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Venerdì, 19 Aprile 2024
La data

Per la prima volta l'M5s parteciperà alle primarie del centrosinistra

C'è già una data, che è il 23 luglio e ci sono anche i nomi di chi si candida a guidare una coalizione, che va dal Pd a Sinistra italiana: potrebbe essere un modello per le politiche

Dopo la batosta rimediata alle Comunali di Palermo e di Messina, in Sicilia il centrosinistra riparte dalle primarie. C'è la data delle consultazioni - il 23 luglio prossimo (dalle 8 alle 22) - ed anche il regolamento è già pronto: verrà presentato domani all'Assemblea regionale siciliana dai partiti che compongono la coalizione giallorossa. Per la prima volta in assoluto quindi Pd, Movimento 5 Stelle, Centopassi, Articolo 1, Europa Verde, Sinistra Italiana e Psi sceglieranno il candidato unitario alle elezioni per la presidenza della Regione Siciliana, che si terranno in autunno.

Un paio al momento i nomi sul tappeto. A cominciare dal deputato dell'Ars Claudio Fava (Centopassi), che si è dimesso dalla commissione regionale Antimafia proprio per candidarsi alle primarie. Nel M5S, che a livello nazionale vive lo scontro in atto fra Giuseppe Conte e Luigi Di Maio, è pronto a scendere in campo Giancarlo Cancelleri, grillino della prima ora (già candidato alla Regione nel 2012 e nel 2017), attuale sottosegretario ai Trasporti e alle Infrastrutture, che si è dichiarato disponibile ad affrontare la sfida interna alla coalizione. La resa dei conti fra Conte e Di Maio non dovrebbe condizionare il M5S in Sicilia: su Cancelleri quindi si dovrebbe trovare la quadra, visto che il ribelle Dino Giarrusso è già passato con Cateno De Luca.  

Per quanto riguarda il Pd i nomi più gettonati sono quelli dell'europarlamentare Pietro Bartolo, il medico che per trent'anni ha soccorso i migranti che sbarcavano a Lampedusa, e di un'altra eurpodeputata: Caterina Chinnici, già assessore regionale nel governo di Raffaele Lombardo (quello dell'accordo fra autonomisti e dem) e figlia del giudice istruttore Rocco Chinnici, l'inventore del pool antimafia ucciso nel 1983 da Cosa nostra nella strage di via Pipitone Federico. Nessuno dei due ha sciolto le riserve e toccherà al segretario regionale del Pd Anthony Barbagallo trovare una sintesi.

Non sarà facile, visto che il Pd deve affrontare il "nodo" delle deroghe ai parlamentari regionali che hanno già fatto tre mandati all'Ars e anche le divergenze sui nomi dei possibili candidati. Caterina Chinnici ad esempio è vista con qualche diffidenza da una parte del partito, perché sarebbe troppo schiacciata sulle posizioni di Giuseppe Lupo, uno dei maggiorenti dem, nonché capogruppo all'Ars e consigliere appena eletto al Comune di Palermo. Il rischio, nel gioco delle correnti, è che un "pezzo" del Pd si stacchi e sostenga Caludio Fava. Cosa diversa se della partita fosse Bartolo, che è un indipendente all'interno del Pd ed è schierato più a sinistra.    

Intanto da Palermo plaude alle primarie l'ormai ex sindaco Leoluca Orlando, che le avrebbe volute celebrare anche per scegliere il candidato alle Comunali e che dopo il risultato che ha sancito la vittoria del centrodestra con Roberto Lagalla lo ha pure rimproverato alla coalizione. Secondo Orlando, infatti, tra le cause che avrebbero determinato la sconfitta di Franco Miceli e del centrosinistra a Palermo c'è il mancato svolgimento delle primarie. Le consultazioni interne alla coalizione, è il ragionamento di Orlando, avrebbero risvegliato l'interesse degli elettori e non farle è stato un errore di metodo che ha avuto ripercussioni alle urne. Resta da capire se anche Orlando reciterà un ruolo, magari in prima persona, in queste primarie.

Che hanno un obiettivo: far scegliere il candidato presidente del campo progressista da quanti più siciliani possibile. L’accordo raggiunto dalle forze politiche prevede infatti che le primarie siano celebrate in modalità mista: sulla piattaforma Sky Vote e nei 30 gazebo allestiti nell'Isola. Potranno votare soltanto gli elettori registrati sulla piattaforma, ma il voto in presenza sarà espresso con matita su carta e successivamente digitalizzato. Nessun contributo ai gazebo: il voto sarà gratuito, le primarie saranno finanziate attraverso una campagna di crowdfunding e un contributo dei candidati. I partiti potrenno schierare al massimo un candidato; chi vuole correre da solo, in base al regolamento, dovrà raccogliere le firme alle primarie e poi presentare anche una lista alle Regionali.

Le candidature dovranno essere presentate entro il prossimo 30 giugno, poi scatterà la mini-campagna elettorale. La Sicilia diventerà così laboratorio politico in vista delle Politiche. Il centrosinistra con questa operazione punta a marcare la differenza con le destre. Lo ha detto la scorsa settimana il segretario nazionale del Pd Enrico Letta, proprio a Palermo, sottolineando che i partiti di destra sono proprietà di alcune persone"; mentre "i proprietari dei nostri partiti sono gli elettori". Motivo per cui bisogna "rendere i cittadini protagonisti".

Determinante, a tal proposito, sarà la capacità di coinvolgimento delle persone. Risvegliare insomma quell'interesse, come dice un big della politica come Leoluca Orlando, in grado di trascinare prima ai gazebo (fisici e virtuali) e poi alle urne gli elettori. La coalizione giallorossa ci riuscirà? 

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