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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Ponte sullo Stretto "solo per i treni": bufera nel governo

Alfano rispolvera il progetto. Il sottosegretario ai Trasporti lo "rimodula" in ponte ferroviario. Il ministro Delrio frena ma è tardi. Le opposizioni insorgono contro la 'gamba destra' del governo: "Cercano consenso su chi vuole lucrare sulla pelle dei siciliani"

ROMA - Per un sottosegretario che apre, c'è un ministro che prova a chiudere. Parliamo del Ponte sullo Stretto e delle inevitabili polemiche di queste ore. Era stato il ministro Alfano, alcuni giorni fa, a riaprire una delle partite più discusse e discutibili. Ieri, alla Camera, è stata approvata una mozione di Ncd, riformulata su suggerimento del sottosegretario ai Trasporti, Umberto Del Basso De Caro, per "riguardare costi e benefici del progetto", rimodulato in "ponte ferroviario". Ci passeranno solo i treni, insomma. Poco dopo, lo stop del ministro Graziano Delrio.

Non si tratta di una riapertura dei giochi. Il sottosegretario ha semplicemente accolto l'invito fatto al governo di valutare, se lo vorremo, l'opportunità di riguardare i costi e benefici di quel progetto. Dovremo valutare ma in questo momento il dossier non è sul mio tavolo, abbiamo dossier più urgenti. Se una forza politica o il parlamento ci invita a valutare se un domani potremo riaprirlo, noi non diciamo di no. Non abbiamo pregiudizi la valutazione si fa sempre.

LA POLEMICA ... - Troppo tardive le parole di Delrio. La polemica ha ormai preso il largo e tornerà sicuramente tanto nelle varie aule parlamentari quanto nei vari salotti televisivi. In attesa che Bruno Vespa vada a riprendere in cantina il famoso plastico, è il Movimento 5 Stelle a cavalcare l'onda del "caso", schierandosi, ovviamente, dalla parte di chi il progetto vuole lasciarlo chiuso in un cassetto. O metterlo in un tritacarte.

Il Ponte sullo Stretto, dieci anni di polemiche

Queste le parole di Gianluca Castaldi, capogruppo grillino al Senato, e Andrea Cioffi, capogruppo in commissione Trasporti e Lavori pubblici: 

La maggioranza del governo Renzi è in balia dei deliri al cemento dell'Ncd di Alfano. Oramai rassegnato a percentuali da prefisso telefonico al centro e al nord, il partito di Alfano cerca di raccattare qualche voto clientelare rilanciando progetti folli e costosi che possono trovare consenso solo tra chi lucra sul progetto dell'inutile Ponte di Messina

... DIVENTA BUFERA - Dopo il M5s, è il turno di Sel che chiama in causa direttamente Matteo Renzi. "Il governo - urla Arturo Scotto - cambia idea e per tenersi buono l'alleato del Nuovo centrodestra apre alla costruzione del ponte sullo stretto di Messina, anche se ad uso ferroviario. Invece di impegnarsi per finire la Salerno-Reggio Calabria e per ammodernare il sistema viario calabrese, preferisce assecondare il ministro dell'Interno, Angelino Alfano - siciliano - e il suo partito, sponsor di questa opera inutile per lo sviluppo del Mezzogiorno. Siamo alla farsa e alla presa in giro degli italiani. Ma Matteo Renzi lo sa?".

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