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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Polverini non si è dimessa, Alemanno non si dimette, il Pd candida Riccardi

A due giorni dall'annuncio, la ex sindacalista non ha ancora presentato le dimissioni e secondo le opposizioni "sta nominando nuovi dirigenti". Alemanno conferma la sua candidatura a sindaco di Roma e Fioroni (Pd) lancia il ministro alla Regione

Tra 'caso Pdl', 'caos Lazio', politiche comunali a Roma, regionali nel Lazio e il toto nomi dal quale usciranno i quattro candidati (due sicuri, Alemanno e Zingaretti, due da scegliere) ci sono ben poche certezze.

Una è che Renata Polverini è ancora presidente della Regione Lazio. Le annunciate dimissioni di due giorni fa sono rimaste tali: annunciate. Tra un'ospitata a Ballarò e l'ennesimo summit in via dell'Umilità, quartier generale del Pdl, la ex governatrice è ancora governatrice.

Non solo. Stando a quanto denunciato dal Partito democratico e dai Verdi alla Regione Lazio, la presidente starebbe ancora "procedendo alle nomine di dirigenti esterni di provenienza Ugl". Per questo Esterino Montino, capogruppo Pd alla Regione ed ex vicepresidente ai tempi di Marrazzo, chiede che la Polverini "presenti, e subito, le dimissioni. Non provi a fare melina per rinviare il voto: questa Regione non può essere condannata ad altri sei mesi di paralisi. Ci sono tutti i tempi per votare a novembre o entro il 15 dicembre. Se c'è da modificare la legge per portare il numero dei consiglieri da 70 a 50 c'è tutto il tempo di farlo, e velocemente. Si convochi il Consiglio e si voti la modifica. Questa Regione non può restare ostaggio di una presidente stizzosa e del suo cerchietto magico: sanità, trasporti, disoccupazione, rifiuti sono questioni aperte che rischiano di esplodere a breve. Ponga fine a questo spettacolo indegno ed eviti di fare altri danni".

POLVERINI: "TEMPI TECNICI". Per formalizzare le dimissioni da presidente della Regione Lazio "stiamo ragionando con il ministro Cancellieri: ci sono delle procedure da seguire, tanto un giorno in più o in meno cambia poco". E' questa la risposta di Renata Polverini al capogruppo Pd in Consiglio Regionale, Esterino Montino che oggi aveva denunciato le mancate dimissioni.

L'altra certezza - oggi - si chiama Gianni Alemanno candidato a sindaco di Roma. Dopo giorni di pretattica in cui si sono più volte succedute notizie di possibili dimissioni del primo cittadino della Capitale per correre alla regione, le ultime notizie danno un Alemanno convinto a provare la riconferma al Campidoglio. Ma la sua sarà una corsa 'personale', quanto più possibile smarcata dal Pdl.

"Vado avanti, altro che dimissioni. E' dura ma vado avanti". Questo ha detto il sindaco Gianni Alemanno riunendo i suoi, consiglieri di maggioranza e giunta stamani, in un vertice fissato dieci giorni fa ma diventato esiziale dopo lo scandalo fondi che ha travolto la giunta Polverini e il partito locale. Per questo il futuro, avrebbe detto il sindaco, è la lista civica Wdove non ci dovranno essere uomini politici". "Altrimenti - afferma un consigliere comunale - il rischio è che diventi contenitore di tutti quelli che non hanno le carte e i numeri per essere eletti". La lista Civica, elemento non da trascurare, ora porterà il nome di Alemanno: da "Rete attiva per Roma" a "Rete attiva per Roma. Alemanno".  Obiettivo, dunque, è il civismo.

IL PD VERSO RICCARDI (da Roma Today). Giuseppe Fioroni, uno dei 'big' del lato cattolico del Pd, lancia la candidatura del ministro della Cooperazione Andrea Riccardi alla presidenza della Pisana. Fioroni commenta così l'idea di Riccardi alla guida della Regione: "La Regione Lazio ha bisogno di una guida autorevole e credibile dal punto di vista politico e soprattutto morale. Ritengo che Riccardi sia la persona giusta insieme al quale si può cambiare il Lazio. Il Lazio - sostiene l'ex ministro - ha tali e tanti problemi che quotidianamente scontano i cittadini che è necessario voltare pagina".

Riccardi, spiega Fioroni, "ha già risposto con spirito di servizio alla chiamata di Monti per salvare l'Italia in un momento di difficoltà. Per un uomo che ha accettato una sfida tanto difficile e ardua penso che ridare credibilità e dignità al Lazio possa essere una sfida da accettare". Per Fioroni, inoltre, Riccardi "può coalizzare un'ampia pluralità di forze sociali, civiche, morali e politiche".

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