Processo Ruby, sì al legittimo impedimento per Berlusconi
Udienza rinviata al 25 marzo. Il pm Ilda Boccassini si ribella per la mancata presenza dei legali del Cavaliere: "Oltraggio alla Corte"
MILANO - I giudici del processo Ruby hanno accolto la richiesta di rinvio per legittimo impedimento di Silvio Berlusconi rinviando l'udienza a lunedì 25 marzo, mentre hanno considerato ingiustificata l'assenza dei difensori, Ghedini e Longo, impegnati al pari dell'ex premier nell'elezione dei capigruppo di Camera e Senato.
Il 25 marzo al processo Ruby si discuterà se sospendere o meno le udienze in attesa che la Cassazione decida sull'ammissibilità dell'istanza di Silvio Berlusconi di trasferire a Brescia i procedimenti che lo vedono imputato. Slitta ulteriormente la fine della requisitoria dei pm Antonio Sangermano e Ilda Boccassini iniziata il 4 marzo scorso.
BOCCASSINI POLEMICA - "L'impedimento per gli avvocati di Berlusconi non è assoluto, è consentito solo per l'imputato Berlusconi di ritenere i sostituti processuali dei difensori altrimenti impegnati e impossibilitati a essere presenti in aula, in un altro paese questo sarebbe considerato un oltraggio alla Corte". Lo aveva detto il pm Boccassini in aula sull'istanza di rinvio dell'udienza a causa degli impegni parlamentari degli avvocati Piero Longo e Niccolò Ghedini oggi a Roma, in parlamento, per eleggere i capigruppo e vice capi gruppo del Pdl a Camera e Senato.
"Chiedo che il processo possa andare avanti e che sia consentito al mio ufficio di concludere la requisitoria" ha aggiunto il pm Ilda Boccassini che oggi dovrebbe formulare la richiesta di condanna per l'ex premier imputato di concussione e prostituzione minorile.
In aula assenti Ghedini e Longo per impegni parlamentari; non ci sono nemmeno i sostituti processuali Dinacci e Perroni. E' la circostanza che fa infuriare il pm Boccassini che ricorda che il calendario delle udienze è fissato da tempo.