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Sabato, 20 Aprile 2024
COMPRAVENDITA SENATORI / Napoli

Compravendita senatori, Berlusconi rischia il giudizio immediato: Prodi sentito come testimone

I pm della procura di Napoli hanno sentito come persona informata sui fatti l'ex premier Romano Prodi e i senatori Anna Finocchiaro, Giuseppe Caforio e Nello Formisano

La notizia, di quelle forti, è arrivata direttamente da Napoli, quando l’ex primo ministro, Romano Prodi, ha varcato la procura di Napoli. L’ex premier è stato sentito dai pm come persona informata sui fatti nell'ambito dell'inchiesta sulla compravendita di senatori in cui c’è un indagato di peso, Silvio Berlusconi. Secondo quanto emerso i pubblici ministeri napoletani starebbero cercando di capire se, oltre a De Gregorio, anche altri senatori furono invitati a passare dal centro sinistra al centro destra. E sempre nello stesso filone investigativo sono stati sentiti anche i senatori Anna Finocchiaro, Giuseppe Caforio e Nello Formisano.

Da quanto è emerso fin qui almeno tre senatori che nel biennio 2006-08 sostenevano l’esecutivo Prodi furono avvicinati e invitati a passare al centro destra ma rifiutarono. A dire no all'offerta furono sicuramente, secondo quanto si è appreso, lo stesso Caforio e Nino Randazzo, che a questo proposito fu già interrogato nel 2007. La vicenda è raccontata dallo stesso De Gregorio in uno degli interrogatori resi al pm.

BERLUSCONI A GIUDIZIO – Ma c’è di più. La decisione della procura di ascoltare Romano Prodi e i senatori Finocchiaro, Formisano e Caforio potrebbe preludere alla richiesta di giudizio immediato per Silvio Berlusconi, Valter Lavitola e Sergio De Gregorio, accusati di corruzione e finanziamento illecito, anche perché l’ipotesi di interrogare l'ex premier – dopo il mancato accordo tra procura e difesa sulle date – appare ormai tramontata. Se il gip accogliesse la richiesta dei pm si arriverebbe al dibattimento “saltando” l’udienza preliminare.

INCHIESTA, LA VERITA' DI DE GREGORIO

QUAGLIARIELLO – Dopo il clamore, la levata di scudi degli uomini del Pdl. Ha prender la parola infatti, nel pomeriggio, è stato Gaetano Quagliariello, vicecapogruppo vicario del Pdl al Senato: “Apprendiamo che nell’inchiesta napoletana sono state assunte testimonianze di politici come l'ex premer Romano Prodi il cui governo, giova ricordarlo, sopravvisse per ben due anni al passaggio del senatore De Gregorio dalla maggioranza all'opposizione e cadde per l'iniziativa della magistratura di Santa Maria Capua Vetere che pur territorialmente incompetente arrestò la moglie dell’allora Guardasigilli”.

LA COMPRAVENDITA DEI SENATORI

Quagliariello in questo si chiede se “l’audizione di Prodi e altri autorevoli esponenti del centrosinistra da parte dei pm di Napoli significhi che dalla verifica delle tardive reminiscenze del senatore De Gregorio in merito a presunte dazioni di denaro si sia passati a una sorta di sindacato giudiziario sulle scelte politiche dei parlamentari”. “In tal caso, anche senza voler scomodare episodi più remoti ancorché numericamente consistenti come la nascita del governo D'Alema o il fallito ribaltone tentato da Gianfranco Fini, l’attualità – sostiene Quagliariello – offrirebbe materiale in abbondanza: dall'annunciato 'scouting' del Pd nei confronti dei parlamentari grillini alla maggioranza che tiene in vita la Giunta della Regione Sicilia e che si regge sul voto di sette deputati regionali eletti con il centrodestra e folgorati sulla via di Crocetta”.

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