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Martedì, 23 Aprile 2024
Processo Eternit

Mai più Eternit senza colpevoli: Renzi "rottama" la prescrizione

Dopo la sentenza della Cassazione, torna nell'agenda politica il tema della riforma sui tempi della prescrizione. La suprema corte intanto spiega il perché della decisione

Con la sentenza della Cassazione sul processo Eternit è tornata nell'agenda politica del governo la riforma sui tempi delle prescrizioni dei reati. Il primo a riportare in auge il tema è stato proprio il premier, Matteo Renzi, all'indomani dalla decisione della suprema corte. Intervistato dall'emittente radiofonica Rtl, il presidente del consiglio rincara la dose anche dal suo profilo Twitter. 

renzi eternit twitter-2

Ma non è il solo: proprio il sindaco di Casale Monferrato, la cittadina dove si trova l'incriminato stabilimento di Eternit, è la prima a ribadire l'urgenza di un disegno di legge, proprio sulle nostre pagine. Raffaele Guarinielloil procuratore generale di Torino che da sempre segue la vicenda, si è definito "entusiasta" delle dichiarazioni del premier: 

Se passa l'idea che alla fine si arriva alla prescrizione, allora passa l'idea che si possono violare le regole impunemente e che non è necessario fare prevenzione. Abbiamo bisogno di dare una risposta a questa esigenza di giustizia che c'è

La Cassazione, nell'occhio del ciclone pubblico e mediatico, ha pubblicato una nota ufficiale in cui ha sottolineato come non fossero "oggetto del giudizio i singoli episodi di morti e patologie sopravvenute, dei quali la Corte non si è occupata".  Invece sotto l'occhio dei giudici c'era "esclusivamente l'esistenza o meno del disastro ambientale, la cui sussistenza è stata affermata dalla Corte, che ha dovuto, però, prendere atto dell'avvenuta prescrizione del reato, essendosi l'evento consumato con la chiusura degli stabilimenti Eternit avvenuta nel 1986, data dalla quale è iniziato a decorrere il termine di prescrizione". Dalla procura di Torino fanno sapere che si è chiusa l'inchiesta per l'Eternit-bis, in cui risulta indagato il magnate svizzero della multinazionale Stephan Schmideheiny con il reato ipotizzato di omicidio volontario continuato

Dopo il monito del premier e l'impegno determinato della sindaca di Casale, si muovono le Camere: il presidente del Senato Pietro Grasso e quella di Montecitorio, Laura Boldrini, si sono accordati per sbloccare l'esame della riforma in disposizioni all'interno di leggi sia all'esame della Camera che del Senato. 

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