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Venerdì, 29 Marzo 2024
ECONOMIA

Confindustria-sindacati, patto per la crescita

Le parti sociali hanno siglato un accordo sulle priorità per la legge di stabilità e lo sviluppo, chiedendo al governo "un impegno preciso" sui temi dell'occupazione e della crescita

ROMA - Il documento congiunto firmato ieri a Genova da Confindustria, Cgil-Cisl e Uil - con un elenco delle priorità per la legge di stabilità e per la crescita del Paese - è una sorta di agenda per uscire dalla crisi economica. Un messaggio forte al governo Letta. La richiesta di una svolta e di un'assunzione di responsabilità.

FISCO E LAVORO - "Nella situazione attuale non possiamo che remare nella stessa direzione", ha detto il presidente degli industriali Giorgio Squinzi, nell'annunciare l'accordo con i segretari dei sindacati Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti. "E' necessario cambiare passo. Non dobbiamo più essere prigionieri del dibattito ma avere una strategia per il Paese", ha ribadito la leader della Cgil. "Confindustria e sindacati - si legge nella nota congiunta - chiedono al governo un preciso impegno su politiche fiscali, politiche industriali e revisione degli assetti istituzionali ed efficienza della spesa pubblica".

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Industriali e sindacati chiedono al governo di istituire una cabina di regia nazionale sulla crisi d'impresa per "affrontare in modo organico e coordinato" le diverse situazioni. Una struttura a cui partecipino il governo, tutte le forze sociali e gli altri soggetti coinvolti (principalmente il sistema delle banche e l'amministrazione fiscale) "con il compito di individuare strumenti e soluzioni adeguate alla drammaticità della situazione". Confindustria, Cgil, Cisl e Uil, nell'accordo annunciato alla festa nazionale del Pd, sottolineano poi come la governabilità sia oggi "un valore da difendere" che, però, "assume un significato concreto solo se genera adesso soluzioni ai problemi reali del Paese". "Le iniziative promosse in questi giorni per assicurarla - aggiungono - hanno però sottratto risorse che sarebbero state meglio impiegate per misure più efficaci per il rilancio delle imprese e il sostegno dei lavoratori".

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Il premier Enrico Letta ha accolto positivamente l'intesa raggiunta a Genova tra le parti sociali, aggiungendo che il governo sarà "un interlocutore molto attento". Si tratta, ha detto il premier, di "un passo avanti importante che dimostra come, se in questo Paese si vuole discutere di cose concrete, si può uscire dal caos permanente nel quale ci si trova".

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LEGGI IL DOCUMENTO DI GENOVA (PDF)

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