Berlusconi: "Niente governi di scopo, ecco il futuro del centrodestra"

PONTIDA (Bergamo) - "Di governi di scopo, di unità nazionale e cose del genere, non voglio sentirne parlare. e per quanto mi è dato, è anche il pensiero del presidente Berlusconi". Così il consigliere politico dell'ex premier e presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti che rilancia da Pontida l'alleanza con la Lega Nord insieme al leader del Carroccio Matteo Salvini e ai presidenti delle regioni Lombardia e Veneto, rispettivamente Roberto Maroni e Luca Zaia.

Toti ha liquidato la convention del nuovo leader in pectore del centrodestra, l'ex candidato sindaco di Milano Stefano Parisi, come "un'elaborazione politica che non è interna a Forza Italia e a cui i vertici dei nostri partiti non partecipano così come non partecipano altri dirigenti apicali". Toti ha citato anche l'ultimo documento ufficiale di Forza Italia in cui si esprimeva, oltre al no al referendum, la volontà di ricreare una maggioranza di centrodestra come forza alternativa di Governo".

Per il dopo referendum "non esistono inciuci" ha aggiunto, anche perché "gli italiani non accetterebbero cambi di casacche". "In tre mesi - ha sostenuto - si può fare una legge elettorale per andare a votare". "Io credo - ha detto Toti - che l'esempio delle tre Regioni (Liguria, Lombardia e Veneto) sia un ottimo esempio di centrodestra che sa vincere le elezioni e sa anche convincere con un'ottima azione di Governo e da qui bisogna ripartire per ricostruire la nostra proposta per il Paese".

LO STRAPPO CON PARISI. Riguardo la convention di Stefano Parisi a Milano, Toti ha osservato: "Il centrodestra è di tutti coloro che vogliono votare per il centrodestra, che sono convintamente contrari a Renzi e a queste riforme costituzionali. Se dalla convention di Parisi arriveranno buone idee, ben vengano, tutte le idee sono buone, ma al momento non so cosa si dirà. Vorrei vedere una chiara alternativa a Renzi, senza inciuci. Vorrei vedere una richiesta di andare al voto al più presto, vorrei vedere in quella platea persone che sono convintamente contro il governo Renzi e che non gli votano la fiducia".