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Giovedì, 30 Marzo 2023
Le previsioni

Sondaggi primarie 2023: Bonaccini verso una netta vittoria

Sia Emg di Masia sia Euromedia Research di Alessandra Ghisleri indicano un vantaggio del presidente dell'Emilia Romagna su Elly Schlein. Ma non tutto è ancora deciso: gli indecisi sono ancora molti, e il margine d'errore delle rilevazioni per le primarie è più alto rispetto a quello dei normali "sondaggi politici".

"I sondaggi sono delle fotografie, delle istantanee del momento, non hanno un fine previsionale". È questa la premessa di qualsiasi sondaggista che si rispetti. Ovvero che qualsiasi rilevazione non possa essere utilizzata come un tentativo di previsione del futuro; insomma non siamo davanti a una sfera di cristallo, ma a qualcosa di più complesso. E che, quando si parla delle primarie del Pd 2023, il discorso si fa ancor più complesso. 

PRIMARIE PD STEFANO BONACCINI VS ELLY SCHLEIN

"Si alza certamente il margine di errore" spiegano i sondaggisti, anche perché individuare il "corpo elettorale" è più difficile rispetto ai "soliti" sondaggi-politici sul consenso dei partiti. Fabrizio Masia amministratore delegato di EMG Different spiega: "I sondaggi sono fotografie del momento, poi ci sono le campagne elettorali e tanti eventi che possono cambiare la valutazione degli elettori". "Per quello che riguarda le Primarie del Pd di domenica - premette Masia - va detto innanzitutto che ci sono ancora alcuni giorni in cui le cose possono cambiare e che soprattutto ci risulta che il 32% del campione sia ancora indeciso su chi votare".

Eppure i dati che sono usciti dall'ultima rilevazione di Emg sembrerebbero abbastanza chiari: "Il vantaggio di Bonaccini è cospicuo - racconta Masia -; la distanza tra lui ed Elly Schlein è di circa venti punti: abbiamo un 65% a 35%. Molto simile a quella uscita dai congressi degli iscritti". Ampia, invece, la forbice sulla possibile partecipazione: "Secondo i nostri dati possiamo stimare tre le 800mila e un milione e trecentomila le persone che si recheranno ai gazebo. Se così fosse si confermerebbe quindi un calo di partecipazione rispetto alle primarie precedenti". Non una sorpresa secondo Masia: "Ci sono due elementi da valutare. Il primo è che alle recenti politiche il Pd è andato male, e poi che l'astensione che c'è stata alle regionali conferma la poca voglia di partecipare dei cittadini alla vita politica. Quindi se un milione di persone si recasse ai gazebo si potrebbe parlare di un successo delle primarie".

Ma chi andrà a votare domenica? "Oltre agli elettori del Pd è atteso un piccolo segmento di elettori provenienti da altri partiti: in minima parte elettori delusi dal centrodestra (meno del 2% dei possibili partecipanti) e un altro 18% distribuiti in egual misura tra (ex) elettori del M5S e del Terzo Polo". Elettori verso i quali il Pd esercita comunque un'attrazione, evidentemente. "Tra gli elettori che hanno votato M5S prevale Elly Schlein, tra chi ha votato Terzo Polo ha la meglio Bonaccini". E tra gli elettori del Pd? "Ovviamente sono la stragrande maggioranza - spiega Masia - e tra di loro troviamo uno scarto favorevole a Bonaccini simile a quello riscontrato nell'intero campione: ovvero un vantaggio del governatore dell'Emilia Romagna 64 a 36". 

Un altro aspetto da considerare è che molti istituti non hanno effettuato alcun sondaggio sulle primarie del Pd. Le richieste al riguardo - in altre parole clienti interessati ad avere delle rilevazioni - sono state pochissime. Segno, forse, che sia il Pd sia le primarie stanno perdendo un po' di centralità nel dibattito politico odierno. 

Tra gli istituti ad aver reso noti i propri sondaggi c'è Euromedia research di Alessandra Ghisleri durante la puntata di Porta a Porta dedicata alla corsa per la leadership dei democratici. Anche dalla fotografia di Euromedia appare chiaro il vantaggio di Stefano Bonaccini. Il presidente dell'Emilia Romagna, tra chi ha dichiarato che andrà sicuramente a votare ai gazebo, precede con il48,8% Elly Schlein ferma al 32,7; ben il 18,5% - però - pur essendo sicuro di andare a votare per le primarie non ha ancora scelto chi votare. C'è un ulteriore indicatore che potrebbe tranquillizzare Bonaccini, ovvero che - sull'intero campione di tutti gli elettori - ben il 55% pronostica una sua vittoria al ballottaggio di domenica. 

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