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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Fondi Pdl / Roma

Fondi Pdl, Polverini alla resa dei conti: "Svolta o a casa"

Il presidente della Regione Lazio prova a dare una risposta politica caso Fiorito. La proposta: "Azzerare i contributi ai gruppi consiliari". Ma la crisi del suo governo non è colpa dei soldi a disposizione, bensì di chi quei soldi li gestiva

Regione Lazio alla resa dei conti. "Se non c'è la svolta tutti a casa". Così la presidente, Renata Polverini, ha aperto la seduta straordinaria del consiglio regionale dopo lo scandalo dei fondi del Pdl.

Decisa, l'ex sindacalista Ugl ha preso la parole ed ha cominciato a dettare le sue condizioni per andare avanti. Prima, però, le scuse "ai cittadini, perché siamo andati oltre". E, come la Costa Concordia guidata dal comandante Schettino, "ci siamo sfracellati".

E allora, il bivio: "O invertiamo rotta o non possiamo andare avanti". Quindi paragone questa sua lotta contro il malaffare nella sua amministrazione alla vicenda sanitaria che l'ha vista protagonista qualche settimana fa: "I tumori che stanno qui dentro, nella Regione, come quelli che stavano nella mia gola vanno estirpati oggi. Non intendo nella maniera più assoluta sottoporre questa Regione a uno stress di comunicazione che non consente a nessuno di dire ciò che di buono stiamo facendo".

"In queste ultime due settimane la Regione è finita sulle prime pagine di tutti i giornali per l'uso abnorme e a dir poco disinvolto dei fondi al Consiglio regionale destinati ai gruppi ho sempre rispettato l'autonomia del Consiglio e dei gruppi, ma oggi sono qui per dire che a prescindere dal momento storico nel quale stiamo vivendo questo atteggiamento è considerato insopportabile e indecente dai cittadini".

LE CONDIZIONI - Per andare avanti, Renata Polverini detta le sue condizioni: "Azzerare totalmente i contributi ai gruppi consiliari. Introdurre un sistema trasparente di controllo e gestione risorse. Diminuire gli assessori. Introdurre il collegio dei revisori regionali".

RISPOSTA POLITICA - "Siamo oggi nelle condizioni o di andare a casa, per come ci meriteremmo, o di rilanciare una partita alta e far partire da questa Regione un esempio: che la politica sana, al servizio della gente, quando arriva al fondo può risalire. Ma non c'è tempo per accordi e compromessi: oggi - ha quindi ribadito - o siamo tutti convinti che il tempo è scaduto oppure non credo valga la pena di andare avanti".

MA IL PROBLEMA RESTA GIUDIZIARIO - Il tentativo di Renata Polverini è chiaro: puntare su una forte risposta politica, provando a cambiare le regole del gioco. Meno soldi ai partiti e più controlli. Ma il problema della sua amministrazione, ad oggi, è un altro. E si chiama peculato. Bonifici. Auto acquistate con i soldi dei contribuenti.

Decine di carte di credito prepagate intestate al capogruppo in Regione del Pdl. In pratica, la gestione personale - come ipotizzato dagli inquirenti - dei fondi pubblici. Il Pdl incassava soldi. Fiorito prendeva quei soldi e li usava per le sue vacanze. E', quindi, una questione di chi siede (o era seduto) sulle poltrone del Consiglio regionale. Non di quanti soldi aveva a disposizione…

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