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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Priamo Bocchi: il consigliere FdI e la foto del sedere nel consiglio comunale di Parma

Ieri, mentre si svolgeva in streaming il Consiglio comunale, il politico ha postato su Facebook la foto "senza veli" di un deretano maschile, accostata a quella dei consiglieri comunali. Oggi si è dimesso

È bufera a Parma sul coordinatore cittadino di Fratelli d'Italia Priamo Bocchi. Come racconta l'agenzia di stampa Dire, ieri, mentre si svolgeva in streaming il Consiglio comunale convocato sul tena della violenza sulle donne, il politico ha postato su Facebook la foto "senza veli" di un sedere maschile, accostata a quella dei consiglieri comunali. Sbeffeggiandoli poi, sostenendo che un presunto "hacker" si sarebbe inserito inserito nel sistema informatico dell'amministrazione.

Priamo Bocchi: il consigliere FdI e la foto con il sedere nel consiglio comunale di Parma

Un gesto di cui il sindaco Federico Pizzarotti chiede ora conto direttamente alla leader del partito di Bocchi, Giorgia Meloni. "Onorevole Giorgia Meloni, lui è Priamo Bocchi, coordinatore di Parma di Fratelli d'Italia. Il giorno prima della giornata internazionale contro la violenza sule donne, con un fotomontaggio mostra sprezzante il deretano verso la discussione in Consiglio comunale su una mozione contro le discriminazioni di genere e le violenze legate al sesso. Come a dire: della violenza e delle discriminazioni sessuali Fratelli d'Italia se ne frega, calo le braghe e vi mostro il deretano", ha denunciato il primo cittadino. "Ci dica se questo è il pensiero squallido di Fratelli d'Italia o solo del signor Bocchi. Lo chiedo perché anche Parma, purtroppo, è stata teatro di brutali femminicidi e di gesti discriminatori. Lo squallore di Bocchi offende prima di tutto le donne di Parma che purtroppo oggi non ci sono più".

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Dopo l'uscita di Pizzarotti, Fratelli d'Italia ha scaricato il consigliere: "Prendiamo nettamente le distanze dal gesto di Bocchi, inaccettabile sotto qualsiasi punto di vista tanto istituzionale che politico e che nulla ha anche fare con il nostro pensiero e con la nostra storia. Assumeremo i provvedimenti necessari ed opportuni, perché su questi temi Fdi non ammette ambiguità o doppie morali", ha dichiarato il coordinatore provinciale Stefano Bosi.. E successivamente il consigliere si è dimesso dall'incarico. 

Bosi aveva anche risposto al sindaco: "Ci piacerebbe che anche dallo schieramento cui appartiene Pizzarotti ci fossero medesimo rigore e coerenza nel censurare comportamenti irrispettosi e offensivi provenienti da sinistra e di cui sono vittime anche le tante donne impegnate politicamente nel centrodestra". Dopo le dimissioni del dirigente, invece, "Pizzarotti intervenga e spieghi perché viene utilizzata una data così importante come il 25 novembre, dedicata alle donne vittime di violenza e nata anche per ribadire l'impegno in una battaglia che ci deve vedere tutti indistintamente e convintamente impegnati, per parlare e promuovere in Consiglio comunale di un progetto di legge come quello Zan divisivo e liberticida". 

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