Pdl: o Silvio torna in campo o sarà il caos

Da una parte gli ex di Allenza nazionale che vogliono a tutti i costi le primarie; dall'altra i fedelissimi dell'ex premier che attaccano apertamente il segretario Angelino Alfano "reo" di essersi schierato all'ala destra del partito; in mezzo Cicchitto che chiede la fine della "rissa" in corso, mentre il presidente del Senato Renato Schifani preferisce non prendere alcuna posizione, almeno per il momento. Tutto questo è il "Caos Pdl".

Un caos che avrebbe fine solo qualora Silvio Berlusconi decidesse di ridiscendere in campo.



Per capire la situazione, ecco una panoramica delle dichiarazioni odierne dagli esponenti del Popolo delle Libertà. 

MELONI. "Spero che Berlusconi rimanga e benedica le primarie" perché "la crisi della politica dipende anche da questi partiti gestiti come fossero associazioni personali". Così Giorgia Meloni - sempre più in veste 'rottamatrice' del Pdl - che chiede che le primarie si celebrino perché "quando un partito decide una cosa, quella cosa si fa". Berlusconi? "E' sotto gli occhi di tanti che una certa oscillazione, diciamo così, non giovi a nessuno".

GASPARRI. 

Critico anche il presidente dei senatori Pdl Maurizio Gasparri: "Il centrodestra si trova in una situazione di incertezza da cui deve uscire. A luglio 2011 abbiamo nominato un segretario di nuova generazione: Alfano. Un ricambio generazionale dovrebbe proseguire, anche attraverso le primarie, perché è la cosa più logica. Se questo non dovesse avvenire, perchè c'è un ritorno al passato, ciascuno dirà la propria opinione e prenderà le proprie decisioni".



SANTANCHE'. Daniela Santanché è invece convinta che per le primarie "non c'è tempo" e rivolgendosi al segretario ha affermato: "Lancio un ultimo appello ad Angelino Alfano. Fare queste primarie che servono solo a lui e a nessun altro, inseguire una legittimazione personale dal basso, non risolve i problemi del centrodestra italiano. Rischia di trascinarci in una figuraccia".



MUSSOLINI. Ancora più convinta della Santanché è Alessandra Mussolini: "E' inverosimile il ritorno di Berlusconi all'interno del Pdl, assolutamente lo escluderei", ha detto la presidente Pdl della commissione parlamentare sull' Infanzia che ipotizza "una nuova formazione politica ma non in alleanza con il Pdl, perché per il presidente Berlusconi il Pdl è superato: è un capitolo chiuso".



CICCHITTO. Perentorio Fabrizio Cicchitto che chiede ai suoi la fine della rissa: Quanto sta accadendo nel Pd in vista del ballottaggio interno Bersani-Renzi per la premiership del centrosinistra "richiederebbe, se ci fosse un minimo di consapevolezza politica, la fine della rissa all'interno del centrodestra e la fine del tatticismo opportunistico all'interno dei centristi", ha ammonito il presidente dei deputati Pdl.



SCHIFANI. Infine Renato Schifani che non si pronuncia: rispondendo a una domanda dei giornalisti sulla possibilità che Berlusconi faccia una lista propria, il presidente del Senato ha detto:"Non dò giudizi preventivi" su cose in divenire ma, "dinanzi ad eventi certi potrò esprimermi in piena serenità".

STORACE. Francesco Storace invece tiene bene aperte le porte della Destra alla possibilità di alleanza con una rinata Forza Italia, sia questo o altro il nome del nuovo partito del Cavaliere se lascerà il Pdl. Dando conto, in vista dell'appuntamento nazionale del suo partito il prossimo 9 Dicembre, di un colloquio e di prossimi incontri fra lui e Silvio Berlusconi.

"Nel centrodestra la confusione è a mille. E forse proprio per questo Berlusconi - ha scritto Storace su facebook - che ho sentito al telefono e vedrò nei prossimi giorni per capire bene che ha in mente - ha deciso di passare all'offensiva. E' innamorato di Forza Italia esattamente come noi lo siamo de La Destra. Il Pdl non gli piace più, a noi non e mai piaciuto. I colonnelli sono allo sbando e disarcionati dal Cavaliere ritornato".