunto Passera.
Passera candidato? - E su una sua possibile candidatura alle prossime elezioni "non posso e non devo pensarci, devo far bene questo mestiere" ha affermato. "Questo governo tecnico non deve pensare al dopo perchè dobbiamo svolgere il nostro compito e guai a targare elettoralmente un governo come il nostro - ha concluso - Il 2013 è nelle mani di Dio".
